Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Giobbe 17


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Si va consumando il mio spirito, si accorciano i giorni miei, e solo per me vi resta il sepolcro.1 Il mio spirito è turbato, i miei giorni si spengono: mi attende il cimitero.
2 Io non peccai, e gli occhi miei nuotano nelle amarezze.2 Non sono io circondato da beffardi? Nelle amarezze passa le notti il mio occhio.
3 Liberami, o Signore, e pommi presso di te, e chicchessia armi sua mano a combattere contro di me.3 Deponi, dunque, la mia cauzione presso di te; altrimenti chi stringerebbe per me la mano?
4 Il loro cuore hai tenuto lontano dalla saggezza; per questo ei non saranno esaltati.4 Dato che tu hai privato il loro cuore della ragione, perciò non potranno prevalere;
5 Egli promette acquisti a' suoi compagni; ma gli occhi de' suoi figliuoli verranno meno.5 come chi invita gli amici a parte del suo pranzo, mentre gli occhi dei suoi figli languiscono.
6 Egli mi ha renduto quasi favola del volgo, e sono negli occhi loro oggetto di orrore.6 Mi hai fatto la favola delle genti; sono uno cui si sputa in faccia.
7 Pel gran dispetto ho perduto il lume degli occhi, e le mie membra son quasi ridotte nel nulla.7 Il mio occhio si offusca per il cruccio, e tutte le mie membra non sono che ombra.
8 Rimarranno di ciò stupefatti i giusti, e l'innocente si leverà contro l'ipocrita.8 I giusti si stupiscono di ciò e l'innocente si indigna contro il malvagio.
9 Ma il giusto terrà sua strada, e quegli, che ha pure le mani crescerà in fortezza.9 Però il giusto si conferma nella sua condotta e chi ha le mani pure raddoppia il coraggio.
10 Voi pertanto cangiate di parere, e venite, ed io non troverò tra voi verun capiente.10 Quanto a voi, ritornate tutti, venite dunque, sebbene non trovi un sapiente tra voi!
11 Sen fuggono i giorni miei, i miei disegni si risolvono in fumo, e mi tormentano il cuore.11 I miei giorni sono passati, sono svaniti i miei progetti, i desideri del mio cuore.
12 La notte hanno cambiata in giorno, e di nuovo dopo le tenebre spero la luce.12 Pretendono che la notte sia giorno, che la luce sia imminente, quando giungono le tenebre.
13 Quand' io avrò aspettato pazientemente, la mia casa el' è il sepolcro, e nelle tenebre ho disteso il mio letticciuolo.13 Che cosa posso sperare? Gli inferi sono la mia dimora; nelle tenebre distendo il mio giaciglio.
14 Alla putredine ho detto tu se' mio padre, e ai vermi voi siete mia madre, e mia sorella,14 Al sepolcro io grido: "Tu sei mio padre!" e ai vermi: "Mia madre e mie sorelle!".
15 Dov' è adunque adesso la mia espettazione, e chi è che consideri la mia pazienza?15 Dov'è dunque la mia speranza? Il mio benessere chi l'ha visto?
16 Nel cupo sepolcro scenderà ogni cosa con me; credi tu che ivi almeno io avrò requie?16 Scenderà con me negli inferi, quando caleremo insieme nella polvere".