SCRUTATIO

Mardi, 19 Aout 2025 - Sant´ Elena ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 31


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 La vigilia della onestade macererae le carni; e il pensiero di lei toglie il sonno.1 Vigilia honestatis tabefaciet carnes,
et cogitatus illius auferet somnum.
2 Il pensiero della prescienza stravolge il senno; e la grande infermitade fece l'anima sobria (e ricordarsi di Dio).2 Cogitatus præscientiæ avertit sensum,
et infirmitas gravis sobriam facit animam.
3 Affaticossi il ricco in radunare avere; nell'ozio suo riempierae di beni (temporali).3 Laboravit dives in congregatione substantiæ,
et in requie sua replebitur bonis suis.
4 Affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare (e bere e vestire), e nella fine sarà bisognoso.4 Laboravit pauper in diminutione victus,
et in fine inops fit.
5 Colui che ama oro, non sarà giustificato; e colui che sèguita il consumamento, si niempierà, di quello.5 Qui aurum diligit non justificabitur,
et qui insequitur consumptionem replebitur ex ea.
6 Molti sono dati nelli cadimenti dell' oro; e nella speranza dell' oro si è fatto il perdimento loro.6 Multi dati sunt in auri casus,
et facta est in specie ipsius perditio illorum.
7 Legno d' offensione sì è sacrificare oro; guai a coloro che il sèguitano, e ciascuno [imprudente] perirà in quello.7 Lignum offensionis est aurum sacrificantium :
væ illis qui sectantur illud !
et omnis imprudens deperiet in illo.
8 Beato è il ricco che è trovato sanza macula, e che non andoe dietro all' oro, e che non speroe nelli tesori della pecunia.8 Beatus dives qui inventus est sine macula,
et qui post aurum non abiit,
nec speravit in pecunia et thesauris.
9 Chi è costui, e loderemo lui? però ch' egli fece maraviglie in sua vita.9 Quis est hic ? et laudabimus eum :
fecit enim mirabilia in vita sua.
10 Chi è stato provato in quello, è stato trovato perfetto, e sarà lui in gloria eterna; chi potee travalicare, e non travalicoe (i comandamenti di Dio), e potè fare male, e non lo fece.10 Qui probatus est in illo, et perfectus est, erit illi gloria æterna :
qui potuit transgredi, et non est transgressus ;
facere mala, et non fecit.
11 Però li beni suoi sono stabiliti nel Signore, e ogni chiesa di santi parlerae le limosine di colui.11 Ideo stabilita sunt bona illius in Domino,
et eleemosynas illius enarrabit omnis ecclesia sanctorum.
12 Sedesti alla grande mensa? non essere il primo che apra la bocca sopra quella.12 Supra mensam magnam sedisti ?
non aperias super illam faucem tuam prior.
13 Non dire che le cose, che sono sopra quella, sono sì molte.13 Non dicas sic : Multa sunt, quæ super illam sunt.
14 Ricorditi che l'occhio reo è malvagio.14 Memento quoniam malus est oculus nequam.
15 Quale cosa è più rea che l' occhio (malvagio)? però (che) da ogni faccia lacrimerae, quand' egli vederà.15 Nequius oculo quid creatum est ?
ideo ab omni facie sua lacrimabitur, cum viderit.
16 Non sarai tu primo a stendere la mano, ne poi per invidia contaminato tu ti vergogni.16 Ne extendas manum tuam prior,
et invidia contaminatus erubescas.
17 Non essere oppresso nel convito (dal vino).17 Ne comprimaris in convivio.
18 Considera le cose del prossimo tuo da te medesimo.18 Intellige quæ sunt proximi tui ex teipso.
19 Usa quelle cose che ti sono messe inanzi, sì come uomo deve usare; e non divorare, acciò che tu non sii molto odiato.19 Utere quasi homo frugi his quæ tibi apponuntur :
ne, cum manducas multum, odio habearis.
20 Resta prima per cagione di disciplina; e non essere troppo lungo (mangiatore), acciò che tu non offenda alli altri.20 Cessa prior causa disciplinæ :
et noli nimius esse, ne forte offendas.
21 E se tu sedesti nel mezzo di molti, non istendere tu prima che coloro la mano, e non domandare tu prima bere.21 Et si in medio multorum sedisti,
prior illis ne extendas manum tuam,
nec prior poscas bibere.
22 Oh come poco vino basta all' uomo ammaestrato! e non sarai gravato dormendo da quello (uno poco), e non sentirai dolore.22 Quam sufficiens est homini erudito vinum exiguum !
et in dormiendo non laborabis ab illo,
et non senties dolorem.
23 Vigilia é collera e tortura nel sonno all' uomo sfrenato;23 Vigilia, cholera et tortura viro infrunito,
24 lo sonno della sanità sarà nell' uomo temperato; elli dormirà infino alla mattina, e l'anima sua diletterassi con lui.24 somnus sanitatis in homine parco :
dormiet usque mane,
et anima illius cum ipso delectabitur.
25 E se tu sarai costretto pure un dì di molto mangiare, lièvati di mezzo di loro, getta fuori, e refrigera il corpo tuo; e non accumulerai al corpo tuo infermitadi.25 Et si coactus fueris in edendo multum,
surge e medio, evome, et refrigerabit te,
et non adduces corpori tuo infirmitatem.
26 Odimi, figliuolo, e non mi dispregiare; e in fine troverai le parole mie vere.26 Audi me, fili, et ne spernas me,
et in novissimo invenies verba mea.
27 Sia veloce in tutte le (buone) opere tue, e nulla infirmità ti si farà incontro.27 In omnibus operibus tuis esto velox,
et omnis infirmitas non occurret tibi.
28 Le lingue di molti benediceranno colui che sarà splendente nel pane; e ...28 Splendidum in panibus benedicent labia multorum,
et testimonium veritatis illius fidele.
29 ... e la testimonianza di colui (della malizia) sarà vera.29 Nequissimo in pane murmurabit civitas,
et testimonium nequitiæ illius verum est.
30 Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.30 Diligentes in vino noli provocare :
multos enim exterminavit vinum.
31 Sì come il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto in ebbrezza batte li cuori de' superbi.31 Ignis probat ferrum durum :
sic vinum corda superborum arguet in ebrietate potatum.
32 Ben complessionata vita è alli uomini bere il vino temperatamente; se tu il berai temperatamente, sarai sobrio.32 Æqua vita hominibus vinum in sobrietate :
si bibas illud moderate, eris sobrius.
33 Che vita è quella che si diminuisce per lo vino?33 Quæ vita est ei qui minuitur vino ?
34 Che è quello che defrauda la vita? la morte.34 Quid defraudat vitam ? mors.
35 Dal cominciamento fu creato il vino per allegrare, non per inebriare.35 Vinum in jucunditatem creatum est,
et non in ebrietatem ab initio.
36 Il vino bevuto temperatamente sì allegra l'anima e il corpo.36 Exsultatio animæ et cordis vinum moderate potatum.
37 Il temperato bere sì è sanitade dell' anima e del corpo.37 Sanitas est animæ et corpori sobrius potus.
38 Il vino molto bevuto fae commovimento e ira e rovine molte.38 Vinum multum potatum irritationem,
et iram, et ruinas multas facit.
39 Il molto bere è amaritudine dell' anima.39 Amaritudo animæ
vinum multum potatum.
40 La animosità della ebrietà, dello imprudente (e dello sciocco) è offensione, scemante la forza, e che fa ferite.40 Ebrietatis animositas, imprudentis offensio,
minorans virtutem, et faciens vulnera.
41 Nel convito del vino non riprendere il prossimo, e nella gioconditade sua nollo dispregiare.41 In convivio vini non arguas proximum,
et non despicias eum in jucunditate illius.
42 E non li dire parole di reo uomo, e non lo stringere in ripetere.42 Verba improperii non dicas illi,
et non premas illum repetendo.