Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 9


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1Intanto abbiendo inteso il re Demetrio, che Nicanore era stato isconfitto e morto insieme colla sua oste, sì ordinoe ancora di mandare in Giudea Bacchide e Alcimo, e lo destro corno (dell' oste) con loro, (cioè la schiera forte, la quale soleva stare dal lato ritto del re).2E andàronsene per la via che capita in Galgala, e puosono il campo in Masalot lo quale è in Arbelli; e preserla per forza, e uccisono ivi molti uomini.3Nel primo mese delli CLII anni (del regno de' Greci) puosono oste a Ierusalem.4E poi, levandosi quindi, se n'andarono in Berea, e furono XX milia uomini a piè, e duo milia cavalieri.5Ma Giuda avea già posto il suo campo in Laisa, ed erano con lui (solamente) tre milia uomini eletti.6Onde costoro, quand' egli viddono la moltitudine dell' oste, cominciarono fortemente a temere; e partironsi molti fuori dell' oste celatamente, che non ne rimase con Giuda se non ottocento uomini.7Allora, quando Giuda vide che la sua oste era così minuita e che la battaglia il costrigneva, si conturbò nell' animo suo, però che non vedeva tempo di raccogliere più di sua gente; e così per questo fu molto isgomentato.8Ma (non di meno egli) pur disse a coloro che erano con lui rimasi: suso valentemente, andiamo incontro agli nostri nimici, e proviamo se noi gli possiamo vincere.9Ma loro non di meno sì dubitavano e isconsigliavano, dicendo: (o signor nostro) noi non potremo a loro contrastare, ma piacciati che noi scampiamo, e torniamo indietro alli nostri fratelli; e quando noi saremo colla nostra gente radunati, allora combatteremo; (e però perdonaci), chè noi siamo troppo pochi.10Allora disse Giuda: non piaccia a Dio che noi usiamo tanta viltade, che noi fuggiamo dinanzi dagli nimici nostri; anzi (combattiamo, e) se la nostra morte è pure presso, (vendiamla loro cara, e) moiamo in virtude per li nostri fratelli, e non concediamo disonore alla nostra gloria.11Allora si mosse l'oste de' nemici del campo loro, e furono loro a petto; e li loro cavalieri si divisono in due parti, e gli arcieri e quelli delle rombole andavano dinanzi dall' oste, e tutti i potenti battaglieri erano nella prima battaglia.12Ma Bacchide era nel destro corno (della ischiera), e appressossi la loro legione da due parti, e sonarono le trombe.13E ancora quegli ch' erano con Giuda, similmente sonavano e gridavano; e pareva che la terra si movesse (per gli suoni e) per le voci dell' oste; e cominciossi la battaglia, la quale durò dalla mattina insino al vespro.14E veggendo Giuda che la destra della schiera, ove era Bacchide, era più ferma, (e più forte che l' altre), percosse fortemente a loro, e con lui insieme. quelli ch' erano più franchi e animosi;15E ruppegli, e cacciogli insino al monte d' Azoto.16Ma gli battaglieri, ch' erano dal sinistro corno (della battaglia), veggendo come il destro corno (della loro gente) era isconfitto (e scacciato), tennero dietro a Giuda e a sua gente, percotendo loro di dietro alle spalle.17Onde la battaglia fu molto pericolosa, (però che quelli che cacciavano erano cacciati); onde (essendo gli suoi nel mezzo de' nemici) molti ne furono morti, tagliati da ogni parte.18Ma alla fine Giuda fu morto, e chi potè de' suoi campoe.19(Fatte tutte queste cose), Ionata e Simone suoi fratelli (sì pervenneno quivi, e) ricolsono il corpo morto di Giuda, e sì lo seppellirono nel monumento de' loro padri nella città di Modin.20E tutto il popolo d' Israel il pianse con grande pianto per molti dì.21E dicevano a Iddio: come hai potuto fare cadere il potente uomo, il quale faceva salvo il popolo d'Israel?22E veramente le molte battaglie che faceva Giuda Maccabeo e le sue grandi virtudi e la sua grandezza (e la sua prodezza) non sono qui tutte scritte; per ciò che furono molte più.23Dopo la morte di Giuda la mala gente si levò suso (a mal fare) per tutti li confini d' Israel, e cominciaronsi a palesare tutti quegli che male facevano.24E in quel tempo fue grande fame (per tutto il paese); onde tutto il paese si diede a rendere a Bacchide.25E (quando) Bacchide (ne fu signore,) sì elesse certi malvagi uomini, e ordinogli signori della regione (e delle contrade).26Le quali loro spiavano, e addomandavano delli amici di Giuda, (e prendevangli) e menavangli dinanzi a Bacchide, ed egli straziandogli si vendicava di loro.27E così fu nel popolo di Dio grande tribulazione, maggiore che si sentisse da poi che non apparve profeta tra le genti d' Israel.28Allora si radunarono tutti gli amici di Giuda, e dissono a Ionata:29Da poi in qua che morì (il buon) Giuda tuo fratello, alcuno uomo non si trova simile a lui, il quale si levi contro a' nimici, e contro a Bacchide, e contro a quelli che sono nimici della gente nostra.30Adunque noi oggi eleggiamo te; piacciati d'essere nostro principe in suo luogo, e si nostro duca a combattere nelle nostre battaglie.31Ionata adunque ricevette in quel tempo il principato, e fue signore in luogo del buon Giuda suo fratello.32E quando Bacchide il seppe, cercava di lui uccidere.33Ma Ionata e Simone suo fratello se n'avviddono, e anche tutti quegli che tenevano con loro; donde loro se ne fuggirono nel deserto di Tecue, e accamparonsi a lato al lago di Asfar.34E quando Bacchide l'ebbe spiato, egli in persona con tutta la sua oste venne il sabbato di là dal (fiume) Giordano.35E mandò Ionata, (Giovanni) suo fratello inanzi per capitano del popolo, e pregò li Nabutei, i quali erano suoi amici, che loro gli conducessono lo apparecchiamento suo (cioè della vittuaglia) della quale n'era dovizioso il paese (in quella stagione, e prestassono loro i padiglioni e l'arme, infino che combattessono con Bacchide, però che li Nabutei n' aveano copiosamente).36Ora in questo tempo avvenne che i figliuoli di Iambri uscirono di Madaba, e presono Giovanni (fratello di Ionata) con tutti gli suoi arnesi, e fuggironsi con lui e con li arnesi, (e con altri che aveano presi, e misono a morte Giovanni).37Di che questa cosa fue fatta a sapere a Ionata e a Simone suo fratello (di che avvenne poi a poco di tempo), che li detti figliuoli di Iambri facevano grandi nozze, però che l' uno di loro menava moglie di Madaba, figliuola d' uno principe di Canaan, con grande gloria e festa.38Allora (Ionata e Simone) si ricordarono del sangue (sparto della morte) di Giovanni loro fratello; di che puosono uno agguato a una rivolta di uno monte.39E poco istante viddono la grande burbanza del maritaggio e lo grande apparecchiamento; e lo sposo veniva inanzi, e li suoi fratelli e li amici gli venivano incontro con tamburi e altri stromenti è con molte armi.40Allora uscirono dello agguato, e sì gli uccisono; e molti ne furono feriti, e gli altri se ne fuggirono nel monte; e presono le loro robe.41E feciono tornare le loro nozze in pianto, e gli stromenti in lamento.42E feciono la vendetta del sangue (della morte) del loro fratello, e tornaronsi alla ripa del (fiume) Giordano.43E quando Bacchide intese questo, venne infino alla contrada del Giordano nel dì del sabbato con grande potenza.44Allora disse Ionata alla sua gente: suso valentemente, combattiamo contro alli nostri nimici; imperciò che oggi non è sì come jeri, nè sì come l'altro dì.45Per che noi abbiamo la battaglia dinanzi, e l'acqua del Giordano è quindi e quinci, e sonci le ripe e li paduli e le campagne; e non ci è luogo da raccogliersi per fuga.46Adunque dirizzate le vostre menti al cielo. e pregate Iddio che ci liberi delle mani de' nostri nimici. E allora incominciò la battaglia.47E Ionata si fece incontro a Bacchide, e stese la mano per percuoterlo; ma egli si trasse indietro.48Ma Ionata e la sua gente (s' assicurarono e) gittaronsi per lo Giordano, e passarono oltre alli loro nimici.49E furono morti in quel dì, di quegli di Bacchide, mille uomini; onde (Ionata fu vincitore, ma gl' inimici) si tornarono in Ierusalem.50Ed edificarono le cittadi in Iudea, e armarono la fortezza la quale era in Ierico, e (afforzarono) in Ammaum e in Betoron e in Betel, e in Tamnata e Fara e Topo, (e adornaronle) d' alte mura e di porte e di serrami.51E bacchide vi mise dentro molte guardie, acciò che facessono guerra contro alla gente d'Israel.52E similmente armò la città di Betsura e Gazara e la rocca, e puosevi fornimento e vittuaglia.53E tolsevi per ostaggi i figliuoli de' prìncipi del paese, e misegli nella rocca di Ieruselem in buona guardia.54E nel CLIII anno (del regno de' Greci), il secondo mese, comandò Alcimo, che fossono distrutte le mura della santa casa di Dio dal lato dentro, e ancora l'opere de' profeti; ed (egli medesimo) incominciò a farle distruggere.55Ma egli in quel tempo fu percosso; e le sue opere furono impedite, e la sua bocca fu rinchiusa, e fu compreso dalla (infermitade che si chiama) parlasia; e non poteva più parlare, nè disporre i fatti della sua casa.56E così morì Alcimo in quel tempo.57E veggendo Bacchide ch' era morto Alcimo, sì si ritornò al re; e così riposò il paese due anni.58E intanto tutti i malvagi uomini (del paese) si radunarono, e dissono: ecco il tempo da (poterci rallegrare e) prendere vendetta di Ionata, e di quegli che con lui sono; adunque mandiamo per Bacchide, e tutti gli prendiamo in una notte; imperò che vivono in pace, e non prendono guardia di loro.59E andarono (a Bacchide), e dierongli questo consiglio.60Ed egli s' apparecchiava colla sua oste per venire; e celatamente mandò lettere alli suoi compagni ch' erano in Iudea, acciò che pigliassono Ionata e tutti quelli ch' erano con lui; ma loro non poterono, però che fu fatto loro a sapere.61Onde (Ionata si provvidde, e) prese L uomini de' principi del paese, i quali erano de' maggiori della cavalleria, e sì gli uccise.62Allora Ionata e Simone, e quegli ch' erano con loro, (sì partirono quindi, e) andarono in Betbessen la quale era nel diserto, e racconciarono le sue rovine, e rifecionla da capo.63E quando Bacchide il seppe, radunò tutta la sua potenza; e radunoe la forza di tutta Iudea.64E mossesi, e puose campo di sopra a Betbessen; e combatteronla molti dì, e fecionvi molti ingegni.65Allora Ionata lasciò Simone suo fratello nella città, e uscì egli fuori (e andò) per lo paese, e venne con alquanta gente.66E percosse Odaren e li suoi fratelli e li figliuoli di Faseron nelle tende loro; e così incominciarono ad avanzare, e a riuscire in virtude.67Ma Simone, e ancora quegli ch' erano con lui, uscirono fuori della cittade, e affocarono li ingegni.68E combatterono contro a Bacchide, e fue soperchiato da loro; e fecerli grande danno, imperciò che il suo consiglio e lo suo movimento fu vano.69Per la qual cosa si accese il furore suo contro a quegli rei uomini (del popolo) che lo aveano consigliato che venisse nella contrada; e uccise molti di loro, e sì si partì, e ritornò nel suo paese colla gente che gli era rimasa.70E quando Ionata il seppe, sì gli mandò dietro ambasciatori per fare pace con lui, e (promisegli di) rendergli tutti i suoi prigioni.71Ed egli volentieri ricevette la pace, e fece com' egli gli addomandava, e giurogli di non fargli più male in tutto il tempo della sua vita.72E rendègli tutti i suoi prigioni di Giudea ch' egli avea dinanzi presi; e poi si partì, e andossene nella sua terra, e fermoe nell' animo suo di non venire più ne' suoi confini.73E così si partì la pestilenza d' Israel; e Ionata abitò in Macmas, e quivi tenne giustizia al popolo (d' Israel, cominciando a fare giustize ia ragione a tutti), e distrusse la mala gente (del popolo) d' Israel.