Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Qoelet 10


font
BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Le mosche morte nell'unguento ne guastano la soavità. Val più la piccola stoltezza a tempo, che la saggezza e la gloria.1 Muscae morientes perdunt et corrumpunt oleum unguentarii.
Gravior quam sapientia et gloria est parva stultitia.
2 Il cuore del saggio va a destra: il cuor dello stolto a sinistra.2 Cor sapientis in dextera eius,
et cor stulti in sinistra illius.
3 E di più lo stolto facendo sua strada, sendo egli privo di senno, tutti gli altri giudica stolti.3 Sed et in via stultus ambulans, cum ipse insipiens sit, omnes stultosaestimat.
4 Se lo spirito del potente si muove contro di te, non abbandonare il tuo posto: perocché la curazione toglierà grandissimi peccati.4 Si spiritus potestatem habentis ascenderit contra te, locum tuum ne dimiseris,quia lenitas faciet cessare peccata maxima.
5 V'ha un disordine, che io ho veduto sotto del sole come derivante da errore del principe.5 Est malum, quod vidi sub sole quasi errorem egredientem a facie principis:
6 Uno stolto è messo in altissima dignità, e que' che son ricchi, si stanno a basso.6 positum stultum in dignitate sublimi et divites sedere deorsum.
7 Vidi degli schiavi a cavallo, e de'principi, che camminavano a piedi, come gli schiavi.7 Vidi servos inequis et principes ambulantes super terram quasi servos.
8 Chi scava la fossa, vi caderà dentro; e chi rompe la siepe, sarà morso dalla serpe.8 Qui fodit foveam,incidet in eam;
et, qui dissipat murum, mordebit eum coluber.
9 Chi smuove le pietre ne resterà offeso; e chi fende le legna si farà del male.9 Qui excidit lapides, affligetur in eis;
et, qui scindit ligna, periclitabitur ex eis.
10 Se il ferro è diventato ottuso, e non è come prima, ma ha perduto il taglio, si affila' con molta fatica: (così) la sapienza va dietro all'industria.10 Si retusum fuerit ferrum, et aciem eius non exacueris, labor multiplicabitur,sed lucrum industriae erit sapientia.
11 Il detrattore occulto non è dameno di una serpe, che morde senza romore.11 Si mordeat serpens incantatione neglecta, nihil lucri habet incantator.
12 Le parole della bocca di un sapiente hanno grazia; le labbra dello stolto sono la sua rovina.12 Verba oris sapientis gratia,
et labia insipientis praecipitabunt eum.
13 Il principio delle parole di lui è stoltezza, e la fine de' suoi discorsi è gravissimo errore.13 Initium verborum eius stultitia,
et novissimum oris illius insipientia mala.
14 Lo stolto ciancia molto. Quest'uomo non sa quel, che fu prima di lui; e quello sia per esser dopo di lui, chi potrà mai insegnarlo?14 Stultus verba multiplicat:
“ Ignorat homo quid futurum sit;
et, quid post se futurum sit, quis ei poterit indicare?”.
15 Le fatiche degli stolti saranno il loro tormento, perch'ei non sanno la strada per andare alla città.15 Labor stultorum affliget eos,
qui nesciunt in urbem pergere.
16 Guai a te, o terra, che hai per re un fanciullo: ed ove i prìncipi mangiano di buon mattino.16 Vae tibi, terra, cuius rex puer est,
et cuius principes mane comedunt.
17 Beata la terra, che ha un re nobile,e della quale i prìncipi mangiano al tempo usato per ristorarsi, non per gozzovigliare.17 Beata terra, cuius rex nobilis est,
et cuius principes vescuntur in tempore suo
ad reficiendum et non ad luxuriam.
18 Per la pigrizia, e per la infingardaggine delle mani (del padrone), il palco della casa darà giù, e vi pioverà dentro.18 In pigris manibus humiliabitur contignatio,
et in remissis perstillabit domus.
19 Il pane, e il vino usano per riso vivendo per crapolare: e tutto ubbidisce al denaro.19 In risum faciunt epulas;
vinum laetificat vitam,
et pecunia praestat omnia.
20 Non parlar male del re col tuo pensiero: e non criticare il ricco nel secreto della tua camera, perché gli uccelli dell'aria porteranno la tua parola, e i volatili riferiranno i tuoi sentimenti.20 In cogitatione tua regi ne detrahas
et in secreto cubiculi tui ne maledixeris diviti,
quia et aves caeli portabunt vocem tuam,
et, qui habet pennas, annuntiabit sententiam.