Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 4


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1Che diremo dunque? Che abbiamo trovato in Abramo il nostro primo padre secondo la carne?2Se infatti Abramo fu giustificato in base alle opere, ha un titolo di vanto; ma non davanti a Dio.3Che dice, in realtà, la Scrittura? Credette Abramo a Dio e ciò gli fu computato a giustificazione.4Ora a chi lavora il salario non viene computato a titolo di favore, bensì a titolo di cosa dovuta,5mentre a chi non lavora, ma crede in chi giustifica l'empio, il suo credere viene computato a giustificazione,6come anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio imputa la giustificazione, a prescindere dalle opere:7Beati coloro le cui iniquità furono rimesse e i cui peccati furono ricoperti;8beato l'uomo del cui peccato Dio non tiene conto.9Questo dichiarare beato riguarda dunque la circoncisione o anche l'incirconcisione? Diciamo infatti: Ad Abramo la fede fu computata a giustificazione.10Come gli fu dunque computata? Quando era circonciso o incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso.11E ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustificazione ottenuta attraverso la fede quando egli era incirconciso, per essere padre di tutti coloro che credono senza essere circoncisi, affinché anche ad essi venga computata la giustizia,12e padre dei circoncisi, i quali non solo provengono dalla circoncisione, ma seguono le orme della fede praticata dal nostro padre Abramo incirconciso.13Infatti la promessa che egli sarebbe stato erede del mondo non fu fatta ad Abramo e alla sua discendenza in forza della legge, ma in forza della giustificazione dipendente dalla fede.14Se infatti gli eredi fossero computati in base alla legge, la fede sarebbe inutile e la promessa resa vana.15La legge infatti provoca l'ira, mentre invece dove non c'è legge, neppure c'è trasgressione.16Quindi, la promessa dipende dalla fede. In tal modo essa è dono gratuito, assicurato a tutta la discendenza, non solo a quella che si fonda sulla legge, ma anche a quella che si fonda sulla fede di Abramo, che è padre di noi tutti.17Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molte nazioni, davanti a Dio, cui egli credette come a colui che dà vita ai morti e chiama all'essere le cose che non sono.18Egli credette, al di là di ogni speranza, di divenire padre di molte nazioni, secondo quanto gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza;19e senza vacillare nella fede, considerò il suo corpo già privo di vitalità, avendo circa cento anni, e la devitalizzazione del seno materno di Sara.20Fondato sulla promessa di Dio, non esitò nell'incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio,21fermamente persuaso che egli è anche potente per realizzare quanto ha promesso.22Proprio per questo la fede gli fu computata a giustificazione.23Ma non fu scritto solo per lui che gli fu computata,24bensì anche per noi, ai quali pure doveva essere computata, che crediamo in Colui che risuscitò da morte Gesù nostro Signore,25il quale fu dato per causa dei nostri peccati e fu risuscitato per compiere la nostra giustificazione.