Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 5


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Dopo questi avvenimenti, c'era una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.1 Dopo ciò, essendo una festa dei Giudei, Gesù andò a Gerusalemme.
2 A Gerusalemme, presso la porta delle pecore, c'è una piscina, chiamata in ebraico Betesda, con cinque portici.2 Or in Gerusalemme vi è la piscina probatica, detta in ebraico: Betsaida, la quale ha cinque portici.
3 Sotto questi portici giaceva una moltitudine di infermi, ciechi, zoppi, invalidi (che aspettavano il movimento dell'acqua.3 In questi giaceva gran quantità d'infermi, ciechi, zoppi e paralitici ad aspettare il moto dell'acqua n'era agitata.
4 Un angelo infatti ad intervalli scendeva nella piscina e agitava l'acqua: il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia).4 Un Angelo del Signore, infatti, scendeva ogni tanto nella piscina, e l'acqua n'era agitata. E chi per il primo vi si tuffava dopo il moto dell'acqua guariva da qualunque malattia fosse oppresso.
5 C'era là un uomo infermo da trentotto anni.5 E vi stava un uomo che era infermo da trentotto anni.
6 Gesù, vistolo disteso e saputo che si trovava già da molto tempo in quello stato, gli dice: "Vuoi guarire?".6 Gesù, vistolo giacere, e sapendo che da molto tempo si trovava in quella condizione, gli disse: Vuoi essere guarito?
7 Gli rispose l'infermo: "Signore, non ho un uomo che mi getti nella piscina quando l'acqua viene agitata; e, mentre io mi avvio per andare, un altro vi scende prima di me".7 Signore, rispose l'infermo, non ho nessuno che mi metta nella vasca quando l'acqua è agitata; e quando mi accosto io, un altro vi è già disceso prima di me.
8 Gli dice Gesù: "A'lzati, prendi il tuo giaciglio e cammina".8 Gesù gli disse: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina.
9 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo giaciglio e camminava. Ma quel giorno era sabato.9 E nell'istante l'uomo guari; e, preso il lettuccio, cominciò a camminare. Or quel giorno era in sabato.
10 Dicevano dunque i Giudei al guarito: "E' sabato e non ti è lecito portare il tuo giaciglio".10 E quindi i Giudei dicevano vi risanato: E' sabato, non ti è lecito portare il tuo lettuccio.
11 Egli rispose loro: "Colui che mi ha guarito, mi ha detto: "Prendi il tuo giaciglio e cammina".11 Ma egli rispose loro: Quello stesso che mi ha guarito mi ha detto: prendi il tuo lettuccio e cammina.
12 Gli domandarono: "Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina"?".12 Gli domandarono allora: chi è quell'uomo che t'ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina?
13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi era, perché Gesù si era eclissato grazie alla folla che c'era in quel luogo.13 Ma il guarito non sapeva chi fosse; perchè Gesù s'era allontanato dalla folla che era sul posto.
14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: "Ecco che sei guarito. Non peccare più, perché non ti avvenga di peggio".14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: Ecco, sei guarito, non peccar più, chè non ti avvenga di peggio.
15 L'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era Gesù colui che l'aveva guarito.15 E quello andò a riferire ai Giudei che era Gesù quello che lo aveva guarito.
16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva queste cose di sabato.16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù che faceva tali cose di sabato.
17 Ma Gesù rispose loro: "Mio Padre è all'opera fino ad ora ed anch'io sono all'opera".17 Ma Gesù rispose loro: Il Padre mio opera ancora, ed io pure opero.
18 Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non solo violava il sabato, ma diceva che Dio era suo Padre, facendo se stesso uguale a Dio.18 I Giudei quindi cercavano più che mai di ucciderlo: perchè, non solo violava il sabato, ma inoltre chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
19 Gesù rispose e diceva loro: "In verità, in verità vi dico: il Figlio non può fare nulla da se stesso se non ciò che vede il Padre fare. Ciò infatti che fa lui, lo fa ugualmente il Figlio.19 Or Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico: il Figlio non può fare da sè se non ciò che ha veduto fare dal Padre; e tutte le cose che fa il Padre le fa anche il Figlio.
20 Il Padre infatti ama il Figlio e gli mostra tutto ciò che egli fa, ed opere più grandi di queste gli mostrerà, in modo che voi ne rimaniate stupiti.20 Siccome il Padre ama il Figlio, gli manifesta quanto fa egli stesso; e gli mostrerà opere maggiori di queste affinchè voi ne restiate maravigliati.
21 Come infatti il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a coloro che vuole.21 Come infatti il Padre risuscita i morti e rende loro la vita, così pure il Figlio dà la vita a quelli che vuole.
22 Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio,22 E il Padre non giudica nessuno; ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,
23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Colui che non onora il Figlio, non onora il Padre che l'ha mandato.23 affinchè tutti onorino il Figlio come onorano il Padre; chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.
24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non incorre nel giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non incorre nella condanna, ma passa da morte a vita.
25 In verità, in verità vi dico: viene un'ora, ed è adesso, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e coloro che l'avranno ascoltata vivranno.25 In verità, in verità vi dico: viene l'ora, ed è questa, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e chi l'avrà sentito vivrà.
26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere la vita in se stesso;26 Perché come il Padre ha in sè la vita, così pure ha dato al Figlio d'aver la vita in sè stesso,
27 e gli ha dato il potere di fare il giudizio, perché è Figlio dell'uomo.27 e gli ha dato il potere di giudicare, perchè è Figlio dell'uomo.
28 Non stupitevi di ciò: viene un'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri ascolteranno la sua voce28 Non vi maravigliate di questo, perchè vien l'ora in cui tutti nei sepolcri udranno la voce del Figlio di Dio;
29 e coloro che hanno fatto il bene ne usciranno per la risurrezione della vita, coloro che hanno praticato il male per la risurrezione del giudizio.29 e ne usciranno quanti fecero il bene, alla risurrezione della vita; quanti poi fecero il male, alla risurrezione della condanna.
30 Io non posso fare nulla da me stesso. Come ascolto giudico e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato".30 Io non posso fare nulla da me stesso. Giudico secondo quello che ascolto, ed il mio giudizio è retto, perchè non cerco il volere mio, ma il volere di Colui che mi ha mandato.
31 "Se io rendo testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non è valida.31 Se io rendo testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non è accettabile.
32 C'è un altro che mi rende testimonianza e so che è vera la testimonianza che mi rende.32 V'è un altro che testifica per me e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
33 Voi avete inviato una delegazione a Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.
34 Io però non accetto la testimonianza di un uomo, ma dico questo perché voi siate salvati.34 Io però non ricevo testimonianza dall'uomo; ma ciò vi dico per la vostra salvezza.
35 Egli era la lampada ardente e splendente e vi siete voluti rallegrare per poco alla sua luce.35 Egli era la lampada ardente e luminosa, ma voi avete voluto godere per poco della sua luce.
36 Ma io ho l'altra testimonianza, più grande di quella di Giovanni, cioè le opere che il Padre mi ha dato da portare a compimento, queste stesse opere, che io faccio, mi rendono testimonianza che il Padre mi ha mandato.36 Io però ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni. Perchè le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io faccio, a favor mio testificano che il Padre mi ha mandato.
37 E anche il Padre che mi ha mandato mi ha reso testimonianza. Voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto la sua figura37 E il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza a mio favore. Voi non avete mai sentito la sua voce, nè visto mai il suo volto,
38 e non avete la sua parola che rimane in voi, perché voi non credete a colui che egli ha mandato.38 e non avete in voi dimorante la sua parola, perchè non scredete a chi egli ha mandato.
39 Voi scrutate le Scritture, perché per mezzo di esse pensate di avere la vita eterna: sono proprio esse che mi rendono testimonianza.39 Voi investigate le Scritture, dperchè credete di aver per esse la vita eterna: e son proprio quelle che parlano in favor mio.
40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.40 Eppure non volete venire a me per avere la vita.
41 Io non accetto la gloria dagli uomini,41 Io non accetto gloria dagli uomini.
42 ma io vi ho conosciuto: non avete in voi l'amore di Dio.42 Ma vi ho conosciuti che non avete in voi amor di Dio.
43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete. Se venisse un altro nel suo proprio nome, lo accogliereste.43 Io sono venuto in nome del Padre mio e non mi ricevete;
44 Come potete credere voi, che vi glorificate gli uni gli altri e non cercate la gloria che viene dal solo Dio?44 e un altro verrà in proprio nome, lo riceverete.
45 Non pensate che io vi accuserò davanti al Padre: il vostro accusatore è Mosè, nel quale voi avete riposto la vostra speranza.45 Come potete creder voi che mendicate la gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che da Dio solo procede?
46 Se infatti credeste a Mosè, anche a me credereste, perché di me egli ha scritto.46 Nè vi pensate che sia io colui che vi accuserà davanti al Padre; v'è già chi v'accusa: quel Mosè stesso in cui sperate.
47 Se non credete alle Scritture di lui, come crederete alle mie parole?".47 Che se credeste a Mosè, a me pure credereste, di me infatti egli ha scritto.
48 Se dunque non credete agii scritti di lui, come crederete alle mie parole?