Scrutatio

Giovedi, 8 maggio 2025 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo a Filemone 1


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Paulo (apostolo) imprigionato di Iesù Cristo, e Timoteo fratello, a Filemone amato nostro aiutatore,1 Paolo prigioniero di Gesù Cristo, e il fratello Timoteo, a Filemone diletto, e nostro cooperatore,
2 e alla nostra sorore Appia, e al compagno nostro Archippo, e a tutta la compagnia ch' è in casa tua.2 E ad Appia sorella carissima, e ad Archippo nostro consoldato, e alla Chiesa, che è nella tua casa.
3 Grazia sia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Iesù Cristo.3 Grazia a voi, e pace da Dio Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
4 Referisco grazie a mio Dio, sempre facendo ricordanza di te nelle mie orazioni,4 Rendo grazie al mio Dio, facendo sempre commemorazione di te nelle mie orazioni,
5 avendo udita la tua carità, e la tua fede la qual tu hai nel Signore Iesù Cristo, e in tutti li santi,5 Sentendo (qual sia) la tua carità, e la fede, che tu hai nel Signor Gesù, e Terso di tutti i santi:
6 acciò che la comunanza della tua fede sia (di quello medesimo Dio) in contezza d'ogni bene, il quale è in voi in Iesù Cristo.6 Di modo che evidente si è il partecipare che tu fai alla fede dal conoscersi tutte le buone opere, che sono in voi per Gesù Cristo.
7 Veramente grande gaudio ebbi e grande consolazione per la tua carità; imperò che l'interiora delli santi ebbero posa per te, fratello.7 Imperocché grande allegrezza ho avuto, e consolazione della tua carità; perché le viscere de' santi sono state da te rifocillate, o fratello,
8 Per la qual cosa io abbo grande securità, per Iesù Cristo, di comandare a te quello che sia convenevole di fare.8 Per la qual cosa avendo io molta fidanza in Gesù Cristo per comandarti quel che conviene:
9 Adunque, conciosia cosa che sie tale, io Paulo vecchio, e ora imprigionato per Iesù Cristo,9 Ti prego piuttosto per la carità, tale essendo tu, quale io Paolo vecchio, ora poi anche prigioniero di Gesù Cristo:
10 pregoti pel mio figliuolo Onesimo, il quale io ingenerai in amore di carità,10 Ti scongiuro per lo mio figliuolo, cui ho io generato tralle catene, Onesimo,
11 il quale fu inutile a te alcuna fiata, ma ora è utile a me e a te,11 Il quale una volta fu disutile per te, ora poi è utile e per me, e per te,
12 il qual io mando a te; e tu si lo ricevi, come le mie interiora;12 Il quale io ho rimandato a te. E tu accoglilo, come mie viscere:
13 (ancora ti prego che tu ricevi il mio figliuolo) il quale io vorrei ch' elli dimori meco, acciò che mi serva (in pregione e) nei legami dell' evangelio.13 Il quale io bramava di ritener con me, perchè mi servisse in luogo di te tralle catene del vangelo:
14 Ma senza la tua volontà non volsi fare alcuna cosa, nè ritenerlo meco, che mi servisse in tuo luogo.14 Ma nulla ho volato fare senza il tuo parere, affinchè non fosse quasi forzato, ma volontario il beneficio tuo.
15 E forse per la ventura si partì a tempo da te; chè tu eternalmente avessi [lui],15 Imperocché forse per questo si è allontanato per brev' ora da te, affinchè tu lo ricuperassi per l'eternità:
16 non solamente come tuo servo, ma come tuo fratello carissimo (poi ch' io l' ho battezzato); chè se io [l' ho] per il mio fratello, molto maggiormente e tu il dèi avere eziandio, secondo Dio e secondo la carne.16 Non più come servo, ma in cambio di servo fratello carissimo, massimamente a me: e quanto più a te, e secondo la carne, e secondo il Signore?
17 Se adunque me hai per compagno, ricevilo come me.17 Se adunque tieni me per tuo intrinseco, accoglilo, come me:
18 E se egli ti fece alcuno dispiacere, ovver se egli ti dee dare alcuna cosa, ogni cosa computa a me (e io voglio essere tenuto a te per lui).18 Che se in qualche cosa ti ha fatto danno, od egli è a te debitore; scrivi ciò a conto mio.
19 Io Paolo scrissi questo colla mia mano; e io renderò queste cose, perchè non dico che te medesimo dea dare a me.19 Io Paolo ho scritto di pugno: io soddisfarò, per non dirti, che tu devi a me anche te stesso:
20 Così, fratello. Io ti voglio lucrare e usare per il Signore (nostro); sazia le mie interiora in Cristo.20 Si, o fratello. Ricavi io da te questo frutto nel Signore: ristora le mie viscere nel Signore.
21 Avendo confidanza della tua obbedienza (con securità) scrissi a te (questa epistola), sapendo che tu farai di queste cose quello ch' io ne dico.21 Affidato alla tua ubbidienza ti ho scrìtto: sapendo, che farai anche più di quello, ch'io dico.
22 Simigliantemente ti dico che tu apparecchi a me albergo; chè (per certo) abbo speranza, che per le vostre orazioni io sarò dato a voi (e uscito di pregione).22 Insiememente ancora preparami l'ospizio: imperocché spero, che me diante le vostre orazioni sarò donato a voi.
23 Saluta te, in Cristo Iesù, Epafra ch' è mio compagno in pregione,23 Ti saluta Epafra compagno della, mia prigionia per Cristo Gesù,
24 e Marco e Aristarco e Demas e Luca, li quali son miei aiutatori.24 Marco, Aristarco, Demade, e Luca, miei ajuti.
25 La grazia del nostro Signore Iesù Cristo sia col spirito vostro. Amen.25 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo col vostro spirito. Cosi sia.