Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Proverbi 14


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DIODATINOVA VULGATA
1 Le donne savie edificano le lor case; Ma la stolta la sovverte con le sue mani1 Sapientia mulierum aedificat domum suam,
insipientia eam manibus destruet.
2 Chi cammina nella sua dirittura riverisce il Signore; Ma chi è stravolto nelle sue vie lo sprezza2 Ambulans recto itinere timet Deum;
despicit illum, qui infami graditur via.
3 Nella bocca dello stolto è la bacchetta dell’alterezza; Ma le labbra de’ savi li guardano3 In ore stulti virga superbiae,
labia autem sapientium custodiunt eos.
4 Dove non son buoi, il granaio è vuoto; Ma l’abbondanza della ricolta è per la forza del bue4 Ubi non sunt boves, praesepe vacuum est;
plurimae autem segetes in fortitudine bovis.
5 Il testimonio verace non mente; Ma il falso testimonio sbocca bugie5 Testis fidelis non mentitur,
profert autem mendacium dolosus testis.
6 Lo schernitore cerca la sapienza, e non la trova punto; Ma la scienza agevolmente si acquista dall’uomo intendente6 Quaerit derisor sapientiam et non invenit;
doctrina prudentibus facilis.
7 Vattene via d’innanzi all’uomo stolto, E d’innanzi a colui, nel quale non avrai conosciute labbra di scienza7 Cede coram viro stulto,
quia nescies labia prudentiae.
8 La sapienza dell’uomo è di considerar la sua via; Ma la follia degli stolti è inganno8 Sapientia callidi est intellegere viam suam,
et imprudentia stultorum errans.
9 Gli stolti si fanno beffe del commetter misfatto; Ma fra gli uomini diritti è la benevolenza9 Stulti parvipendent peccatum,
et inter iustos morabitur gratia.
10 Il cuore di ciascuno conosce l’amaritudine dell’anima sua; Ed altresì alcuno strano non è mescolato nella sua allegrezza10 Cor novit amaritudinem animae suae,
in gaudio eius non miscebitur extraneus.
11 La casa degli empi sarà distrutta; Ma il tabernacolo degli uomini diritti fiorirà11 Domus impiorum delebitur,
tabernacula vero iustorum germinabunt.
12 Vi è tal via che pare diritta all’uomo, Il fine della quale son le vie della morte12 Est via, quae videtur homini recta,
novissima autem eius deducunt ad mortem.
13 Come di troppo ridere duole il cuore, Così la fine dell’allegrezza è dolore13 Etiam in risu cor dolore miscebitur,
et extrema gaudii luctus occupat.
14 Chi è sviato di cuore sarà saziato delle sue vie; E più ch’esso lo sarà l’uomo da bene delle sue14 Viis suis replebitur stultus,
et super eum erit vir bonus.
15 Lo scempio crede ogni cosa; Ma l’avveduto considera i suoi passi15 Simplex credit omni verbo,
astutus considerat gressus suos.
16 Il savio teme, e si ritrae dal male; Ma lo stolto trascorre, e si tien sicuro16 Sapiens timet et declinat a malo,
stultus transilit et confidit.
17 Chi è pronto all’ira commette follia; E l’uomo malizioso è odiato17 Impatiens operabitur stultitiam,
et vir versutus odiosus est.
18 Gli scempi erederanno la stoltizia; Ma i prudenti coroneranno il lor capo di scienza18 Possidebunt simplices stultitiam,
et astuti coronabuntur scientia.
19 I malvagi saranno abbassati davanti a’ buoni; E gli empi saranno alle porte del giusto19 Procumbunt mali ante bonos,
et impii ante portas iustorum.
20 Il povero è odiato eziandio dal suo prossimo; Ma molti son gli amici del ricco20 Etiam proximo suo pauper odiosus erit,
amici vero divitum multi.
21 Chi sprezza il suo prossimo pecca; Ma beato chi ha pietà de’ poveri21 Qui despicit proximum suum, peccat;
qui autem miseretur pauperis, beatus erit.
22 Quelli che macchinano del male non sono eglino traviati? Ma benignità e verità sarà usata inverso coloro che pensano del bene22 Nonne errant, qui operantur malum?
Misericordia et veritas iis, qui praeparant bona.
23 In ogni fatica vi è del profitto; Ma il parlar delle labbra torna solo in inopia23 In omni labore erit abundantia;
verbum autem labiorum tendit tantummodo ad egestatem.
24 Le ricchezze de’ savi sono la lor corona; Ma la follia degli stolti è sempre follia24 Corona sapientium divitiae eorum,
fatuitas stultorum fatuitas est.
25 Il testimonio verace libera le anime; Ma il falso sbocca bugie25 Liberat animas testis fidelis,
et profert mendacia versipellis.
26 Nel timor del Signore vi è confidanza fortissima; E vi sarà un ricetto per li figliuoli di colui che teme Iddio.26 In timore Domini fiducia fortis,
et filiis eius erit spes.
27 Il timor del Signore è una fonte di vita, Per ritrarsi da’ lacci della morte27 Timor Domini fons vitae,
declinans a laqueis mortis.
28 La magnificenza del re è nella moltitudine del popolo; Ma la ruina del principe è nel mancamento della gente28 In multitudine populi dignitas regis,
et in paucitate plebis ruina principis.
29 Chi è lento all’ira è di gran prudenza; Ma chi è pronto al cruccio eccita la follia29 Qui patiens est, multa gubernatur prudentia;
qui autem impatiens est, exaltat stultitiam.
30 Il cuor sano è la vita delle carni; Ma l’invidia è il tarlo delle ossa30 Vita carnium sanitas cordis,
putredo ossium invidia.
31 Chi oppressa il povero fa onta a colui che l’ha fatto; Ma chi ha pietà del bisognoso l’onora31 Qui calumniatur egentem, exprobrat Factori eius;
honorat autem eum, qui miseretur pauperis.
32 L’empio sarà traboccato per la sua malvagità; Ma il giusto spera eziandio nella sua morte32 In malitia sua impelletur impius,
sperat autem iustus in integritate sua.
33 La sapienza riposa nel cuore dell’uomo intendente, Ed è riconosciuta in mezzo degli stolti33 In corde prudentis requiescit sapientia,
at in medio stultorum agnoscetur?
34 La giustizia innalza la nazione; Ma il peccato è il vituperio de’ popoli34 Iustitia elevat gentem,
vituperium autem populorum est peccatum.
35 Il favor del re è verso il servitore intendente; Ma la sua indegnazione è contro a quello che reca vituperio35 Acceptus est regi minister intellegens,
et iracundia ei, qui turpiter agit.