Scrutatio

Venerdi, 9 maggio 2025 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Giobbe 12


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DIODATINOVA VULGATA
1 E GIOBBE rispose, e disse:1 Respondens autem Iob dixit:
2 Sì, veramente voi siete tutt’un popolo, E la sapienza morrà con voi.2 “ Ergo vos estis soli homines,
et vobiscum morietur sapientia.
3 Anch’io ho senno come voi; Io non sono da men di voi; Ed appo cui non sono cotali cose?3 Et mihi est cor sicut et vobis,
nec inferior vestri sum;
quis enim haec, quae nostis, ignorat?
4 Io son quell’uomo ch’è schernito dal suo amico; Ma un tale invoca Iddio, ed egli gli risponderà; L’uomo giusto ed intiero è schernito.4 Qui deridetur ab amico suo sicut ego,
invocabit Deum, et exaudiet eum; deridetur enim iusti integritas.
5 Colui che sta per isdrucciolare col piè, E, per estimazione di chi è felice, un tizzone sprezzato5 Lampas contempta apud cogitationes eorum, qui securi sunt,
parata iis, qui vacillant pede.
6 I tabernacoli de’ ladroni prosperano, E v’è ogni sicurtà per quelli che dispettano Iddio, Nelle cui mani egli fa cadere ciò che desiderano.6 Tranquilla sunt tabernacula praedonum
et secura iis, qui provocant Deum, iis, qui Deum tenent manu sua.
7 E in vero, domandane pur le bestie, ed esse tu l’insegneranno; E gli uccelli del cielo, ed essi te lo dichiareranno;7 Nimirum interroga iumenta, et docebunt te,
et volatilia caeli, et indicabunt tibi.
8 Ovvero, ragionane con la terra, ed essa te l’insegnerà; I pesci del mare eziandio te lo racconteranno.8 Loquere terrae, et docebit te;
et narrabunt pisces maris.
9 Fra tutte queste creature, Quale è quella che non sappia che la mano del Signore fa questo?9 Quis ignorat in omnibus his
quod manus Domini hoc fecerit?
10 Nella cui mano è l’anima d’ogni uomo vivente, E lo spirito d’ogni carne umana.10 In cuius manu anima omnis viventis
et spiritus universae carnis hominis.
11 L’orecchio non prova egli le parole, Come il palato assapora le vivande?11 Nonne auris verba diiudicat,
et palatum cibum sibi gustat?
12 Ne’ vecchi è la sapienza, E nella grande età è la prudenza.12 In senibus est sapientia,
et in longaevis prudentia.
13 Appo lui è la sapienza e la forza; A lui appartiene il consiglio e l’intelligenza.13 Apud ipsum est sapientia et fortitudo;
ipse habet consilium et intellegentiam.
14 Ecco, se egli ruina, la cosa non può esser riedificata; Se serra alcuno, non gli può essere aperto.14 Si destruxerit, nemo est, qui aedificet;
si incluserit hominem, nullus est, qui aperiat.
15 Ecco, se egli rattiene le acque, elle si seccano; E se le lascia scorrere, rivoltano la terra sottosopra.15 Si continuerit aquas, arescent;
et, si emiserit eas, subvertent terram.
16 Appo lui è forza e ragione; A lui appartiene chi erra, e chi fa errare.16 Apud ipsum est fortitudo et sapientia;
ipse novit et decipientem et eum qui decipitur.
17 Egli ne mena i consiglieri spogliati, E fa impazzare i giudici.17 Inducit consiliarios spoliatos
et iudices in stuporem.
18 Egli scioglie il legame dei re, E stringe la cinghia sopra i lor propri lombi.18 Balteum regum dissolvit
et praecingit fune renes eorum.
19 Egli ne mena i rettori spogliati, E sovverte i possenti.19 Inducit sacerdotes spoliatos
et optimates supplantat,
20 Egli toglie la favella agli eloquenti, E leva il senno a’ vecchi.20 commutans labium veracium
et doctrinam senum auferens.
21 Egli spande lo sprezzo sopra i nobili, E rallenta la cintura de’ possenti.21 Effundit despectionem super principes
et cingulum fortium relaxat.
22 Egli rivela le cose profonde, traendole fuor delle tenebre; E mette fuori alla luce l’ombra della morte.22 Qui revelat profunda de tenebris
et producit in lucem umbram mortis.
23 Egli accresce le nazioni, ed altesì le distrugge; Egli sparge le genti, ed altresì le riduce insieme.23 Qui multiplicat gentes et perdit eas
et subversas in integrum restituit.
24 Egli toglie il senno a’ capi de’ popoli della terra, E li fa andar vagando per luoghi deserti, ove non ha via alcuna.24 Qui immutat cor principum populi terrae et decipit eos
et errare eos faciet per invium desertum.
25 Vanno a tentone per le tenebre, senza luce alcuna: Ed egli li fa andare errando come un uomo ebbro25 Palpabunt quasi in tenebris et non in luce,
et errare eos faciet quasi ebrios.