Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Giobbe 4


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Prese allora a parlare Elifaz il Temanita e disse:1 Respondens autem Eliphaz Themanites, dixit :
2 «Se ti rivolgessimo la parola, ne saresti turbato? Eppur chi potrebbe trattenere un discorso spontaneo?2 Si cœperimus loqui tibi, forsitan moleste accipies ;
sed conceptum sermonem tenere quis poterit ?
3 Ecco, tu hai dato ammonizione a molti, e mani fiaccate hai rafforzate:3 Ecce docuisti multos,
et manus lassas roborasti ;
4 i tuoi discorsi sostennero i vacillanti, e le ginocchia tremanti tu hai raffermate;4 vacillantes confirmaverunt sermones tui,
et genua trementia confortasti.
5 ma adesso che il flagello ti ha raggiunto, vieni meno, ti ha toccato e sei sbigottito.5 Nunc autem venit super te plaga, et defecisti ;
tetigit te, et conturbatus es.
6 Ov'è dunque la tua religiosità, la tua fortezza, la tua pazienza e la perfezione della tua condotta?6 Ubi est timor tuus, fortitudo tua,
patientia tua, et perfectio viarum tuarum ?
7 Ricordati, ti prego, chi mai fu innocente e perì? o quando mai i retti furono distrutti?7 Recordare, obsecro te, quis umquam innocens periit ?
aut quando recti deleti sunt ?
8 Al contrario, io ho visto che quei che arano l'iniquitàe seminano i delitti, li mietono pure;8 Quin potius vidi eos qui operantur iniquitatem,
et seminant dolores, et metunt eos,
9 pel soffio di Dio essi periscono, dall'alito dell'ira sua sono distrutti.9 flante Deo perisse,
et spiritu iræ ejus esse consumptos.
10 Il ruggito del leone e la voce della leonessa [cessò], e i denti dei leoncelli furono spezzati;10 Rugitus leonis, et vox leænæ,
et dentes catulorum leonum contriti sunt.
11 la tigre venne meno per mancanza di preda, e i nati del leone finirono dispersi.11 Tigris periit, eo quod non haberet prædam,
et catuli leonis dissipati sunt.
12 Invero, un'arcana parola a me fu rivolta, e furtivamente percepì il mio orecchio il suo sussurro;12 Porro ad me dictum est verbum absconditum,
et quasi furtive suscepit auris mea venas susurri ejus.
13 nel segreto di visione notturna, quando un sopore suole incombere sugli uomini,13 In horrore visionis nocturnæ,
quando solet sopor occupare homines,
14 uno spavento m'incolse ed un tremito, e tutte l'ossa mie ne furono scosse;14 pavor tenuit me, et tremor,
et omnia ossa mea perterrita sunt ;
15 e, passando innanzi a me un alito, inorridirono i peli della mia carne,15 et cum spiritus, me præsente, transiret,
inhorruerunt pili carnis meæ.
16 ristetteuno che non conobbi al sembiante, un'immagine mi fu davanti agli occhied una voce quasi di bisbiglio udii:16 Stetit quidam, cujus non agnoscebam vultum,
imago coram oculis meis,
et vocem quasi auræ lenis audivi.
17 - Può forse l'uomo esser giusto in confronto con Dio, e più del suo Fattore sarà puro il mortale?17 Numquid homo, Dei comparatione, justificabitur ?
aut factore suo purior erit vir ?
18 Ecco, quei che lo servono non sono stimati [puri], e negli angeli suoi trova manchevolezza:18 Ecce qui serviunt ei, non sunt stabiles,
et in angelis suis reperit pravitatem ;
19 quanto più quei che abitano case di creta, quei che hanno per fondamento la polvere, saranno consunti come da tignuola?19 quanto magis hi qui habitant domos luteas,
qui terrenum habent fundamentum,
consumentur velut a tinea ?
20 Fra mattina e sera saranno stroncati; e poichè nessuno riflette periranno in eterno.20 De mane usque ad vesperam succidentur ;
et quia nullus intelligit, in æternum peribunt.
21 Verrà in essi strappata la fune della loro [esistenza], e moriranno, ma senza sapienza.21 Qui autem reliqui fuerint, auferentur ex eis ;
morientur, et non in sapientia.