SCRUTATIO

Saturday, 21 June 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo a Filemone 1


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1 Paulo (apostolo) imprigionato di Iesù Cristo, e Timoteo fratello, a Filemone amato nostro aiutatore,1 - Paolo, prigioniero di Cristo Gesù e il fratello Timoteo al caro Filemone nostro cooperatore,
2 e alla nostra sorore Appia, e al compagno nostro Archippo, e a tutta la compagnia ch' è in casa tua.2 e alla sorella Appia, e ad Archippo nostro compagno d'armi e alla chiesa di casa tua,
3 Grazia sia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Iesù Cristo.3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesù Cristo.
4 Referisco grazie a mio Dio, sempre facendo ricordanza di te nelle mie orazioni,4 Ringrazio il mio Dio ogni volta, e fo menzione di te nelle mie preghiere,
5 avendo udita la tua carità, e la tua fede la qual tu hai nel Signore Iesù Cristo, e in tutti li santi,5 udendo l'amor tuo e la fede che hai nel Signor Gesù e in tutti i santi;
6 acciò che la comunanza della tua fede sia (di quello medesimo Dio) in contezza d'ogni bene, il quale è in voi in Iesù Cristo.6 prego che la comunanza della fede tua diventi efficace nel far riconoscere tutto il bene che è fra noi in Cristo.
7 Veramente grande gaudio ebbi e grande consolazione per la tua carità; imperò che l'interiora delli santi ebbero posa per te, fratello.7 Davvero una gran gioia io ebbi e consolazione per l'amor tuo; perchè le viscere dei santi per l'opera tua ebbero un grande sollievo, o fratello.
8 Per la qual cosa io abbo grande securità, per Iesù Cristo, di comandare a te quello che sia convenevole di fare.8 Per la qual cosa, pur avendo in Cristo molta libertà di ordinarti quel che convenga,
9 Adunque, conciosia cosa che sie tale, io Paulo vecchio, e ora imprigionato per Iesù Cristo,9 preferisco pregarti a titolo di carità, così come sono, Paolo, vecchio e ora anche prigioniero di Cristo Gesù.
10 pregoti pel mio figliuolo Onesimo, il quale io ingenerai in amore di carità,10 Ti prego per il figlio mio, che ho generato tra le catene, Onesimo,
11 il quale fu inutile a te alcuna fiata, ma ora è utile a me e a te,11 quello che una volta fu disutile a te, e ora sarà a te e a me utilissimo;
12 il qual io mando a te; e tu si lo ricevi, come le mie interiora;12 io l'ho rimandato a te, lui, cioè le mie viscere.
13 (ancora ti prego che tu ricevi il mio figliuolo) il quale io vorrei ch' elli dimori meco, acciò che mi serva (in pregione e) nei legami dell' evangelio.13 Lo volevo tenere presso di me, affinchè in vece tua mi servisse nelle catene del Vangelo;
14 Ma senza la tua volontà non volsi fare alcuna cosa, nè ritenerlo meco, che mi servisse in tuo luogo.14 ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere, affinchè il benefizio tuo non fosse forzato ma volontario.
15 E forse per la ventura si partì a tempo da te; chè tu eternalmente avessi [lui],15 Giacchè forse per questo fu separato da te per un po' di tempo, affinchè tu lo ricuperassi in eterno,
16 non solamente come tuo servo, ma come tuo fratello carissimo (poi ch' io l' ho battezzato); chè se io [l' ho] per il mio fratello, molto maggiormente e tu il dèi avere eziandio, secondo Dio e secondo la carne.16 non più come schiavo, ma più che schiavo fratello carissimo, massime per me quanto più per te, e nella carne e nel Signore.
17 Se adunque me hai per compagno, ricevilo come me.17 Dunque se tu tieni me per intrinseco, accoglilo come me stesso.
18 E se egli ti fece alcuno dispiacere, ovver se egli ti dee dare alcuna cosa, ogni cosa computa a me (e io voglio essere tenuto a te per lui).18 E se ti ha fatto torto o ti deve ancor qualcosa, questo mettilo a mio conto.
19 Io Paolo scrissi questo colla mia mano; e io renderò queste cose, perchè non dico che te medesimo dea dare a me.19 Io Paolo ho scritto di mio pugno il «pagherò», per non dirti che tu sei debitore a me di te stesso.
20 Così, fratello. Io ti voglio lucrare e usare per il Signore (nostro); sazia le mie interiora in Cristo.20 Sì, fratello, possa io ricavare un utile da te nel Signore, dà questo sollievo al mio cuore in Cristo.
21 Avendo confidanza della tua obbedienza (con securità) scrissi a te (questa epistola), sapendo che tu farai di queste cose quello ch' io ne dico.21 Ti ho scritto fiducioso nella tua obbedienza, sapendo che tu farai anche di più di quel che dico.
22 Simigliantemente ti dico che tu apparecchi a me albergo; chè (per certo) abbo speranza, che per le vostre orazioni io sarò dato a voi (e uscito di pregione).22 E al tempo stesso preparami l'ospitalità, perchè spero che per le vostre preghiere vi sarò ridonato.
23 Saluta te, in Cristo Iesù, Epafra ch' è mio compagno in pregione,23 Ti saluta Epafra il mio compagno di prigionia in Cristo Gesù,
24 e Marco e Aristarco e Demas e Luca, li quali son miei aiutatori.24 e con lui Marco, Aristarco, Demade, Luca, miei collaboratori.
25 La grazia del nostro Signore Iesù Cristo sia col spirito vostro. Amen.25 La grazia del Signore Gesù Cristo sia col vostro spirito.