Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Proverbi 15


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Una risposta dolce calma l'ira e una parola aspra desta la collera.1 La buona risposta spezza l' ira (del Signore); e chi follemente risponde al suo Signore, egli l'adirerà inverso di lui.
2 La lingua dei saggi rimbellisce la scienza e la bocca degli sciocchi proferisce scempiaggini.2 Le lingue de' savii uomini attèmperano le loro parole; e i folli non diranno già se non parole [stolte].
3 In ogni luogo gli occhi di Dioosservano i buoni ed i cattivi.3 In tutti i luoghi veggono li occhi del nostro Signore e buoni e malvagi.
4 La lingua soave è l'albero della vita, ma la lingua senza freno mette in costernazione lo spirito.4 Le lingue che sanno appacificare le discordie enno frutto di vita; e quelle che non guardano quello ch' elle dicono, hanno a tormentare molte genti.
5 Lo stolto deride gli ammonimenti di suo padre, ma chi fa tesoro delle correzioni diventerà più accorto. In somma giustizia, somma virtù; ma i progetti degli empi saranno abbattuti.5 Il folle fa beffe del castigamento del suo padre; ma colui che intende di boni orecchi ciò che il padre gli dice, sarà savio. Come più il prode uomo fa di bene, più il terrà Dio in grande virtude; i pensieri del malo uomo piglieranno povera fine.
6 La casa del giusto ha un fornimento copioso, e nei proventi dell'empio c'è lo scompiglio.6 Molto è ferma la casa del prode uomo, e molto è forte; ma il folle non averà già se non tribulazione.
7 Le labbra dei saggi spanderanno la scienza, ma il cuore degli stolti, non farà il simile.7 Le lingue de' savi uomini mostrano bene loro senno; il cuore del folle, non lo resomigliano le ragioni.
8 Le vittime degli empi sono in abominio al Signore e i voti dei buoni gli sono graditi.8 E l'opere e' sacramenti e' beneficii del disleale non piacciono già al nostro Signore (molto): e' voti de' giusti racchetano l'ira di Dio.
9 La via dell'empio è in abominio a Dio e il seguace della giustizia egli ama.9 Via del maluomo è ischifo a Dio; e colui che fa dirittura (e fa diritta via e sì si guarda dal peccare) sarà amato da Dio.
10 Brutta lezione toccherà a chi lascia la via della vita; chi odia la correzione morrà.10 Molto è folle chi lascia la buona via (e la dottrina di santa Chiesa); e colui che inodia lo castigamento, morrà (di pronta morte).
11 L'Inferno e la Perdizione sono nella presenza di Dio; quanto più i cuori dei figli degli uomini?11 Se Iddio ha in sua balìa (e in suo comandamento) e inferno e perdizione (e morte e gloria e vita e gioia e dolore), niuno si deve maravigliare, s' egli ha in suo potere chi (fae l'uno e l'altro e) non farae sua volontade.
12 Lo schernitore non ama chi lo riprende e dai saggi non ci va.12 Il malvagio uomo non amerae già colui che il castiga e riprende; e già a suo potere non terrà compagnia a prode uomo nè savio.
13 Cuore allegro rischiara la faccia e la tristezza dell'animo abbatte lo spirito.13 Il cuore che si riblandisce è lieto, e fa all'uomo buona faccia; ma colui che ha il cuore in dolore, il dimostra bene di fuori.
14 Il cuor dell'intelligente cerca la scienza, e la bocca degli stolti si pasce di fatuità.14 Il cuore del savio uomo richiede tuttavia se non ha dottrina; il folle è molto lieto quando elli ode follia (e non ha cura d' intendere a sapienza).
15 Tutti i giorni del povero sono brutti; però un animo tranquillo è come un banchetto perpetuo.15 Tutta la vita del povero uomo è trista; (però ch' egli era tutta via in afflizione e in pensiero per acquistare la sua vita e ciò che gli è mestiero); il povero ch' è prode uomo, piglia in grado sua povertade, in secura coscienza; (chè appresso questa vita elli attende alla ricchezza e alla gioia del paradiso).
16 Meglio il poco col timor di Dio, che grandi tesori e che non saziano.16 Molto vale meglio d' avere poco al piacere di Dio, che non fa molto tesoro acquistato di malvagia maniera; (chè il prode uomo hae assai di poco; ma quanto più ha l'arigoglioso, più vuole avere; ma già tanto non averae, che non gli paia poco).
17 Meglio essere invitati ad un pasto di legumi, dove regna l'amore, che ad un pranzo di carne di vitello, dove c'è odio.17 Meglio vale ad essere colle buone genti con poco, che colle genti ree avere assai; (e meglio vale vivere semplicemente in caritade, che essere sembiante in ricchezze e mettere il suo cuore in odio).
18 L'uomo iracondo suscita le risse, ed il longanime acquieta quelle accese.18 L'uomo che è troppo adiroso, mette molte volte assai genti in contenzione (e in romore); ma quello che è savio, pacifica le questioni.
19 La via del pigro è come una siepe di spine, e il cammino dei buoni è senza inciampi.19 È bassa la vita de' malvagi che sono pieni di peccati, così come la via è piena di spine; ma la vita del prode uomo è come la via che è sanza dottanza e sanza paura; (chè il prode uomo non, teme niuna cosa, però che sa bene ch' egli averà la vita perdurabile, se si tiene in bene, e ha tutta sua intenzione in Dio).
20 Il figlio saggio rallegra il padre, e l'uomo stolto disprezza sua madre.20 Il savio figliuolo è gioia al suo padre; ma quello dev' essere biasimato da Dio e dal mondo, che dispregia la sua madre (e onore non le porta).
21 La follia è gioia per l'insensato, ma l'uomo prudente va dritto al suo cammino.21 Le cose che sono fatte sanza consiglio ritornano spesso a male e a dolore; e l'opere che sono fatte per consiglio de' savi uomini, sono confermate in bene.
22 I disegni falliscono dove manca il consiglio; e dove abbondano i consiglieri riescono.22 Il folle è lieto e mena gioia del male quando gli addiviene; ma il prode uomo (savio) non sarà gioioso nè lieto d'altrui danno, nè d' altrui disavventura.
23 L'uomo gode nel sentenziare di propria bocca, e un discorso opportuno è cosa ottima.23 Il savio uomo.è molto lieto, qua ndo egli vede bene del suo consiglio (e del suo insegnamento a colui a cui l'ha detto); e la parola ch' è detta (al tempo è d' adorare) quando è mestiero, è molto buona.
24 Il sentiero della vita è al disopra [per il] savioper evitare l'Inferno che è giù in fondo.24 Il prode uomo è in buona vita (e per la via di veritade, però ch' egli viene a gioia perdurabile); e per bene fare schifa egli la via dello inferno (e di dannazione).
25 Il Signore abbatterà la casa dei superbie fisserà i termini della vedova.25 Tutto ciò che acquisteranno li disleali in questo mondo (averà male, e anderà in mala fine, però che) il nostro Signore lo distruggerà; ma tutto giorno sarà sanza paura colui che averà vivuto lealmente, però che Dio il conferma.
26 Abominio di Dio sono i pensieri cattivi, e il parlar casto è approvato da Lui come il più bello.26 I rei pensieri (che escono del cuore) sono molto contrarii a Dio (e crucciano; chè tutti i disleali di malo peccato nascono di pensieri); ma coloro che lasciono molto tosto, come li sentono, saranno governati dal nostro Signore; (e coloro che non tengono odio in loro cuore nè fellonia, saranno prossimi a Dio).
27 Scompiglia la sua casa chi segue l'avarizia; chi invece odia i regali, vivrà. Per la misericordia e per la fede si purificano i peccati; e col timor del Signore ognuno evita il male.27 L'uomo che è troppo angoscioso, non averà già mai famiglia che stia in pace; (e colui al quale basta ciò che Dio gli ha donato, appacifica lui ed altrui ch' elli inodia, donde che male e gravezza gliene puote venire); quello è bene avventurato, che si guarda da pigliare doni, (però che lo giudice che volentieri piglia, fa tosto malvagio giudicamento; e già non guarda diritto a chi non averà che dare). Per guardare la fede e per avere pietade delle povere genti sono purgati i peccati; e quello che teme il nostro Signore (e che ha tutto tempo in memoria, che morrae e non sa quando) si guarda di malfare (e di peccare).
28 La mente del giusto medita l'obbedienza ed il labbro degli empi ribocca di malvagità.28 Il pensiero del prode uomo è tuttavia a servire a Dio; ma il malvagio non penserae se non male; (e già cosa non dirà bene al suo potere, oude bene n'addivegua; chè non ha nel cuore altro che male).
29 Il Signore è lontano dai malvagi, ma esaudirà le preghiere dei giusti.29 La bontà del nostro Signore non si stende già infino al disleale; meglio è ad intendere le ragioni del povero uomo (e di fare ciò che lo richiede e priega).
30 Il lume degli occhi allieta l'animo, e la buona fama impingua le ossa.30 (Chi piace nel suo cuore, e cui li occhi non tormentano di cosa che veggiano, egli è in buono stato; chè il cuore non ha niuno nimico così grande, come sono gli occhi; e ciò dice la Scrittura, che per gli occhi entra la morte dell' anima. Donde che l'uomo trova, che Iob, prode uomo e santo, disse nel libro suo, ch' elli aveva fatto [convento] co' suoi occhi, che non le gravassero di cosa che vedesseno; e dice così: io ho fatto convento colli miei occhi, che non mi mettano in pensiero di beltà di pulcella. E però mostra la Scrittura, che non è niuna cosa del mondo, che sì disvia lo cuore dell' uomo, come fa la bellezza d' una femina. Perciò dice elli, che appresso che contezza di bella femina per follia arde il cuore dell' uomo, e li tolle tutta diritta via, sì ch elli possa conducere e mantenere). La luce degli occhi (del cuore) rallegra l'anima; e la buona fama ingrassa l'ossa.
31 L'orecchio che dà ascolto ai salutari ammonimentidimorerà in mezzo ai saggi.31 (La buona norma conforta molto lo prode uomo, e li dà grazia intra coloro che di lui odono parole). Orecchio che ode gastigamento di vita, degno è di stare in mezzo de' savii.
32 Chi rigetta la disciplina, disprezza l'anima sua; e chi è arrendevole alle correzioni ha senno.32 Quello che volentieri intende colui che lo castiga (e fa quello che elli gl' insegna) sa possedere il cuore; e chi dispregia dottrina di savio uomo verrà a mala fine; (sì come la nave, che è nel mezzo del mare senza governatore, in poco tempo cade in pericolo); e cotale uomo non ama già sua vita. (Qui dice Salomone, che colui che teme castigamento di prode uomo, terrà il suo cuore in pace).
33 Timor del Signore, regola di sapienza e innanzi alla gloria va l'umiltà.33 La paura (e la dottanza) del nostro Signore è disciplina di sapienza (e cominciamento di tutti i beni); quello che si mantiene senza rigoglio s' innalzerà molto; (vale meglio picciola umilità, che non vale l'orgoglio).