SCRUTATIO

Martedi, 7 ottobre 2025 - Beata Maria Vergine del Rosario ( Letture di oggi)

Levitico 13


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne:1 Parlò Iddio a Moisè e ad Aaron, e disse loro: ·
2 "Un uomo sulla cui pelle si formi un gonfiore o un eczema o una macchia e si preveda un caso di lebbra, sia portato da Aronne sacerdote o da uno dei suoi figli sacerdoti;2 L'uomo a cui nascerà nella carne e nella cotica diversi colori, ovvero apostema, ovver qualche cosa lucente, cioè di specie di lepra, sarà menato ad Aaron, ovver ad uno de' suoi figliuoli.
3 il sacerdote esamini la piaga sulla sua pelle: se sulla piaga il pelo è diventato bianco e la piaga appare incavata nella pelle, è un caso di lebbra. Veduto ciò, il sacerdote lo dichiari impuro.3 Ed egli, quando vedrà la lepra nella pelle, o peli mutati in bianco, e che siano la pelle e la carne in quella parte più umili, specie è di lepra; e all'arbitrio suo lo faccia separare.
4 Se la macchia sulla pelle è bianca, ma non appare incavata nella pelle e il pelo su di essa non è diventato bianco, il sacerdote isolerà l'uomo colpito dalla piaga per sette giorni.4 Ma se nella pelle fosse alcuno lucente colore, e di ciò non fosse più umile la carne in quella parte che nell'altra, e i peli nel colore consueto, lo sacerdote lo richiuderà per sette di.
5 Il sacerdote lo esamini il settimo giorno: se la piaga gli appare stazionaria e non si è diffusa sulla pelle, il sacerdote isoli l'uomo colpito dalla piaga per altri sette giorni.5 E poi considererà se è peggiorato; e se la lepra non cresce, e non passerà nella cotica i primi termini, richiuderallo altri sette dì.
6 Il settimo giorno lo riesamini; se la piaga è diminuita, non si è diffusa sulla pelle, il sacerdote dichiarerà tale uomo puro: è un eczema. Egli lavi le sue vesti ed è puro.6 E lo settimo dì lo guarderà; e se (non peggiora e starà pure a quello modo, e se) la lepra sarà più oscura, e non crescerà nella cotica, il sacerdote lo libererà, però che è rogna; e quello uomo laverà le vestimenta sue, e sarà mondo.
7 Se l'eczema si è diffuso sulla pelle dopo che il malato è stato esaminato dal sacerdote e dichiarato puro, si presenti di nuovo al sacerdote.7 E poscia che lo sacerdote l'avrà liberato, se la lepra cresce, sarà menato allo sacerdote,
8 Il sacerdote lo esamini; se l'eczema si è diffuso sulla pelle, il sacerdote lo dichiari impuro; è lebbra.8 e sarà messo fra li leprosi.
9 Quando appaia su un uomo una macchia di lebbra, sia portato dal sacerdote.9 E se manifesto sarà l'uomo esser leproso, sarà menato al sacerdote.
10 Il sacerdote lo esamini; se c'è un gonfiore biancastro sulla pelle e il pelo è diventato bianco e c'è una zona di carne viva sul gonfiore:10 E vedrà lui. E se nella pelle vedrà imbiancato, e lo pelo mutato, e quella carne apparirà viva,
11 è lebbra inveterata sulla pelle; il sacerdote lo dichiari impuro. Lo isoli, perché è impuro.11 sarà giudicata antichissima lepra, e (sarà) in nata nella pelle. E lo sacerdote lo condannerà (perciò che lepra è), e non lo recluderà, però che chia ramente si vede che è immondizia.
12 Se la lebbra si diffonde sulla pelle e copre tutta la pelle dell'uomo, dalla testa ai piedi, dovunque il sacerdote osservi,12 Ma se l'uomo avesse quello colore in tutta la persona, che nella faccia, dal capo insino ai piedi, tutto quello che si vede,
13 questi esamini il paziente; se la lebbra ha coperto tutta la sua carne, allora dichiari puro l'uomo colpito dalla piaga; è diventato tutto bianco; è puro.13 considererà lo sacerdote; e non sarà reputata lepra, perciò quello colore è naturale cosa; ed imperciò sarà liberato.
14 Nel giorno in cui ricomparisse in lui un'ulcera è impuro;14 Quando apparisce in lui la carne viva,
15 il sacerdote esamini l'ulcera e lo dichiari impuro; l'ulcera è cosa impura, è lebbra.15 lo sacerdote lo giudicherà fra li immondi, e fra li immondi sarà reputato. Vero è che se avesse la carne viva, e fosse di lepra maculata, sarà messo fra li leprosi.
16 Se invece l'ulcera si restringe e diventa bianca, vada dal sacerdote;16 E se tornasse in bianco, e avrà coperto tutto l'uomo,
17 il sacerdote lo esamini; se la piaga è diventata bianca, il sacerdote dichiari puro l'uomo colpito dalla piaga; è puro.17 lo sacerdote porrà mente (dal capo a' piedi; e se sarà così), sarà giudicato per mondo.
18 Quando si è prodotto sulla pelle di qualcuno un ascesso ed è guarito,18 La carne e la pelle, nella quale sarà nata piaga e sanata,
19 e al posto dell'ascesso c'è un gonfiore biancastro o una macchia bianco-rossastra, il malato sia esaminato dal sacerdote.19 e nel luogo della piaga la cicatrice apparerà bianca ovver rosseggiante, sarà l'uomo menato al prete.
20 Il sacerdote lo esamini; se c'è un incavo visibile sulla pelle e il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiari impuro: è una piaga di lebbra che si diffonde sull'ascesso.20 E s'egli vede in quello luogo la carne più molle, e li peli mutati in bianchezza, giudicherallo contaminato, perciò che lepra è.
21 Se il sacerdote esamina l'ascesso, e non vede in esso il pelo bianco, se non è più incavato nella pelle e si è attenuato, il sacerdote isoli il malato per sette giorni.21 Ma se il pelo non è mutato, e la carne della cicatrice è scura, e fosse siccome è quella da lato, lo sacerdote lo rinchiuderà per sette dì.
22 Se il male si diffonde chiaramente sulla pelle, il sacerdote dichiari il malato impuro: è lebbra.22 E se quelle bolle crescono, giudicherallo leproso.
23 Se la macchia è rimasta stazionaria senza diffondersi, è la cicatrice di un ascesso, il sacerdote lo dichiari puro.23 Ma se vi stesse la margine come prima, sarà liberato.
24 Se sulla pelle di qualcuno c'è un'ustione e la piaga dell'ustione è una macchia bianco-rossastra o biancastra,24 La carne e la cotica, che fosse arsa dal fuoco, e la margine rimanesse bianca o rossa,
25 il sacerdote la esamini; se il pelo è diventato bianco sulla macchia ed essa appare incavata nella pelle, è lebbra che si diffonde nella bruciatura. Il sacerdote dichiari il malato impuro: è un caso di lebbra.25 lo sacerdote lo debba guardare: s'ell ' è voltata in bianchezza, e se quello luogo sarà più umile (cioè molle) che altro, giudicherallo contaminato; perciò che nella margine sì è nata la lepra.
26 Se il sacerdote lo esamina, e sulla macchia il pelo non è bianco e non c'è incavo nella pelle e la macchia si attenua, il sacerdote isoli il malato per sette giorni.26 Ma se li peli non sono mutati, e la carne non è più molle che altrove, sarà occultamente specie di lepra; e lo sacerdote lo rinchiuderà sette dì.
27 Il sacerdote lo esamini il settimo giorno: se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote dichiari il malato impuro: è un caso di lebbra;27 E se lo settimo dì vedrà che la lepra sia uscita nella pelle, sarà giudicato leproso.
28 se la macchia resta stazionaria senza diffondersi sulla pelle e si attenua, è un gonfiore dovuto alla bruciatura; il sacerdote dichiari quell'uomo puro, perché è la cicatrice della bruciatura.28 E se la carne si starà nel suo luogo non troppo rossa, sarà per l'arditura dinnanzi; e perciò sarà liberato, però che è proceduto dal fuoco.
29 Se un uomo o una donna hanno una piaga sulla testa o sul mento,29 L'uomo o la donna a cui nascerà nel capo o nella barba la lepra, sarà menato al prete.
30 il sacerdote esamini la piaga; se appare incavata nella pelle e in essa il pelo è giallastro e fine, il sacerdote lo dichiari impuro: è tigna, cioè la lebbra della testa e del mento.30 E se la carne è in quello luogo più molle che altro, e il pelo sarà biondo e più sottile che non suole essere, sì sarà specie di lepra; però ch' el l'è lepra di capo o di barba.
31 Quando il sacerdote esamina la piaga della tigna, e non appare incavata nella pelle e il pelo in essa non è giallastro, il sacerdote isoli per sette giorni la persona colpita da piaga di tigna.31 E s'egli vederae la carne fatta come l'altra carne, e lo capello nero, (il prete) lo richiuderà sette dì.
32 Il sacerdote esamini la piaga il settimo giorno; se la tigna non si è diffusa e non c'è in essa pelo giallastro e la parte colpita dalla tigna non appare incavata nella pelle,32 E lo settimo dì lo guarderà. E se la carne e lo pelo istà in quello medesimo modo, e il luogo della piaga sarà eguale all'altra carne,
33 il malato si raserà, ma non raserà la parte colpita dalla tigna: il sacerdote isolerà il tignoso ancora per sette giorni.33 sarà raso l'uomo, senza il luogo della macula; e rinchiuderallo il prete altri sette dì.
34 Il sacerdote esamini la tigna il settimo giorno; se la tigna non si è diffusa sulla pelle e la parte colpita non appare incavata nella pelle, il sacerdote lo dichiari puro; il malato lavi le sue vesti ed è puro.34 E se ancora non si muta, e la carne non sarà più molle dell' altra, mondato sarà; e laverà le vestimenta sua, e sarà mondo.
35 Se la tigna si è diffusa sulla pelle dopo che il malato è stato dichiarato puro,35 E se dopo a questa mondazione la macula cresce nella pelle,
36 il sacerdote lo esamini; se la tigna si è diffusa sulla pelle, il malato è impuro; il sacerdote non stia a osservare se il pelo è giallastro.36 non cerchi più, se lo capello sii fatto biondo; però che apertamente egli è immondo (cioè macolato).
37 Se la tigna gli appare stazionaria ed è spuntato in essa un pelo scuro, il tignoso è guarito: è puro, e puro lo dichiari il sacerdote.37 Ma se sta in quello modo la macola, e lo capillo nero sarà, sappi che l'uomo è sanato; e sicuramente lo pronunci mondo.
38 Se sulla pelle di un uomo o di una donna si producono delle macchie biancastre,38 E all'uomo e alla donna, che apparirà nella pelle rossore,
39 il sacerdote l'esamini; se sulla pelle ci sono delle macchie chiare, biancastre, è un esantema che si è diffuso sulla pelle; il malato è puro.39 ragguardilo lo prete; e s'egli vedrà una bianchezza oscura e lucida nella pelle, sappi non esser lepra, ma macula di color bianco, e l'uomo esser mondo.
40 Se un uomo perde i capelli del cranio: è calvizie dell'occipite; è puro.40 L'uomo a cui caderanno i capelli, cioè calvo, sano sarà.
41 Se perde i capelli dalla parte frontale della testa: è calvizie frontale; è puro.41 E se nella fronte caderanno i peli, calvo di dietro e mondo sarà.
42 Se sulla calvizie dell'occipite o della fronte si produce una piaga bianco-rossastra, è lebbra che si diffonde sul suo occipite o sulla sua fronte.42 Ma se nella calvizia sua dinnanzi o di dietro nascerà bianco o rosso,
43 Il sacerdote lo esamini; se nella calvizie dell'occipite o della fronte c'è un gonfiore bianco-rossastro dello stesso aspetto della lebbra della pelle,43 e il prete il vederà, giudicherallo; chè senza dubbio quella sì è lepra, la quale sì è nata nella calvizia.
44 è lebbroso; è impuro. Il sacerdote lo dichiari impuro. La sua è lebbra della testa.44 Chiunque sarà macolato di lepra, e sarà se parato dal comandamento del sacerdote,
45 Il lebbroso colpito dal male porti i vestiti laceri e i capelli scarmigliati, si copra il labbro superiore e gridi: "Impuro, impuro".45 avrà vestimenta dai lati aperte (sotto le braccia), lo capo ignudo e la bocca coperta; e chiame rassi contaminato (e immondo).
46 Per tutto il tempo in cui durerà in lui la piaga, sarà impuro; essendo impuro, vivrà isolato, fuori del campo sarà la sua dimora.46 Ogni tempo che sarà leproso e immondo, solo abiterà fuori delle castella.
47 Se su un vestito ci sarà una macchia di lebbra, che si tratti di vestito di lana o di lino,47 Lo vestimento di lino o di lana, lo quale avrà avuta la lepra
48 o manufatto di lino o di lana, o sul cuoio o su qualsiasi oggetto di cuoio,48 nell'ordimento del panno e nella trama, ovver di qualunque altra pelle sia fatto,
49 se la macchia è verdastra o biancastra sul vestito o sul cuoio o sul tessuto o sul manufatto o su qualsiasi oggetto di cuoio, è una macchia di lebbra e va mostrata al sacerdote.49 se sarà lo vestimento infetto di macula bianca ovver rossa, sarà reputata lepra; e sia dimostrato allo sacerdote;
50 Il sacerdote esamini la macchia e sequestri per sette giorni l'oggetto colpito dalla macchia.50 lo qual, considerata, lo recluderà sette dì.
51 Il settimo giorno esamini la macchia; se essa si è diffusa sul vestito o sul tessuto o sul manufatto o sul cuoio, qualunque sia l'oggetto confezionato con cuoio, è lebbra contagiosa; sia bruciato col fuoco.51 E lo dì settimo un' altra volta lo guardi; se troverà ch' ella sia cresciuta, sarà lepra perseverante; e giudicherà lo vestimento contaminato, e tutto quello dove tal macula si troverà.
52 Bruci il vestito o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualsiasi oggetto di cuoio in cui si trovi la macchia, perché è lebbra contagiosa: sia bruciato col fuoco.52 E però s'abbruci al fuoco.
53 Se il sacerdote esamina la macchia ed essa non si è diffusa sul vestito o sul tessuto o sul manufatto o su qualsiasi oggetto di cuoio,53 E se vedrà non essere cresciuta,
54 il sacerdote comandi che si lavino gli oggetti su cui si trova la macchia e li sequestri di nuovo per sette giorni.54 comanderà; e laveranno quella parte dello vestimento dove era la lepra; e racchiuderallo anco sette altri dì.
55 Il sacerdote esamini la macchia dopo che è stata lavata: se non ha cambiato aspetto, anche se non si è diffusa, è cosa impura: sia bruciata col fuoco. E' corrosa al rovescio e al dritto.55 E se dopo questo vederà la faccia sua prima non esser ritornata, e non esser cresciuta la lepra, lo giudicherà immondo, e (lo vestimento) abbrucerà; però che la lepra è infusa sopra la superficie dello vestimento, ovver per tutto.
56 Se il sacerdote esamina la macchia ed essa si è attenuata dopo che è stava lavata, tagli il pezzo dal vestito o dal cuoio o dal manufatto o dal tessuto;56 Ma se lo luogo della lepra sarà dubbio, dopo che lo vestimento è lavato, rompa quella parte macolata, e lievila dallo sodo.
57 se la macchia riappare sul vestito o sul manufatto o sul tessuto o su qualsiasi oggetto di cuoio, è un male che si sviluppa; sia bruciato col fuoco l'oggetto su cui si trova la macchia.57 E se dopo questo apparirà in quelli luoghi che prima erano immaculati, la è lepra volatile e instabile, e debbesi abbruciare al fuoco.
58 Il vestito o il tessuto o il manufatto o qualsiasi oggetto di cuoio da cui è sparita la macchia dopo la lavatura, sia lavato una seconda volta e dichiarato puro.58 S'ella cesserà, laverà quelle che sono nette la seconda volta, e saranno monde.
59 Questa è la legge per la macchia di lebbra di un vestito di lana o di lino o di un tessuto o di un manufatto o di qualsiasi oggetto di cuoio, quando si tratti di dichiararlo puro o impuro".59 Questa è la legge [ della lepra ] dello vestimento di lana ovver di lino ordito e tramato, e di ogni veste di pelle, per che modo si de' mondare, ovver contaminare.