Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Siracide 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Figlio, non defraudare il povero del necessario alla vita e non fare aspettare gli occhi che dicono bisogno.1 Figlio, non defraudare al povero l'elemosina e non rivolgere dall'indigente gli occhi tuoi.
2 Non disprezzare chi ha fame e non esasperare chi è in difficoltà.2 Non disprezzare colui che ha fame, e non inasprire il povero nella sua indigenza.
3 Non esacerbare il cuore esasperato e non rifiutare un dono a chi chiede.3 Non affliggere il cuore del meschino, e non differire il soccorso a chi è nelle angustie.
4 Non respingere l'afflitto che ti supplica e non stornare la faccia dal povero.4 Non rigettare la preghiera del tribolato, e non rivolgere la faccia dal bisognoso.
5 Non sviare l'occhio dal bisognoso, per non dargli motivo di maledirti:5 Non rivolgere gli occhi tuoi dal mendico per sdegno, non dare occasione di maledirti dietro le spalle a quei che ti pregano.
6 se ti maledice nell'amarezza del suo cuore, Colui che l'ha fatto esaudirà la sua preghiera.6 Perchè l'imprecazione di chi ti maledice nell'amarezza dell'anima sarà esaudita: l'ascolterà colui che lo creò.
7 Renditi amabile con l'assemblea, ma con le autorità umilia il tuo capo.7 Renditi affabile alla folla dei poveri, umiliati di cuore dinanzi all'anziano, e dinanzi al grande abbassa la testa.
8 Piega verso il povero il tuo orecchio e rispondigli miti parole di pace.8 Porgi senza annoiarti l'orecchio ai povero, soddisfa il tuo debito, e rispondi a lui con benignità e mansuetudine.
9 Libera l'oppresso dalla mano dell'oppressore, senza essere timido nel dare il giudizio.9 Libera dalla mano del superbo colui che soffre ingiuria, e non sia ciò gravoso all'anima tua.
10 Sii un padre per gli orfani e come un marito per le loro madri: così sarai tu vero figlio dell'Altissimo, che ti amerà più di tua madre.10 Nel giudicare sii misericordioso qual padre verso gli orfani, e tieni luogo di marito alla loro madre,
11 La sapienza fa crescere i suoi figli e ha cura di quanti la cercano.11 e tu sarai come un figlio obbediente dell'Altissimo ed Egli avrà compassione di te più d'una madre.
12 Chi l'ama, ama la vita, si rallegreranno quanti l'aspettano prima dell'aurora.12 La sapienza ispira la vita ai suoi figli, prende sotto la sua protezione quelli che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia.
13 Chi la possiede erediterà la gloria, dovunque vada, il Signore lo benedirà.13 Chi ama lei ama la vita, e chi veglia per lei godrà della sua pace.
14 Chi vi si consacra serve il Santo, il Signore ama quanti l'amano.14 Chi la possiede avrà in eredità la vita, e dovunque entrerà vi sarà la benedizio ne di Dio.
15 Chi le è docile giudicherà le nazioni, e chi la coltiva avrà la casa tranquilla.15 Chi la serve obbedirà al Santo, e chi l'ama è amato da Dio.
16 Se uno le s'affida, l'avrà in possesso, e ne saranno forniti i suoi discendenti.16 Chi l'ascolta giudicherà le nazioni, e chi in lei tien fisso lo sguardo starà sicuro.
17 Dapprima lo farà camminare per vie tortuose, mettendogli addosso paura e trepidazione, lo tormenterà con la sua disciplina; prima di affidarsi a lui lo metterà alla prova con i suoi decreti;17 Se crederà in lei l'avrà in eredità, che sarà confermata ai suoi discendenti;
18 ma dopo un poco a lui farà ritorno e lo rallegrerà, gli farà noti i suoi segreti.18 perchè lo accompagna nella prova. Prima di tutto lo sceglie,
19 Se poi lui si allontana, essa l'abbandona e lo consegna nelle mani della sua rovina.19 poi manderà sopra di lui timori, paure e prove, lo tormenterà colla sferza della sua disciplina, finché non l'abbia provato nei suoi pensieri, e non possa fidarsi di lui.
20 Tenuto conto di quest'epoca, guardati dal male, senza vergognarti di te stesso:20 Essa gli darà stabilità, tornerà a lui per diritto cammino e lo renderà contento.
21 perché c'è una vergogna che conduce al peccato e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.21 Scoprirà a lui i suoi arcani, metterà in lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.
22 Non rinnegare te stesso per riguardo agli altri, non essere timido quando rischi la rovina.22 Ma se egli uscirà di strada, essa l'abbandonerà, e lo lascierà in mano del suo nemico.
23 Non evitare la parola quando è necessaria, e non nascondere la tua sapienza,23 Figlio, bada al tempo e schi va il male.
24 perché nella parola si riconosce la sapienza e l'istruzione nel detto della lingua.24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire la verità;
25 Non contrastare la verità, ma vergognati della tua ignoranza.25 perchè vi è una vergogna che porta al peccato e una vergogna che fa onore e rende graditi.
26 Non vergognarti per ammettere i tuoi peccati e non opporti alla corrente del fiume.26 Non usar riguardi colle persone a tuo dànno, e non dire menzogne contro l'anima tua.
27 Non sottometterti allo stolto e non aver soggezione del potente.27 Non aver riguardi al tuo prossimo nelle sue cadute.
28 Lotta per la verità sino alla morte e il Signore Dio combatterà al tuo fianco.28 Non rattener la parola quando è salutare, non celar la tua sapienza nella sua bellezza;
29 Non essere temerario con la lingua e poi pigro e inerte nelle opere.29 perchè per mezzo della lingua si fa conoscere la sapienza e per mezzo della parola assennata il buon senso, la scienza e la dottrina. Ma il fondamento sta nelle opere di giustizia.
30 Non essere come un leone nella tua casa e non fare l'eroe davanti ai tuoi servi.30 Non contraddire in verun modo alla parola di verità, e arrossisci della falsità detta per ignoranza.
31 Non sia la tua mano tesa per prendere e chiusa nel rendere.31 Non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad ogni uomo per il peccato.
32 Non resistere in faccia al potente, non ti sforzare per opporti all'impeto della corrente.
33 Ma per la giustizia, per l'anima tua lotta con tutte le tue forze, combatti fino alla morte per la giustizia, e Dio combatterà per te contro i tuoi nemici.
34 Non essere lesto nel parlare e buono a nulla o negligente nel lavorare.
35 Non fare il leone in casa tua mettendo a soqquadro la famiglia e opprimendo i tuoi sottoposti.
36 Non sia la tua mano aperta a prendere e chiusa a dare.