Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 32


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Dopo questi fatti e prove di fedeltà giunse Sennàcherib, re di Assiria. Entrò in Giudea, assediò le città fortificate e ordinò di aprirvi delle brecce.1 - Dopo queste cose e questi atti di fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne e, entrato in Giudea, assediò le città fortificate con l'intenzione d'impadronirsene.
2 Quando Ezechia vide che Sennàcherib era arrivato con il proposito di attaccare Gerusalemme,2 Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e che tutto l'impeto della guerra si rivolgeva verso Gerusalemme,
3 tenne consiglio con i prìncipi e con i suoi prodi, per ostruire le acque delle sorgenti che si trovavano fuori della città; essi lo appoggiarono.3 tenne consiglio coi suoi capi e co' suoi uomini valorosi per chiudere le sorgenti d'acqua, ch'erano fuori della città; ed essendo tutti dello stesso parere,
4 Si riunì pertanto una folla di popolo e furono otturate tutte le sorgenti e i corsi d'acqua che scorrevano in mezzo al paese. "Perché -- si diceva -- i re di Assiria dovrebbero venire e trovare acque abbondanti?".4 raccolsero molta gente e turarono tutte le fonti e il ruscello, che scorreva in mezzo al paese, dicendo: «[Facciamo ciò] affinchè i re d'Assiria, giungendo in mezzo a noi, non trovino abbondanza di acque».
5 Egli agì da forte: riparò tutte le mura rovinate, vi eresse sopra le torri e al di fuori un muro esterno. Rafforzò il Millo della Città di Davide, indi fece preparare giavellotti e scudi in gran numero.5 Parimenti, operando con grande diligenza, riparò tutto il muro che era stato distrutto, costruì torri sopra di esso e fabbricò un secondo muro al di fuori; restaurò Mello nella città di Davide e fece armature e scudi d'ogni sorta;
6 Alla testa del popolo pose capi militari, li radunò presso di sé sulla piazza presso la porta della città e così parlò al loro cuore:6 costituì i capi dei guerrieri nell'esercito; riunì tutti sulla piazza della porta della città e parlò al loro cuore dicendo:
7 "Siate forti e fatevi coraggio! Non temete e non spaventatevi di fronte al re di Assiria e di fronte a tutta la moltitudine che è insieme a lui, perché con noi c'è uno più grande che non con lui.7 «Operate da forti e fatevi animo; non temete e non abbiate paura del re degli Assiri, nè della moltitudine che è con lui, perchè sono assai più quelli che stanno dalla nostra parte, che dalla sua;
8 Con lui vi è un braccio di carne, mentre con noi c'è il Signore, nostro Dio, per soccorrerci e combattere le nostre battaglie". Il popolo ebbe fiducia nelle parole di Ezechia, re di Giuda.8 dalla sua, vi è un braccio di carne; dalla nostra, il Signore Dio nostro, che è il nostro aiuto e combatte per noi». E il popolo fu rassicurato da queste parole di Ezechia, re di Giuda.
9 Dopo di ciò Sennàcherib, re di Assiria, mentre si trovava a Lachis con tutte le sue forze, inviò i suoi servitori a Gerusalemme presso Ezechia, re di Giuda, e presso tutti i Giudei che si trovavano a Gerusalemme per dir loro: "9 Dopo questi avvenimenti Sennacherib, re degli Assiri, mandò i suoi servi a Gerusalemme, (poichè egli e tutto il suo esercito stava assediando Lachis), ad Ezechia, re di Giuda, e a tutto il popolo, che era nella città, per dire ad essi:
10 Così parla Sennàcherib, re di Assiria: In che cosa riponete la vostra fiducia, assediati come siete in Gerusalemme?10 «Sennacherib, re degli Assiri, dice queste cose: - In chi confidate voi per starvene così assediati in Gerusalemme?
11 Non vi seduce forse Ezechia per consegnarvi alla morte di fame e di sete, quando afferma: "Il Signore, nostro Dio, ci libererà dalla mano del re di Assiria"?11 Non vi inganna forse Ezechia per farvi morir di fame e di sete, quando afferma che il Signore Dio vostro vi libererà dalla mano del re di Assiria?
12 Non è forse lui, Ezechia, che fece rimuovere le sue alture e i suoi altari ordinando a Giuda e Gerusalemme: "Dinanzi a un unico altare voi vi prosternerete e su di esso offrirete l'incenso"?12 Non è questi lo stesso Ezechia che distrusse i suoi luoghi eccelsi e gli altari e intimò e disse a quei di Giuda e di Gerusalemme: "Adorerete dinanzi a un solo altare e sovr'esso brucerete l'incenso?"
13 Non sapete forse ciò che ho fatto, io e i miei padri, a tutti i popoli dei paesi? Sono stati forse capaci gli dèi delle genti di quelle regioni di liberare i loro paesi dalla mia mano?13 Ignorate forse ciò che io ho fatto e ciò che fecero i padri miei a tutti i popoli della terra? Furono capaci gli dèi delle genti e di tutti i paesi di liberare la loro regione dalla mia mano?
14 Tra tutti gli dèi di quelle nazioni che i miei padri hanno votato all'anatema, chi poté liberare il proprio popolo dalla mia mano? E il vostro Dio potrà liberarvi dalla mia mano?14 Chi è di tutti gli dèi delle nazioni, che i padri miei han devastato, che potè sottrarre il suo popolo dalla mia mano? E potrà il Dio vostro sottrarvi a questa mano?
15 Or dunque, Ezechia non v'inganni e non vi seduca in questo modo; non prestategli fede! Se infatti nessun dio di nessuna nazione e regno fu in grado di liberare il suo popolo dalla mia mano e da quella dei miei padri, tanto meno il vostro Dio potrà liberarvi dalla mia mano!".15 Or dunque Ezechia non v'inganni e non v'illuda con vane lusinghe, e voi non prestate fede a lui, poichè se nessuno degli dèi di tutte le nazioni e di tutti i regni ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano de' padri miei, quanto meno il vostro Dio potrà strapparvi al mio potere - ».
16 I suoi servitori parlarono ancora contro il Signore Dio e contro Ezechia, suo servo.16 Molte altre cose dissero pure i servi di lui contro il Signore Iddio e contro Ezechia suo servo.
17 Sennàcherib aveva scritto una lettera per insultare il Signore, Dio d'Israele, parlando contro di lui in questi termini: "Come gli dèi delle genti dei vari paesi non hanno liberato i popoli dalla mia mano, così il Dio di Ezechia non libererà il suo popolo dalla mia mano".17 Scrisse anche lettere piene di bestemmia contro il Signore Dio di Israele, esprimendosi così contro di lui: «Come gli dèi delle altre nazioni non han potuto liberare il loro popolo dalla mia mano, così neppure il Dio di Ezechia potrà sottrarre il popolo suo da questa mano».
18 Gl'inviati gridavano a gran voce in lingua giudaica al popolo di Gerusalemme, che si trovava sulle mura, per spaventarlo e sconvolgerlo, al fine di poter conquistare la città.18 Inoltre con voce altissima, in lingua giudaica gridava contro il popolo che stava assiso sulle mura di Gerusalemme per spaventarlo e prendere così la città.
19 Essi parlavano del Dio di Gerusalemme come di uno degli dèi dei popoli della terra, che sono opera delle mani dell'uomo.19 E parlò contro il Dio di Gerusalemme, come contro gli dèi dei popoli della terra, opera della mano degli uomini.
20 Ma il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amoz, si misero a pregare a questo proposito gridando verso il cielo.20 Ma il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amos, si misero a pregare contro questa bestemmia e la loro voce arrivò fino al cielo,
21 Allora il Signore inviò un angelo che sterminò tutti i prodi guerrieri, i prìncipi e i capi nell'accampamento del re di Assiria. Questi ritornò al suo paese con il viso coperto di vergogna; quando entrò nel tempio del suo dio, coloro che erano usciti dalle sue viscere lo uccisero con la spada.21 e il Signore mandò un angelo a percuotere ogni uomo robusto e ogni combattente e il sommo duce dell'esercito del re degli Assiri, e [il re] se ne tornò svergognato al suo paese. E quando fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli, che egli aveva generato, lo trucidarono colla spada,
22 Così il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennàcherib, re di Assiria, e dalla mano di tutti i suoi nemici, dandogli riposo da ogni parte.22 mentre il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano di tutti gli altri e concesse ad essi la pace da tutte le parti.
23 Molti portarono doni per il Signore a Gerusalemme e oggetti preziosi per Ezechia, re di Giuda, che da allora salì in considerazione agli occhi di tutte le nazioni.23 Molti allora portavano vittime e sacrifici al Signore in Gerusalemme e regali ad Ezechia, re di Giuda, il quale dopo questi avvenimenti fu tenuto in grande considerazione da tutti i popoli.
24 In quel tempo Ezechia fu colpito da una malattia mortale. Egli pregò il Signore, che gli rispose concedendogli un prodigio.24 In quel tempo Ezechia si ammalò a morte e pregò il Signore e fu esaudito, e ne ebbe anche un segnale.
25 Ma Ezechia non corrispose al beneficio che gli era stato concesso, perché il suo cuore si era inorgoglito e sopra di lui, sopra Giuda e Gerusalemme pesò l'ira divina.25 Ma non corrispose pienamente ai benefici ricevuti, poichè il suo cuore si inorgoglì, e l'ira [del Signore] si accese contro di lui e contro Giuda e Gerusalemme.
26 Allora Ezechia si umiliò dell'orgoglio del suo cuore, lui e gli abitanti di Gerusalemme, e così l'ira del Signore non venne sopra di essi durante i giorni di Ezechia.26 Ma poi si umiliò di essersi così inorgoglito tanto lui, come gli abitanti di Gerusalemme, perciò l'ira del Signore non piombò sopra di loro al tempo di Ezechia.
27 Ezechia ebbe ricchezze e onore in grande abbondanza. Si procurò tesori in argento e oro, in pietre preziose, profumi, scudi e in ogni specie di oggetti preziosi.27 Ezechia fu assai ricco e molto illustre e raccolse molti tesori di argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi e d'armi di vario genere e di vasi di gran prezzo.
28 Possedette magazzini per il raccolto del grano, del mosto e dell'olio, e anche stalle per ogni specie di bestiame e ovili per i greggi.28 Si era anche fabbricato magazzini di frumento, di vino, d'olio e stalle per tutti gli animali e ovili per le pecore
29 Fece costruire città ed ebbe bestiame minuto e grosso in abbondanza, perché Dio gli aveva concesso un immenso patrimonio.29 e città, poichè aveva un numero sterminato di greggi di pecore, e armenti, avendogli il Signore concesse stragrandi ricchezze.
30 Ezechia otturò l'uscita superiore delle acque di Ghicon e le diresse in basso verso l'occidente della città di Davide. Ezechia riuscì in tutte le sue imprese.30 Fu questi quell'Ezechia che turò la fonte superiore delle acque di Gion, e le deviò sotto terra verso occidente della città di Davide; egli riuscì felicemente in tutte le sue imprese.
31 Ma quando i capi di Babilonia inviarono a lui dei messi per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, Dio lo abbandonò per metterlo alla prova e conoscere tutto ciò che era nel suo cuore.31 Tuttavia nell'ambasceria dei principi di Babilonia, mandata da lui per interrogarlo del prodigio avvenuto sulla terra, il Signore lo abbandonò perchè fosse messo alla prova e si facesse noto tutto ciò che aveva nel suo cuore.
32 Il resto degli atti di Ezechia e delle sue opere pie sono scritti nella Visione del profeta Isaia, figlio di Amoz, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.32 Il rimanente delle azioni di Ezechia e delle sue opere buone sta scritto nella visione del profeta Isaia, figlio di Amos, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
33 Ezechia si addormentò con i suoi padri e fu sepolto sulla salita dei sepolcri dei figli di Davide. Alla sua morte tutti i Giudei e gli abitanti di Gerusalemme gli resero onore. E Manasse, suo figlio, regnò al suo posto.33 Ezechia s'addormentò co' suoi padri e fu sepolto nei sepolcri dei figliuoli di Davide; e tutto Giuda e tutti gli abitanti di Gerusalemme gli celebrarono esequie. In sua vece regnò il figliuolo di lui Manasse.