Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 5


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Sappiamo infatti che quando si smonterà la tenda di questa abitazione terrena, riceveremo una dimora da Dio, abitazione eterna nei cieli, non costruita da mani d'uomo.1 Noi sappiamo difatti che se la casa terrestre, nostra abitazione, è disfatta, abbiamo da Dio una dimora non fatta da mano d'uomo, eterna nei cieli.
2 Perciò sospiriamo in questa tenda, desiderosi di rivestire la nostra dimora celeste,2 Ed è per questo che sospiriamo, bramando di essere rivestiti della nostra abitazione che è celeste,
3 se però saremo trovati spogli, non nudi.3 a meno che non siamo trovati ignudi, ma vestiti.
4 E quanti siamo nella tenda, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, affinché ciò che è mortale venga assunto dalla vita.4 E finché noi siamo in questa tenda, gemiamo oppressi perchè non vogliam esser spogliati, ma avere un altro vestito su questo, affinchè ciò che è mortale sia assorbito dalla vita.
5 E' Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito!5 Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha data la caparra dello spirito.
6 Perciò ripieni sempre di coraggio, e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo esuli dal Signore,6 Pieni adunque di fiducia, sapendo che mentre siamo nel corpo andiam peregrinando lontani dal Signore
7 poiché camminiamo nella fede e non ancora nella visione,7 (camminiamo infatti per fede e non per visione),
8 pieni di fiducia preferiamo esulare dal corpo e abitare presso il Signore.8 pieni di fiducia, abbiamo anche la buona volontà di partire dal corpo per stare davanti al Signore.
9 Perciò, sia che abitiamo nel corpo sia che ne usciamo, ci studiamo di essere graditi a lui.9 Ed è per questo che noi ci studiamo di piacere a lui, sia assenti che presenti;
10 Poiché tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la retribuzione delle opere compiute col corpo, premio o castigo.10 perchè dobbiam comparir tutti davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno secondo il male o il bene che fece quando era nel corpo.
11 Avendo dunque il timore del Signore, cerchiamo di persuadere gli uomini, e siamo chiari davanti a Dio; e spero di esserlo anche davanti alle vostre coscienze.11 Sapendo adunque com'è da temersi il Signore, ne persuadiamo gli uomini. Dio ci conosce, e spero che ben ci conosciate nelle vostre coscienze.
12 Non che incominciamo di nuovo a raccomandarci a voi, ma è per darvi motivo di vanto per noi, da opporre a quelli il cui vanto è esteriore e non nel cuore.12 Non ci lodiamo di nuovo presso di voi, ma vi diamo occasione di lodarvi di noi, affinchè possiate rispondere a quelli che si gloriano di ciò che apparisce e non di ciò che è nel cuore.
13 Se infatti siamo stati fuori di senno, lo fu per Dio, e se siamo ragionevoli, è per voi.13 Se infatti andiamo fuori dei sensi, lo facciamo per Iddio, se stiamo nei limiti è per voi;
14 L'amore di Cristo ci spinge, al pensiero che uno morì per tutti e quindi tutti morirono;14 perché la carità di Cristo ci stringe, persuasi come siamo che, se uno è morto per tutti, son dunque morti tutti,
15 e morì per tutti affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per Colui che è morto e risuscitato per loro.15 e che egli è morto per tutti, affinchè quelli che vivono non vivano già per loro stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per essi.
16 Quindi ormai non conosciamo più nessuno secondo la carne; ed anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così.16 Quindi noi d'or innanzi non conosciamo più nessuno secondo la carne, e se anche abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più in questa maniera.
17 Quindi se uno è in Cristo, è creatura nuova; le vecchie cose sono passate, ne sono nate di nuove!17 Se alcuno pertanto è in Cristo, egli è nuova creatura: le cose vecchie son passate, ecco tutto rinnovellato.
18 E tutto è da Dio, il quale ci ha riconciliati con sé mediante Cristo, e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione;18 Ma tutto viene da Dio, il quale ci ha seco riconciliati per mezzo di Cristo, e ci ha affidato il ministero della riconciliazione.
19 è stato Dio, infatti, a riconciliare con sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.19 Siccome era Dio che ri conciliava con se il mondo in Cristo, non imputando agli uomini i loro peccati, ha messo in noi la parola della riconciliazione.
20 Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, ed è come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: riconciliatevi con Dio.20 E' dunque per Cristo che noi facciamo le veci di ambasciatori, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Per amore di Cristo vi scongiuriamo: riconciliatevi con Dio.
21 Colui che non conobbe peccato, egli lo fece peccato per noi, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.21 Colui che non conobbe il peccato, Egli lo trattò come lo (stesso) peccato, affinchè in lui noi diventassimo giustizia di Dio.