Gioele 2
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BIBBIA CEI 2008 | NOVA VULGATA |
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1 Suonate il corno in Sion e date l’allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti della regione perché viene il giorno del Signore, perché è vicino, | 1 Canite tuba in Sion, ululate in monte sancto meo; conturbentur omnes habitatores terrae, quia venit dies Domini, quia prope est. |
2 giorno di tenebra e di oscurità, giorno di nube e di caligine. Come l’aurora, un popolo grande e forte si spande sui monti: come questo non ce n’è stato mai e non ce ne sarà dopo, per gli anni futuri, di età in età. | 2 Dies tenebrarum et caliginis, dies nubis et turbinis; quasi aurora expansa super montes populus multus et fortis: similis ei non fuit a principio, et post eum non erit usque in annos generationis et generationis. |
3 Davanti a lui un fuoco divora e dietro a lui brucia una fiamma. Come il giardino dell’Eden è la terra davanti a lui e dietro a lui è un deserto desolato, niente si salva davanti a lui. | 3 Ante faciem eius ignis vorat, et post eum exurit flamma. Quasi hortus Eden terra coram eo, et post eum solitudo deserti; neque est quod effugiat eum. |
4 Il suo aspetto è quello di cavalli, anzi come destrieri che corrono; | 4 Quasi aspectus equorum aspectus eorum, et quasi equites sic current. |
5 come fragore di carri che balzano sulla cima dei monti, come crepitìo di fiamma avvampante che brucia la stoppia, come un popolo forte schierato a battaglia. | 5 Sicut sonitus quadrigarum super capita montium exsiliunt, sicut sonitus flammae ignis devorantis stipulam, velut populus fortis praeparatus ad proelium. |
6 Davanti a lui tremano i popoli, tutti i volti impallidiscono. | 6 A facie eius cruciabuntur populi, omnes vultus candentes. |
7 Corrono come prodi, come guerrieri che scalano le mura; ognuno procede per la propria strada, e non perde la sua direzione. | 7 Sicut fortes currunt, quasi viri bellatores ascendunt murum; unusquisque in viis suis graditur, et non declinant a semitis suis. |
8 Nessuno intralcia l’altro, ognuno va per la propria via. Si gettano fra i dardi, ma non rompono le file. | 8 Unusquisque fratrem suum non coarctat, singuli in calle suo ambulant, per media tela prorumpunt sine intermissione. |
9 Piombano sulla città, si precipitano sulle mura, salgono sulle case, entrano dalle finestre come ladri. | 9 Urbem ingrediuntur, in murum discurrunt, domos conscendunt, per fenestras intrant quasi fur. |
10 Davanti a lui la terra trema, il cielo si scuote, il sole, la luna si oscurano e le stelle cessano di brillare. | 10 A facie eius contremuit terra, moti sunt caeli, sol et luna obtenebrati sunt, et stellae retraxerunt splendorem suum. |
11 Il Signore fa udire la sua voce dinanzi alla sua schiera: molto grande è il suo esercito, potente nell’eseguire i suoi ordini! Grande è il giorno del Signore, davvero terribile: chi potrà sostenerlo? | 11 Et Dominus dedit vocem suam ante faciem exercitus sui, quia multa sunt nimis castra eius, quia fortia et facientia verbum eius; magnus enim dies Domini et terribilis valde, et quis sustinebit eum? |
12 «Or dunque – oracolo del Signore –, ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. | 12 “ Nunc ergo, dicit Dominus, convertimini ad me in toto corde vestro, in ieiunio et in fletu et in planctu; |
13 Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male». | 13 et scindite corda vestra et non vestimenta vestra, et convertimini ad Dominum Deum vestrum, quia benignus et misericors est, patiens et multae misericordiae et placabilis super malitia ”. |
14 Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio. | 14 Quis scit, si convertatur et ignoscat et relinquat post se benedictionem, oblationem et libationem Domino Deo vestro? |
15 Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. | 15 Canite tuba in Sion, sanctificate ieiunium, vocate coetum; congregate populum, sanctificate conventum, coadunate senes, |
16 Radunate il popolo, indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. | 16 congregate parvulos et sugentes ubera, egrediatur sponsus de cubili suo, et sponsa de thalamo suo. |
17 Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti». Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov’è il loro Dio?». | 17 Inter vestibulum et altare plorent sacerdotes ministri Domini et dicant: “Parce, Domine, populo tuo et ne des hereditatem tuam in opprobrium, ut dominentur eis nationes ”. Quare dicent in populis: “ Ubi est Deus eorum ”? |
18 Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo. | 18 Zelatus est Dominus terram suam et pepercit populo suo. |
19 Il Signore ha risposto al suo popolo: «Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l’olio e ne avrete a sazietà; non farò più di voi il ludibrio delle genti. | 19 Et respondit Dominus et dixit populo suo: “ Ecce ego mittam vobis frumentum et vinum et oleum, et replebimini eis; et non dabo vos ultra opprobrium in gentibus. |
20 Allontanerò da voi quello che viene dal settentrione e lo spingerò verso una terra arida e desolata: spingerò la sua avanguardia verso il mare orientale e la sua retroguardia verso il mare occidentale. Esalerà il suo lezzo, salirà il suo fetore, perché ha fatto cose grandi. | 20 Et eum, qui ab aquilone est, procul faciam a vobis et expellam eum in terram inviam et desertam: facies eius contra mare orientale, et extremum eius ad mare occidentale; et ascendet foetor eius, et ascendet putredo eius, quia magna operatus est. |
21 Non temere, terra, ma rallégrati e gioisci, poiché cose grandi ha fatto il Signore. | 21 Noli timere, terra; exsulta et laetare, quoniam magna Dominus operatus est. |
22 Non temete, animali selvatici, perché i pascoli della steppa hanno germogliato, perché gli alberi producono i frutti, la vite e il fico danno le loro ricchezze. | 22 Nolite timere, animalia regionis, quia germinaverunt pascua deserti, quia lignum attulit fructum suum, ficus et vinea dederunt divitias suas. |
23 Voi, figli di Sion, rallegratevi, gioite nel Signore, vostro Dio, perché vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l’acqua, la pioggia d’autunno e di primavera, come in passato. | 23 Et, filii Sion, exsultate et laetamini in Domino Deo vestro, quia dedit vobis pluviam iustitiae et descendere fecit ad vos imbrem matutinum et serotinum sicut prius. |
24 Le aie si riempiranno di grano e i tini traboccheranno di vino nuovo e di olio. | 24 Et implebuntur areae frumento, et redundabunt torcularia vino et oleo; |
25 Vi compenserò delle annate divorate dalla locusta e dal bruco, dal grillo e dalla cavalletta, da quel grande esercito che ho mandato contro di voi. | 25 et reddam vobis annos, quos comedit locusta, bruchus et gryllus et eruca, exercitus meus magnus, quem misi in vos. |
26 Mangerete in abbondanza, a sazietà, e loderete il nome del Signore, vostro Dio, che in mezzo a voi ha fatto meraviglie: mai più vergogna per il mio popolo. | 26 Et comedetis vescentes et saturabimini et laudabitis nomen Domini Dei vestri, qui mirabilia fecit vobiscum; et non confundetur populus meus in sempiternum. |
27 Allora voi riconoscerete che io sono in mezzo a Israele, e che io sono il Signore, vostro Dio, e non ce ne sono altri: mai più vergogna per il mio popolo». | 27 Et scietis quia in medio Israel ego sum, et ego Dominus Deus vester, et non est amplius; et non confundetur populus meus in aeternum ”. |