Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 21


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 Davide si alzò e partì, mentre Gionata rientrò in città.1 Davide si alzò e partì, e Giònata tornò in città.
2 Davide giunse a Nob dal sacerdote Achimelech. Achimelech andò incontro a Davide con trepidazione dicendogli: "Perché sei tu solo e non c'è nessuno con te?".2 Davide si recò a Nob dal sacerdote Achimèlec. Achimèlec, trepidante, andò incontro a Davide e gli disse: «Perché sei solo e non c’è nessuno con te?».
3 Davide rispose al sacerdote Achimelech: "Il re mi ha comandato una certa cosa e mi ha detto: "Nessuno sappia niente della cosa per cui io ti mando e che ti ho comandato!". Agli uomini ho dato ordini per il luogo tale e tale.3 Rispose Davide al sacerdote Achimèlec: «Il re mi ha ordinato e mi ha detto: “Nessuno sappia niente di questa cosa per la quale ti mando e di cui ti ho dato incarico”. Ai miei giovani ho dato appuntamento al tal posto.
4 E ora che cosa hai sotto mano? Dammi cinque pani o quello che ti capita".4 Ora però se hai sottomano cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare».
5 Il sacerdote rispose a Davide: "Non ho pane comune sotto mano, c'è solo pane sacro, purché i giovani si siano astenuti almeno dalla donna".5 Il sacerdote rispose a Davide: «Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri per i tuoi giovani, se si sono almeno astenuti dalle donne».
6 Davide rispose al sacerdote: "Certo, ci è interdetta la donna come per il passato. Ogni volta che esco, i giovani sono mondi, pur essendo un viaggio profano; quanto più oggi sono mondi!".6 Rispose Davide al sacerdote: «Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti dall’altro ieri. Quando mi misi in viaggio, il sesso dei giovani era in condizione di santità, sebbene si trattasse d’un viaggio profano; tanto più oggi».
7 Allora il sacerdote gli dette il pane sacro, perché non c'era altro pane, se non il pane della proposizione tolto dalla presenza del Signore, per sostituirlo col pane caldo nel giorno in cui viene tolto.7 Il sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c’era là altro pane che quello dell’offerta, ritirato dalla presenza del Signore, per mettervi pane fresco nel giorno in cui quello veniva tolto.
8 Ma in quel giorno vi era lì un uomo dei servi di Saul, trattenuto alla presenza del Signore, di nome Doeg, l'idumeo, capo dei pastori di Saul.8 Ma era là in quel giorno uno dei ministri di Saul, trattenuto presso il Signore, di nome Doeg, Edomita, capo dei pastori di Saul.
9 Davide domandò ad Achimelech: "Non c'è niente qui sotto mano, una lancia o una spada? Non ho preso con me né la mia spada né le mie armi, perché l'incarico del re era urgente".9 Davide disse ad Achimèlec: «Non hai per caso sottomano una lancia o una spada? Io non ho preso con me né la mia spada né altre mie armi, perché l’incarico del re era urgente».
10 Il sacerdote rispose: "La spada di Golia il filisteo, che tu hai colpito nella Valle del Terebinto; eccola avvolta in un panno dietro l'efod. Se te la vuoi prendere, prendila, perché qui non ce n'è un'altra, ad eccezione di essa". Davide disse: "Non ve n'è una come quella! Dammela".10 Il sacerdote rispose: «Guarda, c’è la spada di Golia il Filisteo, che tu hai ucciso nella valle del Terebinto; è là dietro l’efod, avvolta in un manto. Se te la vuoi prendere, prendila, perché qui non c’è altra spada che questa». Rispose Davide: «Non ce n’è una migliore. Dammela».
11 Davide si levò e se ne fuggì in quel giorno dalla presenza di Saul e andò da Achis, re di Gat.11 Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat.
12 Ma i servi dissero ad Achis: "Questo non è Davide, re del paese? Non era per lui che si ripeteva nelle danze: "Saul colpì le sue migliaia, ma Davide le sue miriadi"?".12 I ministri di Achis gli dissero: «Non è costui Davide, il re del paese? Non cantavano a lui tra le danze dicendo:
“Ha ucciso Saul i suoi mille
e Davide i suoi diecimila”?».
13 Davide si preoccupò di queste parole ed ebbe molta paura di Achis, re di Gat.13 Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis, re di Gat.
14 Allora cambiò modo di agire sotto i loro occhi e simulò pazzia tra le loro mani: scarabocchiava sui battenti della porta e faceva colare bava sulla sua barba.14 Allora cambiò comportamento ai loro occhi e faceva il folle tra le loro mani: tracciava segni strani sulle porte e lasciava colare la saliva sulla barba.
15 Achis disse ai suoi servi: "Ecco, vedete, l'uomo è matto! Perché me lo avete condotto?15 Achis disse ai ministri: «Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me?
16 Ho forse bisogno di matti, che mi conducete questo tale per fare il pazzo alle mie spalle? Deve entrare questo tale in casa mia?".16 Non ho abbastanza pazzi io, perché mi conduciate anche costui per fare il pazzo davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?».