Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Proverbi 5


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio intendimento;1 - Figliolo mio, attento alla mia sapienza, alla prudenza mia porgi l'orecchio,
2 Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza.2 per far tesoro di riflessionie le tue labbra mettano in serbo una buona istruzione. Non dar retta alle fallacie della donna,
3 Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio;3 perchè un favo che stilla sono le labbra della meretrice e la sua gola ha un parlare che unge più dell'olio;
4 Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli.4 ma alla fine è più amara del fiele e punge come una spada a due tagli.
5 I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all’inferno.5 I suoi piedi scendono nelle profondità della Morte e i suoi passi fan capo all'Inferno,
6 I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita.6 non procedono sul sentiero della vita, son erranti i suoi passi e investigabili.
7 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da’ detti della mia bocca.7 Ed ora, figliuolo, ascoltamie non ti scostare dai detti della mia bocca:
8 Allontana la tua via da essa, E non accostarti all’uscio della sua casa;8 La tua strada passi lungi da leie non avvicinarti alla porta della sua casa
9 Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele;9 e non dare agli altri il tuo onore e gli anni tuoi a gente spietata;
10 Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano;10 affinchè gli estranei non si riempiano delle tue sostanze e le tue fatiche non vadano a finire in casa altrui,
11 E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati;11 e debba gemere alla finequando avrai la tua carne ed il tuo corpo consunti
12 E non dica: Come ebbi io in odio l’ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione?12 ed esclamare: «Perchè ho io detestato gli avvertimenti ed il mio cuore non diede retta alle correzioni
13 E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano?13 e non ascoltai la voce di chi mi ammoniva e non prestai orecchio ai miei maestri?
14 Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione14 Poco mancò non fossi, per colmo di sciagura, tradotto in mezzo all'adunata ed al concilio!».
15 Bevi delle acque della tua cisterna, E de’ ruscelli di mezzo della tua fonte.15 Bevi le acque della tua cisterna e quelle che scaturiscono entro il tuo pozzo;
16 Spandansi le tue fonti fuori, Ed i ruscelli delle tue acque per le piazze.16 le tue sorgenti riversino fuori, per le piazze si spandano le tue acque.
17 Sieno quelle acque a te solo, E a niuno strano teco.17 Siano per te solo e non abbiano parte teco gli estranei.
18 Sia la tua fonte benedetta; E rallegrati della moglie della tua giovanezza.18 Sia la tua fonte benedetta e goditi la donna che hai amata giovine.
19 Siati ella una cerva amorosa, ed una cavriuola graziosa; Inebbrinti le sue mammelle in ogni tempo; Sii del continuo invaghito del suo amore.19 Amabile cerva, vezzosa gazzella, le sue carezze ti possano inebriare ognora; con amore vagheggiala costantemente.
20 E perchè, figliuol mio, t’invaghiresti della straniera, Ed abbracceresti il seno della forestiera?20 E perchè invaghirti, figlio, di una estranea? e stringerti al seno una donna non tua?
21 Conciossiachè le vie dell’uomo sieno davanti agli occhi del Signore, E ch’egli consideri tutti i suoi sentieri.21 Mentre il Signore tien d'occhio tutte le vie dell'uomo e osserva tutti i suoi passi?
22 Le iniquità dell’empio lo prenderanno, Ed egli sarà ritenuto con le funi del suo peccato.22 Ma l'empio resterà schiavo delle sue inique passionie stretto nelle funi dei suoi peccati.
23 Egli morrà per mancamento di correzione; E andrà errando per la molta sua pazzia23 Egli morrà perchè non ebbe a cuore la correzione e dalla sua grande stoltezza resterà ingannato.