Scrutatio

Domenica, 16 giugno 2024 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Isaia 10


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
1 Guai a quelli che compongono la malvagia legge, e quelli che scrivono le ingiustizie,
2 per negare la giustizia ai miseri
e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro preda
e per defraudare gli orfani.
2 per costringere nel giudicio li poveri, e facciano forza di pianto delli umili del mio populo, acciò che le vedove fussono loro preda, e rubassono li pupilli.
3 Ma che cosa farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
3 Or che farete nel dì della visitazione e della miseria che verrà dalla lunga? e a cui adiutorio fuggirete? e dove lascerete la vostra gloria?
4 Non vi resterà che curvare la schiena in mezzo ai prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
4 Non vi piegate sotto lo legame, però che voi caggerete con li morti di coltello. E sopra tutte queste cose non si rivolse il suo furore (cioè per tutte queste cose), ma la sua mano è distesa ancora.
5 Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno!
5 Guai a te, Assur! verga del mio furore e bastone egli è; nella loro mano la mia indignazione.
6 Contro una nazione empia io la mando
e la dirigo contro un popolo con cui sono in collera,
perché lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
6 Io manderò lui alla gente fallace; e contro al popolo del mio furore io comanderò a lui, che toglia e spogli e divida la preda, e ponga quello in conculcazione come lo luto delle piazze.
7 Essa però non pensa così
e così non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.
7 Ma egli non si penserà così, e lo cuore suo non penserà così; e lo suo cuore sarà a fracassare, e ad uccidimento di genti non poche.
8 Anzi dice: «Forse i miei prìncipi non sono altrettanti re?
8 [Perciò che dirà]:
9 Forse Calno non è come Càrchemis,
Camat come Arpad,
Samaria come Damasco?
9 or non sono li miei principi insieme re? or non come Carcamis, così è Calano? e come Arfad, e così è Emat? (Tutti questi sono nomi di cittadi) or non come Damasco, così è Samaria?
10 Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,
le cui statue erano più numerose
di quelle di Gerusalemme e di Samaria,
10 Come trovò la mia mano li regni delli idoli, così trovarò le loro idolatrie di Ierusalem e di Samaria.
11 non posso io forse, come ho agito
con Samaria e i suoi idoli,
agire anche contro Gerusalemme e i suoi simulacri?».
11 Or non farò io così alle statue di Ierusalem, come feci alli idoli di Samaria?
12 Quando il Signore avrà terminato tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà il frutto orgoglioso del cuore del re d’Assiria e ciò di cui si gloria l’alterigia dei suoi occhi.
12 E sarà; quando lo Signore averà compiuto nel monte di Sion e in Ierusalem tutte le sue opere, visiterò sopra lo frutto dello magnifico cuore dello re d' Assur, e sopra la gloria della grandezza de' suoi occhi.
13 Poiché ha detto:
«Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un eroe
coloro che sedevano sul trono.
13 E disse: nella fortezza della mia mano io hoe fatto, e intesi nella mia sapienza; e tolsi i termini de' popoli, e li loro principi hoe rubato, e trassi fuori come potente (nella mia sedia) coloro che credeano regnare.
14 La mia mano ha scovato, come in un nido,
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
così ho raccolto tutta la terra.
Non vi fu battito d’ala,
e neppure becco aperto o pigolìo».
14 E trovò la mia mano la fortezza de' popoli, come si trovano i polli nel nido (che non si possono difendere); e sì come si ricolgono l' uova le quali sono abbandonate, così radunai tutta la terra; e non fue chi muovesse una penna, e aprisse la bocca e gracchiasse.
15 Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare ciò che non è di legno!
15 Or (non) averà la scure gloria contro quello che (sega e) taglia con essa? ed esalterassi la sega contro a colui lo qual la mena? come si leva la verga contro a colui che la leva, e la mazza si è esaltata, la qual è legno.
16 Perciò il Signore, Dio degli eserciti,
manderà una peste contro le sue più valide milizie;
sotto ciò che è sua gloria arderà un incendio
come incendio di fuoco;
16 E però manderà lo Signore delli eserciti nelli suoi grassi la magrezza; e l'arsione arderà sotto la sua sedia accesa.
17 La luce d’Israele diventerà un fuoco,
il suo santuario una fiamma;
essa divorerà e consumerà
in un giorno rovi e pruni,
17 E Israel sarà lume nel fuoco, e lo suo Santo nella fiamma; e la spina sua sarà accesa, e saranno divorati i suoi pruni in uno die.
18 E la gloria del suo bosco e di Carmelo (cid è uno monte) dall' anima insino alla carne sarà consumata, e sarà fuggitivo per ispaventamento.
19 Il resto degli alberi nella selva
si conterà facilmente;
persino un ragazzo potrebbe farne il conto.
19 E li rimasugli de' legni dello bosco suo saranno numerati per la loro povertà, e uno fanciullo sì li scriverà.
20 In quel giorno avverrà
che il resto d’Israele e i superstiti della casa di Giacobbe
non si appoggeranno più su chi li ha percossi,
ma si appoggeranno con lealtà
sul Signore, sul Santo d’Israele.
20 E sarà in quel dì, che non aggiugnerà rimanente ad Israel, e a quelli che saranno fuggiti della casa di Iacob, a confidarsi sopra colui il quale li percuote; ma si confiderà sopra lo Signore santo d'Israel nella verità.
21 Tornerà il resto,
il resto di Giacobbe, al Dio forte.
21 Le reliquie si convertiranno, dico quelle di Iacob, allo Signore forte.
22 Poiché anche se il tuo popolo, o Israele,
fosse come la sabbia del mare,
solo un suo resto ritornerà.
È decretato uno sterminio
che farà traboccare la giustizia.
22 E se il tuo popolo d' Israel sarà come la rena del mare, lo rimanente si convertirà di quello; la consumazione abbreviata farà abondare la giustizia.
23 Sì, un decreto di rovina
eseguirà il Signore, Dio degli eserciti,
su tutta la regione.
23 Lo Signore delli eserciti farà la consumazione e la breviazione nel mezzo della terra.
24 Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: «Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l’Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te, come già l’Egitto.24 E perciò dice lo Signore delli eserciti: non temere, popolo mio, tu abitatore di Sion, di Assur; egli percoterà te nella verga, e alzerà la sua bacchetta sopra te nella via di Egitto.
25 Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà fine. La mia ira li annienterà».25 Ancora stando uno poco, e la mia indignazione e lo mio furore sarà compiuto sopra le fellonie loro.
26 Contro l’Assiria il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian alla roccia di Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l’Egitto.
26 E resusciterà lo Signore delli eserciti sopra lui la battitura secondo la piaga di Madian nella pietra di Oreb, e la sua verga sopra lo mare, e leveralla nella via di Egitto.
27 In quel giorno
sarà tolto il suo fardello dalla tua spalla
e il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo.
Il distruttore viene da Rimmon,
27 E in quello dì sarà tolto il suo carico dello tuo omero, e lo suo giogo del tuo collo, e fraciderà lo giogo dalla faccia dell' olio.
28 raggiunge Aiàt, attraversa Migron,
a Micmas depone le sue armi.
28 Verrà in Aiat, e passerà per Magron; a lato a Macmas raccomanderà li suoi vasi.
29 Attraversano il passo;
a Gheba si accampano.
Rama trema.
Fugge Gàbaa di Saul.
29 E passarono per corso, (e dissono:) Gabaa è nostra sedia; Rama si maravigliò, e Gabaa di Saul fuggio.
30 Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallìm.
Sta’ attenta, Làisa.
Povera Anatòt!
30 E però piagni con la tua voce, o tu figliuola di Gallim; attendi (cioè ascolta), Laisa, e tu poverella Anatot; (tutti questi sono nomi di terre, se non se Saul che fu uno uomo).
31 Madmenà è in fuga.
Scappano gli abitanti di Ghebìm.
31 Medemena passò e fuggì; però, abitatori di Gabim, confortatevi.
32 Oggi stesso farà sosta a Nob,
agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion,
verso la collina di Gerusalemme.
32 Ancora è il dì (grande) che potremo andare in Nobe; moverà la sua mano sopra lo monte della figliuola di Sion, lo colle di Ierusalem.
33 Ecco, il Signore, Dio degli eserciti,
abbatte i rami con il terrore,
le punte più alte sono troncate,
le cime sono abbattute.
33 Ecco lo signoreggiatore Signore delli eserciti romperà la bariletta in spavento, e quelli che sono lunghi per istatura saranno tagliati, e i levati in alto saranno umiliati.
34 È reciso con il ferro il folto della selva
e il Libano cade con la sua magnificenza.
34 E le cose condense del bosco saranno rivolte sotto sopra col ferro; e lo Libano cadrà colle sue alte cose.