Proverbi 5
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DIODATI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio intendimento; | 1 Figlio mio, fa' attenzione alla mia sapienza e porgi l'orecchio alla mia intelligenza, |
2 Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza. | 2 perché tu possa seguire le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza. |
3 Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio; | 3 Stillano miele le labbra di una straniera e più viscida dell'olio è la sua bocca; |
4 Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli. | 4 ma ciò che segue è amaro come assenzio, pungente come spada a doppio taglio. |
5 I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all’inferno. | 5 I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono agli inferi. |
6 I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita. | 6 Per timore che tu guardi al sentiero della vita, le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura. |
7 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da’ detti della mia bocca. | 7 Ora, figlio mio, ascoltami e non allontanarti dalle parole della mia bocca. |
8 Allontana la tua via da essa, E non accostarti all’uscio della sua casa; | 8 Tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa, |
9 Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele; | 9 per non mettere in balìa di altri il tuo vigore e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele, |
10 Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano; | 10 perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero |
11 E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati; | 11 e tu non gema sulla tua sorte, quando verranno meno il tuo corpo e la tua carne, |
12 E non dica: Come ebbi io in odio l’ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione? | 12 e dica: "Perché mai ho odiato la disciplina e il mio cuore ha disprezzato la correzione? |
13 E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano? | 13 Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, non ho prestato orecchio a chi m'istruiva. |
14 Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione | 14 Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali in mezzo alla folla e all'assemblea". |
15 Bevi delle acque della tua cisterna, E de’ ruscelli di mezzo della tua fonte. | 15 Bevi l'acqua della tua cisterna e quella che zampilla dal tuo pozzo, |
16 Spandansi le tue fonti fuori, Ed i ruscelli delle tue acque per le piazze. | 16 perché le tue sorgenti non scorrano al di fuori, i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze, |
17 Sieno quelle acque a te solo, E a niuno strano teco. | 17 ma siano per te solo e non per degli estranei insieme a te. |
18 Sia la tua fonte benedetta; E rallegrati della moglie della tua giovanezza. | 18 Sia benedetta la tua sorgente; trova gioia nella donna della tua giovinezza: |
19 Siati ella una cerva amorosa, ed una cavriuola graziosa; Inebbrinti le sue mammelle in ogni tempo; Sii del continuo invaghito del suo amore. | 19 cerva amabile, gazzella graziosa, essa s'intrattenga con te; le sue tenerezze ti inebrino sempre; sii tu sempre invaghito del suo amore! |
20 E perchè, figliuol mio, t’invaghiresti della straniera, Ed abbracceresti il seno della forestiera? | 20 Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera e stringerti al petto di un'estranea? |
21 Conciossiachè le vie dell’uomo sieno davanti agli occhi del Signore, E ch’egli consideri tutti i suoi sentieri. | 21 Poiché gli occhi del Signore osservano le vie dell'uomo ed egli vede tutti i suoi sentieri. |
22 Le iniquità dell’empio lo prenderanno, Ed egli sarà ritenuto con le funi del suo peccato. | 22 L'empio è preda delle sue iniquità, è catturato con le funi del suo peccato. |
23 Egli morrà per mancamento di correzione; E andrà errando per la molta sua pazzia | 23 Egli morirà per mancanza di disciplina, si perderà per la sua grande stoltezza. |