Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Giudici 19


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 A quei tempi non c'era re in Israele. C'era un levita che abitava come straniero nella parte più settentrionale della montagna di Efraim, il quale aveva sposato, come concubina, una donna di Betlemme di Giuda.1 In quel tempo, quando non c'era un re in Israele, un levita, il quale dimorava all'interno delle montagne di Efraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda.
2 Questa una volta commise un'infedeltà contro suo marito; perciò lo abbandonò per tornare alla casa paterna in Betlemme di Giuda, dove restò quattro mesi.2 Ma la concubina in un momento di collera lo abbandonò, tornando a casa del padre a Betlemme di Giuda e vi rimase per quattro mesi.
3 Il marito allora partì per andare a cercarla e rassicurarla, così da farla tornare con sé. Fece il viaggio con due asini, accompagnato da un suo garzone. La donna lo introdusse in casa di suo padre il quale, quando lo vide, lo accolse con gioia3 Suo marito si mosse e andò da lei per convincerla a tornare. Aveva preso con sé il suo servo e due asini. Ella lo condusse in casa di suo padre; quando il padre della giovane lo vide, gli andò incontro con gioia.
4 e volle che si trattenesse in casa sua. Vi restò tre giorni, durante i quali mangiarono, bevettero e pernottarono sempre in casa del suocero.4 Suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono e bevvero e passarono la notte in quel luogo.
5 All'alba del quarto giorno, il genero si preparava per partire, ma il padre della giovane gli disse: "Rifocillati con un pezzo di pane! Partirete dopo!".5 Il quarto giorno si alzarono di buon'ora e il levita si disponeva a partire. Il padre della giovane disse: "Prendi un boccone di pane per ristorarti; poi, ve ne andrete".
6 Così restarono e tutti e due mangiarono e bevettero insieme. Poi il padre della giovane disse al levita: "Fammi il favore di pernottare qui ancora e si rallegri il tuo cuore".6 Così sedettero tutti e due insieme e mangiarono e bevvero. Poi il padre della giovane disse al marito: "Accetta di passare qui la notte e il tuo cuore gioisca".
7 L'uomo si preparava già a partire, ma il suocero insistette tanto, che egli passò lì ancora una notte.7 Quell'uomo si alzò per andarsene; ma il suocero fece tanta insistenza che accettò di passare la notte in quel luogo.
8 Il quinto giorno, il levita si alzò presto per partire, ma il padre della giovane insisté ancora: "Rifocillati, ti prego!". E i due si trattennero fino al pomeriggio e mangiarono insieme.8 Il quinto giorno egli si alzò di buon'ora per andarsene e il padre della giovane gli disse: "Rinfràncati prima". Così indugiarono fino al declinare del giorno e mangiarono insieme.
9 Poi l'uomo si preparava già per partire con la concubina e col servo, ma il suocero, il padre della giovane, insistette: "Vedi che il giorno si avvicina già alla sera: restate anche questa notte, vi prego! Non vedi che il giorno va già declinando? Resta qui anche questa notte e si rallegri il tuo cuore. Partirete domattina presto; allora tornerai alla tua tenda".9 Quando quell'uomo si alzò per andarsene con la sua concubina e con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: "Ecco, il giorno volge ora a sera; state qui questa notte; ormai il giorno sta per finire; passa la notte qui e il tuo cuore gioisca; domani vi metterete in viaggio di buon'ora e andrai alla tua tenda".
10 Ma l'uomo non volle trascorrere lì un'altra notte, e così, messosi in viaggio, giunse in vista di Iebus, cioè di Gerusalemme. Viaggiava con una coppia di asini sellati e lo accompagnavano la sua concubina e il suo garzone.10 Ma quell'uomo non volle passare la notte in quel luogo; si alzò, partì e giunse di fronte a Iebus, cioè Gerusalemme, con i suoi due asini sellati, con la sua concubina e il servo.
11 Quando essi furono vicini a Iebus, il giorno volgeva già alla fine. Il servo propose al padrone: "Suvvia! Fermiamoci a passare la notte nella città di Iebus che è qui vicina".11 Quando furono vicino a Iebus, il giorno era di molto calato e il servo disse al suo padrone: "Vieni, deviamo il cammino verso questa città dei Gebusei e passiamovi la notte".
12 Ma il padrone gli rispose: "Non voglio che ci fermiamo in una città di stranieri, che non appartengono al popolo d'Israele. Continueremo il nostro viaggio fino a Gabaa".12 Il padrone gli rispose: "Non entreremo in una città di stranieri, i cui abitanti non sono Israeliti, ma andremo oltre, fino a Gàbaa".
13 Disse poi al garzone: "Su, andremo a pernottare in una di queste due località, o a Gabaa o a Rama".13 Aggiunse al suo servo: "Vieni, raggiungiamo uno di quei luoghi e passeremo la notte a Gàbaa o a Rama".
14 Essi ripresero il loro cammino e il tramonto li colse mentre erano vicini a Gabaa di Beniamino.14 Così passarono oltre e continuarono il viaggio; il sole tramontava, quando si trovarono di fianco a Gàbaa, che appartiene a Beniamino. Deviarono in quella direzione per passare la notte a Gàbaa.
15 Lasciata la strada del loro viaggio, entrarono in Gabaa per passarvi la notte. Il levita, giunto sulla piazza della città, si sedette, ma non c'era nessuno che volesse ospitare i tre viaggiatori per quella notte.15 Il levita entrò e si fermò sulla piazza della città; ma nessuno li accolse in casa per passare la notte.
16 Quand'ecco sopraggiunse un vecchio che tornava, a sera, dal suo lavoro nei campi: era un uomo della montagna di Efraim che si trovava in Gabaa come straniero, essendo gli abitanti del posto dei Beniaminiti.16 Quand'ecco un vecchio che tornava la sera dal lavoro nei campi; era un uomo delle montagne di Efraim, che abitava come forestiero in Gàbaa, mentre invece la gente del luogo era beniaminita.
17 Alzando gli occhi, il vecchio notò quel viaggiatore che stava nella piazza della città e gli domandò dove andasse e da dove venisse.17 Alzati gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della città. Il vecchio gli disse: "Dove vai e da dove vieni?".
18 Gli rispose il levita: "Siamo in viaggio da Betlemme di Giuda verso l'estremo nord della montagna di Efraim. Io sono di là: sono stato a Betlemme di Giuda e ora sto tornando a casa. Non c'è nessuno che mi ospiti in casa sua,18 Quegli rispose: "Andiamo da Betlemme di Giuda fino all'estremità delle montagne di Efraim. Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora mi reco alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie sotto il suo tetto.
19 per quanto abbiamo paglia e fieno per i nostri asini e io abbia pane e vino per me, per la tua serva e per il garzone dei tuoi servi: non ci manca nulla".19 Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi; non ci manca nulla".
20 Gli disse allora il vecchio: "Sii il benvenuto. Penserò io a tutto quello di cui hai bisogno. Non devi passare la notte in piazza!".20 Il vecchio gli disse: "La pace sia con te! Prendo a mio carico quanto ti occorre; non devi passare la notte sulla piazza".
21 Fattolo entrare in casa, governò gli asini. Poi tutti si lavarono i piedi, mangiarono e bevettero.21 Così lo condusse in casa sua e diede foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, poi mangiarono e bevvero.
22 Stavano rimettendosi dalla fatica del viaggio, quando alcuni uomini della città, gente di Belial, circondarono la casa e bussarono alla porta. Si rivolsero al vecchio padrone di casa dicendo: "Consegnaci l'uomo che è venuto in casa tua, ché vogliamo abusarne".22 Mentre aprivano il cuore alla gioia ecco gli uomini della città, gente iniqua, circondarono la casa, bussando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: "Fa' uscire quell'uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui".
23 Il padrone di casa venne fuori e disse a quella gente: "No, fratelli, non commettete il male; ché quest'uomo è ospite mio. Non commettete una simile infamia!23 Il padrone di casa uscì e disse loro: "No, fratelli miei, non fate una cattiva azione; dal momento che quest'uomo è venuto in casa mia, non dovete commettere questa infamia!
24 Piuttosto c'è qui mia figlia, che è ancora vergine, e la concubina di quest'uomo. Ve le consegnerò: usatene e fatene quel che vi pare. Ma su quest'uomo non commettete un'infamia simile!".24 Ecco mia figlia che è vergine, io ve la condurrò fuori, abusatene e fatele quello che vi pare; ma non commettete contro quell'uomo una simile infamia".
25 Ma quelli non vollero dargli retta. Allora il levita, presa la sua concubina, la spinse fuori e l'abbandonò nelle loro mani. Quelli ne abusarono e la violentarono per tutta la notte, fino al mattino, quando, sul far dell'aurora, la lasciarono andare.25 Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell'alba.
26 La donna arrivò a casa al mattino e, caduta davanti alla porta della casa dove si trovava suo marito, restò lì, così, finché non fu giorno.26 Quella donna sul far del mattino venne a cadere all'ingresso della casa dell'uomo, presso il quale stava il suo padrone e là restò finché fu giorno chiaro.
27 Intanto suo marito, alzatosi al mattino, aprì la porta di casa. Usciva per mettersi in viaggio, quando scorse la sua concubina che giaceva davanti alla porta, con una mano sulla soglia.27 Il suo padrone si alzò alla mattina, aprì la porta della casa e uscì per continuare il suo viaggio; ecco la donna, la sua concubina, giaceva distesa all'ingresso della casa, con le mani sulla soglia.
28 L'uomo le disse: "Alzati ché partiamo". Ma non ebbe risposta. Allora egli la prese e, caricatala sul mulo, partì per tornarsene a casa.28 Le disse: "Alzati, dobbiamo partire!". Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull'asino e partì per tornare alla sua abitazione.
29 Quando giunse a casa, il levita, afferrato un coltello e preso il cadavere della concubina, ne fece dodici pezzi che mandò per tutto il territorio d'Israele.29 Come giunse a casa, si munì di un coltello, afferrò la sua concubina e la tagliò, membro per membro, in dodici pezzi; poi li spedì per tutto il territorio d'Israele.
30 Agli uomini che inviò dette ordine di dire a tutti gli Israeliti: "E' mai avvenuto un fatto come questo, dal giorno della liberazione degli Israeliti dall'Egitto fino ad oggi? Pensateci bene: discutete e decidete". Tutti quelli che venivano a sapere la cosa dicevano: "Non è mai accaduto, non si è mai visto un fatto come questo dal giorno della liberazione degli Israeliti dall'Egitto fino ad oggi".30 Agli uomini che inviava ordinò: "Così direte ad ogni uomo d'Israele: È forse mai accaduta una cosa simile da quando gli Israeliti sono usciti dal paese di Egitto fino ad oggi? Pensateci, consultatevi e decidete!". Quanti vedevano, dicevano: "Non è mai accaduta e non si è mai vista una cosa simile, da quando gli Israeliti sono usciti dal paese d'Egitto fino ad oggi!".