Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 8


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 Allora si adunarono tutti i seniori d'Israele co' principi delle tribù, e i capi delle famiglie de' figliuoli d Israele presso al re Salomone a Geru­salemme, per fare il trasporto dell'arca del testamento del Signore, dalla città di Davidde, cioè da Sion.1 Tunc congregati sunt omnes majores natu Israël cum principibus tribuum, et duces familiarum filiorum Israël, ad regem Salomonem in Jerusalem, ut deferrent arcam fœderis Domini de civitate David, id est, de Sion.
2 E tutto Israele si congregò davanti al re Salomone nel dì solenne del mese Ethanim, che è il settimo mese.2 Convenitque ad regem Salomonem universus Israël in mense Ethanim, in solemni die : ipse est mensis septimus.
3 E andarono tutti gli anziani d'Israele e i sacerdoti presero l'arca,3 Veneruntque cuncti senes de Israël, et tulerunt arcam sacerdotes,
4 E portarono l'arca del Signore, e il tabernacolo dell'alleanza, e tutti i vasi del Santuario, che erano nel ta­bernacolo: e li portavano i sacerdoti, e i Leviti.4 et portaverunt arcam Domini, et tabernaculum fœderis, et omnia vasa sanctuarii quæ erant in tabernaculo : et ferebant ea sacerdotes et Levitæ.
5 E il re Salomone, e tutta la mol­titudine d'Israele, che si era adunata presso di lui, andavano con lui innanzi all'arca, e immolavan pecore, e bo­vi in copia inestiiàabile, e senza nu­mero.5 Rex autem Salomon, et omnis multitudo Israël quæ convenerat ad eum, gradiebatur cum illo ante arcam, et immolabant oves et boves absque æstimatione et numero.
6 E i sacerdoti portaron l'arca del testamento del Signore al luogo desti­natole, nell'oracolo del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ale dei Che­rubini.6 Et intulerunt sacerdotes arcam fœderis Domini in locum suum, in oraculum templi, in Sanctum sanctorum, subter alas cherubim.
7 Perocché i Cherubini stendevano le loro ale sopra il sito dell'arca, e adombravano superiormente l'arca, e le sue stanghe.7 Siquidem cherubim expandebant alas super locum arcæ, et protegebant arcam, et vectes ejus desuper.
8 E le stanghe, le quali spuntavano in fuora (talmente che le loro estremità si vedevano fuori del Santuario dinanzi all'oracolo) non comparivan più al di fuori, ed elle vi son rimase fino al dì d'oggi.8 Cumque eminerent vectes, et apparerent summitates eorum foris sanctuarium ante oraculum, non apparebant ultra extrinsecus, qui et fuerunt ibi usque in præsentem diem.
9 E nell'arca non v' era altra cosa, se non le due tavole di pietra postevi da Mosè a Horeb, quando il Signore fece l'alleanza co' figliuoli d'Israele, dopo che furono usciti dalla terra d'Egitto.9 In arca autem non erat aliud nisi duæ tabulæ lapideæ quas posuerat in ea Moyses in Horeb, quando pepigit Dominus fœdus cum filiis Israël, cum egrederentur de terra Ægypti.
10 Or egli avvenne, che quando i sacerdoti furono usciti dal Santuario, la casa del Signore fu ingombrata da una nebbia.10 Factum est autem cum exissent sacerdotes de sanctuario, nebula implevit domum Domini,
11 E i sacerdoti non potevano resi­stere a fare gli uffici loro a cagion della nebbia: perocché la gloria del Signore avea ripiena la casa del Signore.11 et non poterant sacerdotes stare et ministrare propter nebulam : impleverat enim gloria Domini domum Domini.
12 Allora disse Salomone: Il Signore ha detto, che avrebbe abitato nella nebbia.12 Tunc ait Salomon : Dominus dixit ut habitaret in nebula.
13 Io con tutto l'affetto ho fabbri­cato una casa (o Dio) per tua abita­zione, per tuo trono saldissimo in sem­piterno.13 Ædificans ædificavi domum in habitaculum tuum : firmissimum solium tuum in sempiternum.
14 E il re si rivolse per augurare ogni bene all'adunanza d'Israele: pe­rocché tutta l'adunanza d'Israele stava presente.14 Convertitque rex faciem suam, et benedixit omni ecclesiæ Israël : omnia enim ecclesia Israël stabat.
15 Indi disse Salomone: Benedetto il Signore Dio d'Israele, il quale di sua propria bocca predisse a Davidde mio padre quello, che egli colla sua possan­za adempì. Or egli disse:15 Et ait Salomon : Benedictus Dominus Deus Israël, qui locutus est ore suo ad David patrem meum, et in manibus ejus perfecit, dicens :
16 Dal giorno, in cui io trassi il mio popolo d'Israele dalla terra d'Egitto, non mi elessi io una città tra tutte le tribù d'Israele, affinchè vi si edificass una casa, la quale portasse il mio no­me: ma elessi Davidde, affinchè fosse capo del mio popolo d'Israele.16 A die qua eduxi populum meum Israël de Ægypto, non elegi civitatem de universis tribubus Israël, ut ædificaretur domus, et esset nomen meum ibi : sed elegi David ut esset super populum meum Israël.
17 Or Davidde mio padre fabbricar voleva una casa al nome del Signore Dio d'Israele:17 Voluitque David pater meus ædificare domum nomini Domini Dei Israël :
18 Ma il Signore disse a Davidde mio padre: Quando tu pensasti in cuor tuo di edificare una casa al mio nome, ben facesti tu, formando nella tua men­te tal disegno:18 et ait Dominus ad David patrem meum : Quod cogitasti in corde tuo ædificare domum nomini meo, bene fecisti, hoc ipsum mente tractans.
19 Tu però non edificherai a me que­sta casa, ma sì il tuo figliuolo generato da te, egli edificherà una casa al nome mio.19 Verumtamen tu non ædificabis mihi domum, sed filius tuus, qui egredietur de renibus tuis, ipse ædificabit domum nomini meo.
20 Il Signore ha condotta ad effetto la parola, che avea pronunziata, e io son venuto in luogo di Davidde mio padre, e mi sono assiso sul trono d'I­sraele, come avea detto il Signore, e ho edificata una casa al nome del Signore Dio d'Israele.20 Confirmavit Dominus sermonem suum quem locutus est : stetique pro David patre meo, et sedi super thronum Israël, sicut locutus est Dominus : et ædificavi domum nomini Domini Dei Israël.
21 E in essa ho scelto il suo luogo all'arca, in cui sta il testamento del Signore, fermato da lui co' padri nostri, allorché uscirono dalla terra d'Egitto.21 Et constitui ibi locum arcæ in qua fœdus Domini est, quod percussit cum patribus nostris quando egressi sunt de terra Ægypti.
22 Indi Salomone si stette in piedi dinanzi all'altare del Signore al co­spetto di tutta l'adunanza d'Israele, e stese le mani sue verso del cielo.22 Stetit autem Salomon ante altare Domini in conspectu ecclesiæ Israël, et expandit manus suas in cælum,
23 E disse: Signore Dio d'Israele, non v' ha Dio simile a te né su in cielo, nè quaggiù in terra: tu se', che il patta mantieni, e la tua misericordia a tuoi servi, i quali le tue vie han battute con tutto il cuor loro.23 et ait : Domine Deus Israël, non est similis tui deus in cælo desuper, et super terram deorsum : qui custodis pactum et misericordiam servis tuis qui ambulant coram te in toto corde suo.
24 Tu hai mantenute le parole dette da te al padre mio Davidde tuo servo: di tua bocca tu le dicesti, e colle mani tue le hai adempiute, come questo gior­no il dimostra.24 Qui custodisti servo tuo David patri meo quæ locutus es ei : ore locutus es, et manibus perfecisti, ut hæc dies probat.
25 Adesso adunque, o Signore Dio d'Israele, mantieni al tuo servo David­de padre mio la parola datagli da te, quando dicesti: Non mancherà di tua stirpe giammai chi segga dinanzi a me sul trono d'Israele: purché però vegli­no i tuoi figliuoli sopra i loro anda­menti, in tal guisa, che camminino di­nanzi a me, come tu hai camminato nel mio cospetto.25 Nunc igitur Domine Deus Israël, conserva famulo tuo David patri meo quæ locutus es ei, dicens : Non auferetur de te vir coram me, qui sedeat super thronum Israël : ita tamen si custodierint filii tui viam suam, ut ambulent coram me sicut tu ambulasti in conspectu meo.
26 Or adunque, Signore Dio d'Israe­le, stiano salde le tue parole dette da te al tuo servo Davidde mio padre.26 Et nunc Domine Deus Israël, firmentur verba tua quæ locutus es servo tuo David patri meo.
27 E egli adunque credibile, che Dio abiti veracemente sopra la terra? Pe­rocché se il cielo, e gli altissimi cieli non posson capirti, quanto meno questa casa edificata da me?27 Ergone putandum est quod vere Deus habitet super terram ? si enim cælum, et cæli cælorum, te capere non possunt, quanto magis domus hæc, quam ædificavi ?
28 Ma volgiti all'orazione del tuo servo, e alle sue suppliche, o Signore Dio mio: ascolta l'inno, e la preghiera, che fa oggi a te il tuo servo:28 Sed respice ad orationem servi tui, et ad preces ejus, Domine Deus meus : audi hymnum et orationem quam servus tuus orat coram te hodie :
29 Siano aperti di notte, e di giorno i tuoi occhi sopra di questa casa, sopra la casa, di cui dicesti: Ivi sarà il nome mio: talmente che la preghiera, che a te fa in questo luogo il tuo servo, sia esaudita da te,29 ut sint oculi tui aperti super domum hanc nocte ac die : super domum, de qua dixisti : Erit nomen meum ibi : ut exaudias orationem quam orat in loco isto ad te servus tuus :
30 E tu ascolti le suppliche del tuo servo, e del tuo popolo d'Israele, di qualunque cosa ti preghino in questo luogo: or gli esaudirai tu dai luogo di tua abitazione nel cielo, ed esauditili, farai loro misericordia.30 ut exaudias deprecationem servi tui et populi tui Israël, quodcumque oraverint in loco isto, et exaudies in loco habitaculi tui in cælo : et cum exaudieris, propitius eris.
31 Se un uomo avrà peccato contro il suo prossimo, il quale esiga da lui, che si leghi con giuramento, ed egli verrà per fare suo giuramento nella tua casa dinanzi al tuo altare.31 Si peccaverit homo in proximum suum, et habuerit aliquod juramentum quo teneatur astrictus, et venerit propter juramentum coram altari tuo in domum tuam,
32 Tu ascolterai dal cielo, e renderai, e farai giustizia a' tuoi servi, condan­nando l'empio, e facendo sul capo di lui cadere il suo fallo, e giustificando il giusto, e ricompensando la sua giustizia.32 tu exaudies in cælo : et facies, et judicabis servos tuos, condemnans impium, et reddens viam suam super caput ejus, justificansque justum, et retribuens ei secundum justitiam suam.
33 Se il tuo popolo d'Israele sarà stato messo in fuga da' suoi nemici (perocché egli peccherà contro di te), e facendo penitenza, e dando gloria al nome tuo, verranno a porgere a te ora­zioni, e suppliche in questa casa;33 Si fugerit populus tuus Israël inimicos suos (quia peccaturus est tibi), et agentes pœnitentiam, et confitentes nomini tuo, venerint, et oraverint, et deprecati te fuerint in domo hac :
34 Esaudiscili tu dal cielo, perdona il peccato al popol tuo d'Israele, e ri­conducilo a quella terra, che fu da te data ai padri loro.34 exaudi in cælo, et dimitte peccatum populi tui Israël, et reduces eos in terram quam dedisti patribus eorum.
35 Se il cielo sarà chiuso, e pioggia non cadrà a motivo dei loro peccati, e orando in questo luogo faran peni­tenza in onor del tuo nome, e nella loro afflizione si convertiranno delle loro ini­quità;35 Si clausum fuerit cælum, et non pluerit propter peccata eorum, et orantes in loco isto, pœnitentiam egerint nomini tuo, et a peccatis suis conversi fuerint propter afflictionem suam :
36 Esaudiscili tu dal cielo, e perdona i peccati de' servi tuoi, e del popol tuo d'Israele: e mostra ad essi la buona strada, per cui debbano camminare, e dà pioggia alla terra, di cui desti il do­minio al tuo popolo.36 exaudi eos in cælo, et dimitte peccata servorum tuorum, et populi tui Israël : et ostende eis viam bonam per quam ambulent, et da pluviam super terram tuam, quam dedisti populo tuo in possessionem.
37 Se la fame, o la pestilenza inva­derà il paese, o l'aere corrotto, o la rug­gine, o le locuste, o il fuoco salvatico, s'ei sarà devastato dall'inimico, che assedii le sue città, in qualunque flagello, in qualunque calamità,37 Fames si oborta fuerit in terra, aut pestilentia, aut corruptus aër, aut ærugo, aut locusta, vel rubigo, et afflixerit eum inimicus ejus portas obsidens : omnis plaga, universa infirmitas,
38 Ogni volta che qualsivoglia uomo del tuo popolo d'Israele ricorrerà a te con voti, e preghiere, ogni volta che alcuno riconoscendo la piaga del pro­prio cuore, alzerà a te le sue mani in questa casa,38 cuncta devotatio, et imprecatio quæ acciderit omni homini de populo tuo Israël : si quis cognoverit plagam cordis sui, et expanderit manus suas in domo hac,
39 Tu esaudirai dal cielo, da quel luogo di tua abitazione, e ti renderai propizio, e darai a ciascheduno secondo le sue operazioni, secondo quel, che vedrai nel suo cuore (perocché a te solo son manifesti i cuori di tutti i figliuoli degli uomini),39 tu exaudies in cælo in loco habitationis tuæ, et repropitiaberis, et facies ut des unicuique secundum omnes vias suas, sicut videris cor ejus (quia tu nosti solus cor omnium filiorum hominum),
40 Affinchè ti temano, finché vivono sopra la terra data da te ai padri loro.40 ut timeant te cunctis diebus quibus vivunt super faciem terræ quam dedisti patribus nostris.
41 Ma lo straniero ancora, che non appartiene al popol tuo d'Israele, quan­do da rimoto paese verrà per amor del tuo nome (conciossiachè si spanderà dappertutto la fama del nome tuo gran­de, e della possente tua mano, e dell'operante tuo braccio),41 Insuper et alienigena, qui non est de populo tuo Israël, cum venerit de terra longinqua propter nomen tuum (audietur enim nomen tuum magnum, et manus tua fortis, et brachium tuum
42 Quando adunque egli verrà a far orazione in questo luogo,42 extentum ubique), cum venerit ergo, et oraverit in hoc loco,
43 Tu lo esaudirai dal cielo, dal fir­mamento, su cui tu risiedi, e farai tutto quello, che chiederà a te lo straniero: affinchè i popoli tutti del mondo im­parino a temere il tuo nome, come il popol tuo d'Israele, e riconoscano, co­me da te ha nome questa casa edificata da me.43 tu exaudies in cælo, in firmamento habitaculi tui, et facies omnia pro quibus invocaverit te alienigena : ut discant universi populi terrarum nomen tuum timere, sicut populus tuus Israël, et probent quia nomen tuum invocatum est super domum hanc quam ædificavi.
44 Se il tuo popolo anderà a far guerra a' suoi nemici, dovunque sarà mandato da te, e ti indirizzerà le sue preghiere rivolto alla città eletta da te, e alla casa edificata da me al tuo nome,44 Si egressus fuerit populus tuus ad bellum contra inimicos suos per viam, quocumque miseris eos, orabunt te contra viam civitatis quam elegisti, et contra domum quam ædificavi nomini tuo,
45 Tu esaudirai dal cielo le loro ora­zioni, e le loro suppliche, e renderai loro giustizia.45 et exaudies in cælo orationes eorum et preces eorum, et facies judicium eorum.
46 Che se eglino peccheranno contro di te (perocché uomo non v'ha, che non pecchi), onde tu mosso a sdegno gli abbi abbandonati in potere de' torpi nemici, ed ei siano menati schiavi in terra nemica lungi, o dappresso,46 Quod si peccaverint tibi (non est enim homo qui non peccet) et iratus tradideris eos inimicis suis, et captivi ducti fuerint in terram inimicorum longe vel prope,
47 Se nel luogo di loro schiavitù fa­ran di cuore penitenza, e si converti­ranno, e nel loro servaggio ti suppli­cheranno, e diranno: Abbiam peccato, abbiamo operato iniquamente, empie cose abbiam fatte:47 et egerint pœnitentiam in corde suo in loco captivitatis, et conversi deprecati te fuerint in captivitate sua, dicentes : Peccavimus : inique egimus, impie gessimus :
48 E ritorneranno a te con tutto il cuor loro, e con tutta l'anima, nel pae­se nimico, dove sono stati condotti in ischiavitù, e a te faranno preghiera rivolti verso del loro paese dato da te a' padri loro, e verso la città eletta da te, e verso il tempio edificato da me al tuo nome,48 et reversi fuerint ad te in universo corde suo et tota anima sua in terra inimicorum suorum, ad quam captivi ducti fuerint : et oraverint te contra viam terræ suæ, quam dedisti patribus eorum, et civitatis quam elegisti, et templi quod ædificavi nomini tuo :
49 Tu esaudirai in cielo, nel firma­mento, su di cui posa il tuo trono, le loro orazioni, e le loro suppliche, e prenderai le loro difese:49 exaudies in cælo, in firmamento solii tui, orationes eorum et preces eorum, et facies judicium eorum :
50 E propizio ti renderai al popol tuo, che peccò contro di te, e a tutte le iniquità, colle quali avranno prevari­cato contro di te, e ispirerai miseri­cordia a coloro, che fi tengono in ischiavitù, affinchè li trattino benigna­mente.50 et propitiaberis populo tuo qui peccavit tibi, et omnibus iniquitatibus eorum quibus prævaricati sunt in te : et dabis misericordiam coram eis qui eos captivos habuerint, ut misereantur eis.
51 Perocché eglino sono tuo popolo, e tua eredità, cui tu traesti dalla terra d'Egitto, dalla fornace di ferro.51 Populus enim tuus est, et hæreditas tua, quos eduxisti de terra Ægypti, de medio fornacis ferreæ.
52 Siano aperti i tuoi occhi alle pre­ghiere dei tuo servo, e del popol tuo d'Israele, ed esaudiscigli in qualunque occasione ti invocheranno;52 Ut sint oculi tui aperti ad deprecationem servi tui, et populi tui Israël, et exaudias eos in universis pro quibus invocaverint te.
53 Perocché tu li separasti da tutti i popoli della terra, per esser tua eredità, come dicesti per bocca di Mosè tuo servo, allorché i padri nostri menasti fuora dell'Egitto, Signore Dio.53 Tu enim separasti eos tibi in hæreditatem de universis populis terræ, sicut locutus es per Moysen servum tuum quando eduxisti patres nostros de Ægypto, Domine Deus.
54 Or dopo che Salomone ebbe finito di fare tutta questa orazione, e preghie­ra al Signore, si alzò egli dal cospetto dell'altare del Signore: perocché avea posate sopra la terra ambedue le ginoc­chia, e teneva stese le mani verso del cielo.54 Factum est autem, cum complesset Salomon orans Dominum omnem orationem et deprecationem hanc, surrexit de conspectu altaris Domini : utrumque enim genu in terram fixerat, et manus expanderat in cælum.
55 Stando adunque in piedi benedis­se tutta l'adunanza d'Israele ad alta voce, dicendo:55 Stetit ergo, et benedixit omni ecclesiæ Israël voce magna, dicens :
56 Benedetto il Signore, che ha data la pace al popol suo d'Israele, secondo tutte le promesse, che avea fatte: neppur una parola non è caduta per ter­ra rispetto a tutti quei beni, che egli promise per bocca di Mosè suo servo.56 Benedictus Dominus, qui dedit requiem populo suo Israël, juxta omnia quæ locutus est : non cecidit ne unus quidem sermo ex omnibus bonis quæ locutus est per Moysen servum suum.
57 Sia il Signore Dio nostro con noi, come fu co' padri nostri, ed egli non ci abbandoni, e non ci rigetti.57 Sit Dominus Deus noster nobiscum, sicut fuit cum patribus nostris, non derelinquens nos, neque projiciens.
58 Ma i cuori nostri inclini verso di lui, affinchè nelle sue vie camminiamo senza riserva, e osserviamo i suoi pre­cetti, e le sue cerimonie, e gl'insegna­menti dati ai padri nostri.58 Sed inclinet corda nostra ad se, ut ambulemus in universis viis ejus, et custodiamus mandata ejus, et cæremonias ejus, et judicia quæcumque mandavit patribus nostris.
59 E le parole di questa orazione fat­ta da me dinanzi al Signore, siano pre­senti al Signore Dio nostro di giorno, e di notte, affinchè egli sia favorevole in ogni tempo al suo servo, e al popol suo d'Israele:59 Et sint sermones mei isti, quibus deprecatus sum coram Domino, appropinquantes Domino Deo nostro die ac nocte, ut faciat judicium servo suo, et populo suo Israël per singulos dies :
60 E riconoscano tutti i popoli della terra, come il Signore egli e Dio, e al­tro non havvene fuori di Lui.60 ut sciant omnes populi terræ quia Dominus ipse est Deus, et non est ultra absque eo.
61 E parimente il cuor nostro sia retto inverso il Signore Dio nostro, tal­mente che adempiamo i suoi comanda­menti, e osserviamo i suoi precetti, co­me pur oggi facciamo.61 Sit quoque cor nostrum perfectum cum Domino Deo nostro, ut ambulemus in decretis ejus, et custodiamus mandata ejus, sicut et hodie.
62 Il re adunque, e con lui tutto Israele immolavano vittime dinanzi al Signore.62 Igitur rex, et omnis Israël cum eo, immolabant victimas coram Domino.
63 E Salomone scannò, e immolò al Signore in ostie pacifiche ventidue mila bovi, e cento venti mila pecore: e il re, e i figliuoli d'Israele dedicarono il tempio del Signore.63 Mactavitque Salomon hostias pacificas, quas immolavit Domino, boum viginti duo millia, et ovium centum viginti millia : et dedicaverunt templum Domini rex et filii Israël.
64 In quel medesimo giorno il re con­sagrò la parte di mezzo dell'atrio, che era dinanzi alla casa del Signore: pe­rocché ivi offerse olocausti, e vittime, e il grasso delle ostie pacifice, perchè l'altare di bronzo, che era dinanzi al Signore, non era sufficiente a capire gli olocausti, e i sagrifizi, e il grasso dei ostie pacifiche.64 In die illa sanctificavit rex medium atrii quod erat ante domum Domini : fecit quippe holocaustum ibi, et sacrificium, et adipem pacificorum : quoniam altare æreum quod erat coram Domino, minus erat, et capere non poterat holocaustum, et sacrificium, et adipem pacificorum.
65 Fece dunque allora Salomone una celebre solennità, e con lui tutto Israele raunato in gran folla dalle strette di Emath fino al torrente d'Egitto, dinanzi al Signore Dio nostro, per sette giorni, e per sette altri giorni, viene a dire, per quattordici giorni.65 Fecit ergo Salomon in tempore illo festivitatem celebrem, et omnis Israël cum eo, multitudo magna ab introitu Emath usque ad rivum Ægypti, coram Domino Deo nostro, septem diebus et septem diebus, id est, quatuordecim diebus.
66 E l'ottavo giorno licenziò i popoli, i quali benedicendo il re, se ne tornarono alle loro tende col cuore lieto, e pien di gaudio per tutti i benefizi fatti dal Signore a Davidde suo servo, e ad Israele suo popolo.66 Et in die octava dimisit populos : qui benedicentes regi, profecti sunt in tabernacula sua lætantes, et alacri corde super omnibus bonis quæ fecerat Dominus David servo suo, et Israël populo suo.