Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Sapienza 18


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Per i tuoi santi, invece, c'era una grandissima luce: gli Egiziani, udendo la loro voce senza vederne la persona, li proclamavano beati, perché non soffrivano quelle pene;1 Ma i tuoi santi godevano gran­dissima luce; ed essi ne ascoltavan la voce senza vederne la faccia, e perchè non soffrivan le stesse cose ti magnificavano.
2 e rendevano grazie perché, pur offesi per primi, non infierivano, e chiedevano grazia delle passate ostilità.2 E quelli avanti maltrattati ringraziavano di non esserlo più e chiedevano come grazia che tal differenza durasse.
3 Invece di quelle cose, desti loro una colonna fiammeggiante, come guida nell'ignoto cammino, e come sole innocuo nel magnifico pellegrinaggio.3 Per questo ebbero una colonna di fuoco fiammante qual guida nell'ignoto cammino, e desti loro un sole innocuo nel bel pellegrinaggio.
4 Veramente quelli meritavano di essere privati della luce e di essere prigionieri delle tenebre, essi che avevano custodito chiusi i tuoi figli, per mezzo dei quali stavi per dare al mondo l'incorruttibile luce della legge.4 Ben si meritava­no gli altri d'esser privi di luce e di soffrire il carcere delle tenebre, avendo tenuti prigionieri i tuoi figli pei quali la luce immacolata della tua legge cominciava ad es­sere data al mondo.
5 Poiché essi avevano deliberato di uccidere i figli dei santi e poiché un solo figlio è stato esposto e salvato, per castigo togliesti la moltitudine dei loro figli e insieme li facesti perire nell'acqua impetuosa.5 Essi avevan deliberato di uc­cidere i bambini dei santi; ma tu, liberato uno dei bambini esposti, in punizione loro togliesti la mol­titudine dei figli, ed insieme li affogasti nelle onde impetuose.
6 Quella notte fu conosciuta in anticipo dai nostri padri perché, sapendo con certezza a quali giuramenti avevano creduto, stessero di buon animo.6 Quella notte fu fatta conoscere avanti ai nostri padri, affinchè sapendo bene a quali giuramenti avevan creduto, fossero più tran­quilli.
7 Fu attesa dal tuo popolo la salvezza dei giusti e la rovina dei nemici.7 Quindi il tuo popolo già aspettava la salvezza dei giusti e lo sterminio degli empi.
8 Perché come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.8 Come castigasti i nemici, così esaltasti noi, chiamandoci a te.
9 I santi figli dei buoni di nascosto offrivano il sacrificio e di comune accordo s'imposero la legge divina: che i santi sarebbero diventati ugualmente partecipi dei loro beni e pericoli, cantando prima le lodi dei padri.9 I pii figli dei buoni facevan sacrifizio in segreto, e concordi stabilirono questa legge di giustizia, che i giusti avrebbero ugualmente pre­so parte ai beni e ai mali, e già cantavano gli inni dei padri.
10 Faceva eco il grido discorde dei nemici e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli.10 Intanto echeggiava lo stonante grido dei nemici, e si sentiva il lu­gubre lamento per i pianti figli.
11 Con lo stesso giudizio era colpito insieme il servo con il padrone e l'uomo del popolo soffriva le stesse cose del re.11 Il servo e il padrone ebbero la medesima pena, l'uomo del volgo e il re soffrirono lo stesse cose.
12 Tutti ugualmente, in un solo genere di morte, avevano innumerevoli morti; i vivi infatti non erano sufficienti per seppellire perché in un istante la loro generazione più nobile fu distrutta.12 Nello stesso tempo, col medesi­mo genere di morte, tutti avevan morti senza numero, nè i vivi ba­stavano a seppellire, perchè in un sol momento la loro più no­bile prole fu sterminata.
13 Quanti erano rimasti increduli a tutto per la magia, alla morte dei primogeniti confessarono che il popolo è figlio di Dio.13 Mentre a tutto avevan ricusato di credere a causa delle magie, allo­ra per la prima volta, alla morte dei primogeniti, riconobbero che era il popolo di Dio.
14 Mentre un quieto silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo corso,14 Infatti, mentre un profondo silenzio av­volgeva ogni cosa, e la notte era alla metà del suo corso,
15 la tua parola onnipotente dal cielo, dai troni regali, come inflessibile guerriero si slanciò in mezzo alla terra votata alla morte,15 la tua onnipotente parola, dal cielo, dal trono reale, balzò, inflessibile guerriero, in mezzo alla terra de­stinata allo sterminio,
16 portando, come spada acuta, l'irrevocabile tuo decreto. Fermatasi, riempì l'universo di morte; toccava il cielo e camminava sulla terra.16 portando affilata spada e il tuo irrevocabile decreto; appena giunta riempì tutto di morte, e, stando sulla terra, arrivava fino al cielo.
17 Allora li sconvolsero improvvise apparizioni di terribili sogni, sopraggiunsero timori inaspettati17 Allora quelli furon d'un tratto turbati da tetri sogni, e oppressi da inaspettate paure.
18 e, gettati semimorti chi qua e chi là, manifestavano la causa per cui morivano:18 E, but­tati chi qua chi là, mezzi morti, mostravano la causa della loro morte.
19 i sogni terrificanti di questo li preavvisarono, perché non perissero ignorando la ragione per cui soffrivano malamente.19 Infatti le visioni da cui erano stati agitati li avevano av­vertiti, affinchè non perissero senza sapere perchè soffrivano ta­li mali.
20 La prova della morte raggiunse anche i giusti e nel deserto ci fu una strage di molti, ma l'ira divina non durò a lungo:20 Certo anche i giusti furono alla prova della morte, e nel deserto fa fatta strage del popolo; ma non durò a lungo il tuo sdegno.
21 perché un uomo irreprensibile s'affrettò a combattere; portando le armi del suo ministero, preghiera e incenso espiatorio, si oppose alla collera divina e mise fine alla calamità, mostrando di essere tuo servo.21 Perchè un uomo irreprensibile si affrettò a inter­cedere pel popolo, e, dato di ma­no allo scudo del suo ministero, offrendo preghiere, incenso e sup­pliche, si oppose allo sdegno, pose fine alla sciagura, mostrando di essere tuo servo.
22 Egli vinse la collera divina non con la forza del corpo, né con l'attività delle armi, ma con la parola sottomise colui che prova, ricordandogli i giuramenti fatti ai padri e l'alleanza.22 Trionfò dei sediziosi non colle forze del corpo, nè col potere delle armi, ma colla parola vinse chi lo af­fliggeva, ricordando i giuramenti fatti ai padri e i patti.
23 Già i morti si ammassavano gli uni sugli altri, quando egli, stando in mezzo, arrestò l'ira e le tagliò la strada verso i viventi.23 Quando già i morti cadevano ammucchia­ti gli uni su gli altri, egli, postosi in mezzo, fiaccò la collera, e le tagliò la strada che la conduceva ai vivi.
24 Sulla sua lunga tunica vi era tutto il mondo, nell'intaglio dei quattro ordini di pietre le glorie dei padri e sul diadema del suo capo la tua maestà.24 Infatti nella veste ta­lare che portava v'era tutto il mondo, e le glorie dei padri, scolpite in quattro ordini di pietre, e la tua magnificenza era scolpi­ta sul diadema della sua testa.
25 Dinanzi a queste cose lo sterminatore indietreggiò e ne ebbe timore, poiché era sufficiente una sola dimostrazione dell'ira divina.25 A queste cose cedette lo ster­minatore, le rispettò; perchè ba­stava la sola prova dell'ira.