Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 14


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 L'anno 172 il re Demetrio radunò le sue truppe e si recò in Media per procurarsi aiuti al fine di combattere Trifone.1 L'anno centosettantadue, il re Demetrio, messo insieme il suo esercito, andò nella Media, a radunar truppe ausiliarie, per combattere Trifone.
2 Quando A'rsace, re della Persia e della Media, seppe che Demetrio era entrato nei suoi confini, mandò uno dei suoi generali a prenderlo vivo.2 Ma Arsace re della Persia, avendo sentito che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali, perchè lo prendesse vivo e lo portasse a lui.
3 Questi andò, batté l'armata di Demetrio, lo catturò e lo condusse da A'rsace, il quale lo tenne in prigione.3 E (il generale) andò, mise in rotta l'esercito di Demetrio, e prese Demetrio e lo condusse ad Arsace, che lo fece mettere in prigione.
4 La terra di Giuda rimase tranquilla per tutti i giorni di Simone. Egli cercò il bene della sua nazione, e a questa piacque la sua autorità e la sua gloria per tutti i giorni.4 Il paese di Giuda fu tutto in pace durante tutto il tempo di Simone, il quale cercò i vantaggi della sua nazione, che vide sempre con piacere la sua potenza e la sua gloria.
5 Oltre ad ogni altra sua gloria, prese Giaffa con il porto e lo aprì alle isole del mare.5 Oltre a tutte le sue gesta gloriose, egli prese e ridusse a porto Ioppe, e lo fece scalo delle isole del mare.
6 Estese i confini della sua nazione e fu padrone della regione.6 E ampliò il territorio della sua nazione, e fu padrone del paese.
7 Raccolse numerosi prigionieri, e s'impadronì di Ghezer, di Bet-Zur e dell'Acra; ne tolse via le impurità, e non vi era chi potesse resistergli.7 E radunò gran numero di prigionieri, ed ebbe il dominio di Gazara e di Betsura e della cittadella, e ne tolse via le immondezze, e non c'era chi potesse resistergli.
8 In pace si diedero a coltivare la loro terra e la terra dava i suoi prodotti e gli alberi dei campi il loro frutto.8 E ciascuno coltivava in pace la sua terra, e la terra di Giuda dava le sue raccolte, e le piante dei campi davano il loro frutto.
9 I vecchi sedevano sulle piazze, interessandosi del bene comune, mentre i giovani indossavano vesti di gloria, e armature per la guerra.9 Gli anziani stavano assisi nelle piazze, e s'intrattenevano su ciò che era di vantaggio al paese, la gioventù si copriva di splendide vesti e di abiti da guerra.
10 Alle città provvide alimenti e le munì di fortificazioni; la fama della sua gloria pervenne fino all'estremità della terra.10 Simone distribuiva i viveri alle città, e le rendeva come tante fortezze, in modo che il suo nome e la sua gloria si sparse fino agli ultimi confini del mondo.
11 Ristabilì la pace nel paese e Israele ne provò una grande gioia.11 Egli diede la pace al paese, e Israele ne esultò con grande gioia.
12 Ciascuno sedeva sotto la sua vite e sotto il suo fico, e non vi era chi incutesse loro timore.12 Così ciascuno stava assiso all'ombra della sua vite e all'ombra del suo fico, e nessuno veniva a spaventarli.
13 Chi li combatteva venne meno nel paese e in quei giorni anche i re furono battuti.13 Non restava più sulla terra chi facesse loro guerra: i re in quel tempo erano abbattuti.
14 Rinvigorì tutti gli umili del suo popolo, fu zelante della legge e scacciò ogni empio e malvagio.14 Egli fu il protettore degli umili del suo popolo, e, zelante della legge, fece sparire gl'iniqui e i malvagi.
15 Rese glorioso il luogo santo, e lo rifornì di vasi sacri.15 Glorificò il santuario e moltiplicò i vasi santi.
16 A Roma e a Sparta si seppe che Gionata era morto e se ne rattristarono grandemente.16 Quando la notizia della morte di Gionata giunse fino a Roma e a Sparta, recò loro gran dispiacere;
17 Ma come seppero che Simone suo fratello era diventato sommo sacerdote al suo posto e che era padrone della regione e delle sue città,17 ma avendo sentito che il suo fratello Simone era stato fatto sommo sacerdote in luogo di lui, e che aveva il dominio della regione e delle città che vi erano,
18 gli scrissero una lettera su tavole di bronzo per rinnovare con lui l'amicizia e l'alleanza, che avevano concluso con Giuda e con Gionata, suoi fratelli.18 scrissero a lui in tavole di bronzo, per rinnovare l'amicizia e l'alleanza fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli.
19 La lettera fu letta davanti all'assemblea in Gerusalemme.19 E le lettere furono lette a Gerusalemme davanti a tutta l'assemblea. Ecco la copia della lettera mandata dagli Spartani:
20 Ecco ora la copia della lettera, che inviarono gli Spartani: "I prìncipi e il popolo degli Spartani a Simone, grande sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo dei Giudei, loro fratelli, salute!20 « I principi e la città degli Spartani, a Simone, sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo dei Giudei, loro fratelli, salute.
21 I messaggeri inviati presso il nostro popolo ci hanno informato della vostra gloria e del vostro onore. Noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo21 Gli ambasciatori, mandati da voi al nostro popolo, ci hanno fatto sapere la vostra gloria e felicità e contentezza, e la loro venuta ci ha recato molto piacere.
22 e abbiamo registrato le cose da loro dette tra la decisione del popolo in questo modo: "Numenio di Antioco e Antipatro di Giasone, messaggeri dei Giudei, sono venuti presso di noi per rinnovare la loro amicizia con noi".22 E abbiamo fatto scrivere nelle assemblee del popolo ciò che essi hanno detto, cioè: Numenio di Antioco, e Antipatro di Giasone, ambasciatori dei Giudei, son venuti da noi, per rinnovare con noi l'antica amicizia.
23 Piacque al popolo di accogliere tali uomini con onore e di depositare copia dei loro discorsi nei libri riservati al popolo, affinché il popolo degli Spartani ne conservi il ricordo. Una copia di queste cose viene scritta per Simone sommo sacerdote".23 È piaciuto al popolo di accogliere tali uomini con onore, e di porre una copia delle loro parole nei libri particolari del popolo, perchè sia un ricordo per il popolo degli Spartani; e una copia di tale scrittura l'abbiamo mandata al sommo sacerdote Simone ».
24 Dopo di ciò Simone inviò Numenio a Roma con un grande scudo d'oro del valore di mille mine per confermare l'alleanza con loro.24 Di poi Simone mandò a Roma Numenio, con un grande scudo d'oro che pesava mille mine, a stabilire con essi l'alleanza. Quando il popolo romano sentì
25 Quando il popolo seppe queste cose, dissero: "Quale favore renderemo a Simone e ai suoi figli?25 tali cose, disse: « Quali ringraziamenti potremo rendere a Simone e ai suoi figli?
26 Egli, infatti, con i suoi fratelli e la casa di suo padre, è stato forte, ha combattuto e ricacciato i nemici d'Israele e ha ristabilito la libertà". Scrissero perciò un documento su tavole di bronzo e lo apposero su una stele sul monte Sion.26 Egli ha ristabiliti i suoi fratelli, ha sterminati e cacciati i nemici d'Israele, al quale ha assicurato la libertà ». E ciò fu scritto in tavole di bronzo, e posto fra le iscrizioni nel monte Sion.
27 Ecco la copia del documento: "Il 18 di Elul dell'anno 172, che è il terzo anno di Simone sommo sacerdote insigne, in Asaramel,27 Ecco la copia dello scritto: « Il diciotto del mese di Elui, l'anno centosettantadue, il terzo anno di Simone, sommo sacerdote, in Asaramel,
28 nella grande assemblea dei sacerdoti, del popolo, dei prìncipi della nazione e degli anziani della regione, ci fu reso noto:28 nella grande assemblea dei sacerdoti, del popolo, dei capi della nazione, degli anziani del paese, sono statti pubblicate e seguenti cose: Nelle frequenti guerre che sono state nel nostro paese,
29 Poiché a varie riprese vi furono delle guerre nella regione, Simone, figlio di Mattatia e sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli affrontarono il pericolo e resistettero agli avversari della loro nazione, perché il luogo santo e la legge rimanessero stabili; e così resero grande onore alla loro nazione.29 Simone, figlio di Matatia, della stirpe di Iarib, e i suoi fratelli si esposero al pericolo, opponendosi ai nemici della loro nazione, affinchè restasse il loro santuario e la legge, ed hanno acquistata grande gloria alla loro nazione.
30 Gionata radunò la loro nazione, divenne loro sommo sacerdote e poi si riunì alla sua gente.30 Gionata unì la sua nazione, ne fu sommo sacerdote, poi andò a riunirsi al suo popolo.
31 Poi i loro nemici volevano invadere la loro regione e stendere la mano sul loro luogo santo.31 Allora i loro nemici tentarono di opprimere e straziare il loro paese e di metter le mani nel loro santuario;
32 Allora Simone si levò contro di essi e combatté per la sua nazione; spese molte delle sue sostanze, equipaggiò gli uomini dell'esercito e pagò loro lo stipendio.32 ma Simone si oppose e combattè pel suo popolo, e spese molto danaro armando gli uomini di valore della sua nazione e dando loro la paga.
33 Fortificò le città della Giudea e Bet-Zur che è ai confini della Giudea; prima vi erano le armi dei nemici, ma egli vi pose a custodia soldati giudei.33 Egli fortificò le città della Giudea, e Betsura, ai confini della Giudea, dove prima erano le armi nemiche, e vi pose un presidio di Giudei.
34 Fortificò pure Giaffa, che è sul mare, e Ghezer, che è ai confini di Asdòd; in essa prima abitavano i nemici, ma egli vi stabilì i Giudei e vi depositò quanto era necessario al loro sostentamento.34 Fortificò Ioppe, sulla spiaggia del mare, e Gazara, che è ai i confini di Azoto, dove prima erano i nemici, e vi pose dei Giudei con tutto ciò che poteva servire a loro difesa.
35 Il popolo vide la fede di Simone e la gloria che egli aveva voluto procurare alla sua nazione. Pertanto lo costituirono loro capo e sommo sacerdote, per aver egli fatto tutte queste cose, per la giustizia e per la fede che aveva custodito verso la sua nazione e perché in ogni modo aveva cercato di esaltare il suo popolo.35 Il popolo, vedendo le gesta di Simone, la gloria che si proponeva di dare alla sua nazione, lo dichiarò suo duce e principe dei sacerdoti, a causa di tutte queste cose da lui fatte, e della giustizia e della fede da lui conservata alla sua nazione, e per avere egli cercato ogni modo d'ingrandire il suo popolo.
36 Durante i suoi giorni gli riuscì di sradicare con le sue mani i gentili dalla loro regione, compresi quelli che erano nella città di Davide in Gerusalemme, che vi avevano costruito l'Acra, dalla quale uscivano profanando quanto è intorno al luogo santo e facendo grande ingiuria alla sua purità.36 Durante la sua vita (tutto) ha prosperato nelle sue mani, tanto che sono state cacciate le nazioni dai territori da i loro occupati, e quelli che erano nella città di David, in Gerusalemme, nella cittadella, da cui uscivano a profanare tutto ciò che era intorno al santuario, facendo grandi insulti alla sua santità.
37 Egli la fece abitare da soldati giudei, la fortificò per la sicurezza della regione e della città e innalzò le mura di Gerusalemme.37 Egli vi pose dei Giudei a difesa del paese e della città, e rialzò le mura di Gerusalemme,
38 Per questo il re Demetrio gli confermò il sommo sacerdozio,38 Il re Demetrio lo confermò nel sommo sacerdozio,
39 lo annoverò tra i suoi amici e gli conferì grandi onori.39 lo dichiarò suo amico, e lo glorificò con grandi onori,
40 Egli, infatti, aveva appreso che i Giudei erano stati chiamati amici, alleati e fratelli dai Romani; che questi erano andati incontro con onore ai messaggeri di Simone;40 avendo saputo che i Giudei erano stati dichiarati amici, alleati, fratelli dai Romani, i quali avevano accolto con onore gli ambasciatori di Simone.
41 e che i Giudei e i sacerdoti avevano giudicato bene che Simone fosse loro capo e sommo sacerdote per sempre fino a quando sorgerà un profeta fedele,41 I Giudei e i loro sacerdoti di comune consenso hanno stabilito che egli sia loro duce e sommo sacerdote in eterno, fino alla venuta del profeta fedele.
42 che fosse loro stratega e prendesse cura del luogo santo, stabilendo egli stesso chi deve presiedere ai suoi lavori, alla regione, all'esercito e alle fortezze,42 (Hanno stabilito) che egli sia loro capo, che abbia cura delle cose sante, stabilisca gli ufficiali sopra le loro opere, sopra il paese, sopra le armi, sopra le fortezze,
43 che si prendesse cura del luogo santo e fosse ascoltato da tutti, che nel suo nome si scrivessero tutti i documenti nella regione ed egli potesse rivestirsi di porpora e portare ornamenti d'oro.43 e amministri le cose del santuario, e sia obbedito da tutti, e siano scritti in suo nome tutti gli atti dello stato, e indossi la porpora e l'oro.
44 Pertanto a nessuno del popolo e dei sacerdoti sarà lecito abrogare alcunché di queste cose, né parlare contro ciò che egli avrà detto, convocare senza di lui una riunione nella regione, né rivestirsi di porpora o portare la fibbia d'oro.44 Non sarà permesso a nessuno del popolo nè ai sacerdoti di non far conto di questi ordini, o di contraddire a quello che egli avrà stabilito, o di convocar le adunanze nel paese senza di lui, o vestir di porpora o usar la fibbia d'oro.
45 Se qualcuno agirà contro tali cose o ne violerà qualcuna, sarà passibile di pena.45 Chiunque agirà contro questi ordini, o ne violerà qualcuno, sarà reo.
46 Il popolo tutto giudicò bene di accordare a Simone di poter agire in conformità a queste cose.46 E piacque al popolo tutto di dare il potere a Simone, e di agire secondo questi decreti.
47 Simone accettò e giudicò bene di esercitare il sommo sacerdozio, di essere stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e di presiedere a tutti".47 E Simone accettò, e gradì di esercitare le funzioni di sommo sacerdote, di essere duce e principe della nazione dei Giudei, e dei sacerdoti, e di avere il comando supremo».
48 Ordinarono di redigere questo documento su tavole di bronzo da collocarsi nel recinto del luogo santo in un posto patente,48 E stabilirono di incidere questo decreto in tavole di bronzo, da porsi nel portico del tempio, in luogo distinto, di depositarne una copia nell'erario, da servire a Simone e ai suoi figli.
49 e che una copia fosse riposta nel tesoro, a disposizione di Simone e dei suoi figli.