Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 23


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1Il settimo anno, Ioiadà, fattosi coraggio, prese i capi di centinaia, cioè Azaria, figlio di Ierocam, Ismaele, figlio di Giovanni, Azaria, figlio di Obed, Maaseia, figlio di Adaia, ed Elisafàt, figlio di Zicrì, e strinse con essi un patto.2Essi percorsero Giuda radunando i leviti da tutte le città di Giuda e i capi dei casati d'Israele; costoro vennero a Gerusalemme.3Tutta l'assemblea concluse un patto con il re nel tempio di Dio e Ioiadà disse loro: "Ecco il figlio del re; egli regnerà come il Signore ha promesso ai figli di Davide.4Questo è ciò che dovete fare: la terza parte di voi, che prestano servizio il sabato come sacerdoti e leviti, farà la guardia alle soglie;5un'altra terza parte starà nel palazzo del re, e un terzo alla porta della Fondazione, mentre tutto il popolo starà nei cortili del tempio del Signore.6Nessuno entri nel tempio del Signore ad eccezione dei sacerdoti e dei leviti che sono di servizio. Questi entreranno, perché sono consacrati; tutto il popolo osserverà la prescrizione del Signore.7I leviti faranno il cerchio intorno al re, ognuno con le sue armi in mano. Chi entra nel tempio sarà messo a morte; essi saranno vicini al re dovunque egli vada".8I leviti e tutto Giuda eseguirono tutto ciò che aveva ordinato il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il sabato e quelli che ne uscivano, perché il sacerdote Ioiadà non aveva licenziato nessuna classe.9Il sacerdote Ioiadà diede ai capicenturia le lance, le corazze e gli scudi già appartenenti al re Davide e che si trovavano nel tempio del Signore.10Poi dispose tutto il popolo, ognuno con la sua asta in pugno, dal lato destro fino al lato sinistro del tempio, lungo l'altare e l'edificio, intorno al re.11Allora fece uscire il figlio del re e, imponendogli il diadema e le insegne, lo proclamò re. Ioiadà e i suoi figli lo unsero e quindi gridarono: "Viva il re!".12Al sentire le grida del popolo che accorreva acclamando il re, Atalia si presentò al popolo nel tempio del Signore.13Guardò: ecco il re stava sul seggio all'ingresso, i capi e i trombettieri si trovavano attorno al re e tutto il popolo del paese esultava dando fiato alle trombe; i cantori con i loro strumenti musicali davano le indicazioni per le acclamazioni. Atalia si strappò le vesti e gridò: "Tradimento, tradimento!".14Il sacerdote Ioiadà ordinò ai capicenturia che comandavano la truppa: "Conducetela fuori in mezzo alle file! Chi la segue, sia ucciso di spada". Infatti il sacerdote aveva detto: "Non uccidetela nel tempio del Signore".15Le misero sopra le mani e quando arrivò al palazzo reale, la uccisero all'entrata della porta dei Cavalli.16Ioiadà concluse un patto tra sé, tutto il popolo e il re, affinché il popolo diventasse un popolo del Signore.17Tutto il popolo si recò nel tempio di Baal e lo demolirono. Fecero a pezzi i suoi altari e le sue statue, uccisero davanti agli altari il sacerdote di Baal, Mattan.18Ioiadà affidò la sorveglianza del tempio del Signore ai sacerdoti e ai leviti che Davide aveva ripartito in classi per il tempio del Signore, onde offrissero olocausti al Signore, come sta scritto nella legge di Mosè, tra gioia e canti, secondo gli ordini di Davide.19Stabilì inoltre i portieri alle porte del tempio, perché per nessun motivo potesse entrarvi un impuro.20Prese i capicenturia, i notabili e quanti avevano autorità fra il popolo, come anche tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dal tempio del Signore. Attraverso la porta superiore giunsero nella reggia e fecero sedere il re sul trono regale.21Tutto il popolo del paese fu in festa; la città rimase tranquilla; benché Atalia fosse stata uccisa di spada.