Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ezechiele 47


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1Poi mi fece ritornare all'ingresso del tempio, ed ecco dell'acqua che usciva da sotto la soglia del tempio verso oriente, poiché la facciata del tempio era a oriente. L'acqua usciva di sotto al lato destro del tempio, a sud dell'altare.2Mi fece quindi uscire per la porta settentrionale e poi mi fece girare all'esterno fino alla porta esterna rivolta a oriente. Ecco: l'acqua scaturiva dal lato destro.3Quell'uomo si allontanò verso oriente con in mano una cordicella da misura, misurò mille cubiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi arrivava alle caviglie.4Quindi ne misurò altri mille e mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai ginocchi; poi ne misurò altri mille e mi fece attraversare l'acqua: mi lambiva i fianchi.5Ne misurò ancora mille: era un torrente che non potevo più attraversare. L'acqua era cresciuta: acqua per nuotare, un torrente che non si poteva attraversare.6Allora mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo?", poi mi fece tornare indietro sulla sponda del torrente.7Mentre tornavo, ecco sulla sponda del torrente un gran numero di alberi di qua e di là.8Egli mi disse: "Queste acque sfociano nella regione orientale, scendono nell'Araba e sboccano al mare: spinte nel mare, ne sono risanate le acque.9E ogni animale che nuota, dovunque arriva quel torrente, vivrà e ci sarà pesce molto abbondante appunto perché vi giungono quelle acque e risanano, cosicché avrà vita tutto ciò a cui arriva il torrente.10Sulle sue rive vi saranno pescatori; da Engaddi fino a En-Eglàim ci sarà una distesa di reti; il pesce sarà di varia specie in grande quantità, come il pesce del Mar Mediterraneo.11Le sue fosse e i suoi stagni però non saranno risanati: servono a estrarre il sale.12Sul torrente, sulle sue sponde, cresce di qua e di là ogni albero da frutto, le sue foglie non avvizziscono mai né si esauriscono i suoi frutti; essi maturano ogni mese perché le sue acque vengono dal tempio; i suoi frutti sono nutrimento e le sue foglie sono medicina".13Così dice Dio, mio Signore: "Questi sono i confini del paese che vi prenderete in eredità, tra le dodici tribù d'Israele, dando a Giuseppe due lotti.14Lo erediterete in parti uguali. Giurai appunto, alzando la mano, di darlo ai vostri padri; questo paese ora è toccato a voi in eredità.15Questi saranno i confini del paese: per il lato settentrionale: dal Mar Mediterraneo in direzione di Chetlòn all'imboccatura di Zedàd,16Amat, verso Berotà, Sibràim, tra i confini di Damasco e quelli di Amat, Cazer-Ticòn, che è sul confine con Hauràn.17Il confine sarà dunque: dal mare fino a Cazer-Enòn, ai confini con Damasco, molto a settentrione, e ai confini con Amat; questo per il lato settentrionale.18Il lato orientale: fra l'Hauràn e Damasco, poi tra il Gàlaad e il paese d'Israele, il Giordano fa da confine fino al mare orientale, fino a Tamàr; questo per il lato orientale.19Il lato meridionale: verso mezzogiorno, da Tamàr fino alle acque di Meriba-Kadès, fino al torrente verso il Mar Mediterraneo: questo per il lato verso mezzogiorno.20Il lato occidentale: il Mar Mediterraneo fa da confine fin verso l'imboccatura di Amat: questo per il lato occidentale.21Vi spartirete i lotti di questo paese tra le dodici tribù d'Israele.22L'avrete in sorte, come eredità voi e gli stranieri che risiedono in mezzo a voi e hanno generato figli e figlie diventando per voi come degli indigeni tra gli Israeliti; con voi l'avranno in sorte come eredità in mezzo alle tribù d'Israele;23e sarà là, nelle tribù dove lo straniero è residente, che gli darete la sua eredità". Oracolo di Dio, mio Signore.