Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 4


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 QUANDO adunque il Signore ebbe saputo che i Farisei aveano udito, che Gesù faceva, e battezzava più discepoli che Giovanni1 - Quando Gesù ebbe saputo che i Farisei avevano udito ch'egli faceva più discepoli di Giovanni e battezzava
2 quantunque non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli;2 - quantunque non Gesù ma i suoi discepoli battezzassero -
3 lasciò la Giudea, e se ne andò di nuovo in Galilea3 lasciò la Giudea e se n'andò novamente in Galilea,
4 Or gli conveniva passare per il paese di Samaria.4 attraversando com'era necessario la Samaria.
5 Venne adunque ad una città del paese di Samaria, detta Sichar, che è presso della possessione, la quale Giacobbe diede a Giuseppe, suo figliuolo.5 Venne dunque in una città di Samaria, chiamata Sicar, vicina al campo che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe,
6 Or quivi era la fontana di Giacobbe. Gesù adunque, affaticato dal cammino, sedeva così in su la fontana; or era intorno alle sei ore.6 dov'era il pozzo di Giacobbe. Gesù, stanco dal viaggio, si sedette così, sopra il pozzo. Era quasi l'ora sesta.
7 Ed una donna di Samaria venne, per attinger dell’acqua. E Gesù le disse: Dammi da bere.7 Venne una donna Samaritana ad attinger acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere»
8 Perciocchè i suoi discepoli erano andati nella città, per comperar da mangiare.8 (i suoi discepoli infatti erano andati in città per comprarsi da mangiare).
9 Laonde la donna Samaritana gli disse: Come, essendo Giudeo, domandi tu da bere a me, che son donna Samaritana? Poichè i Giudei non usano co’ Samaritani.9 La donna Samaritana rispose: «Come mai tu, Giudeo, domandi da bere a me, che sono Samaritana?». I Giudei infatti non vanno d'accordo coi Samaritani.
10 Gesù rispose, e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è colui che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva.10 Gesù riprese: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice:- Dammi da bere -, tu stessa gli avresti fatta questa domanda, ed egli ti avrebbe data dell'acqua viva».
11 La donna gli disse: Signore, tu non hai pure alcun vaso da attingere, ed il pozzo è profondo: onde adunque hai quell’acqua viva?11 «Signore», gli disse la donna «tu non hai con che attinger acqua e il pozzo è profondo; donde dunque hai tu dell'acqua viva?
12 Sei tu maggiore di Giacobbe, nostro padre, il qual ci diede questo pozzo, ed egli stesso ne bevve, e i suoi figliuoli, e il suo bestiame?12 Sei forse da più del padre nostro Giacobbe, il quale ci ha dato questo pozzo e ne bevve egli stesso ed i suoi figli ed i suoi armenti?».
13 Gesù rispose, e le disse: Chiunque beve di quest’acqua, avrà ancor sete;13 Gesù le rispose: «Chi beve di quest'acqua avrà sete ancora; chi invece beve dell'acqua che io gli darò non avrà più sete;
14 ma, chi berrà dell’acqua ch’io gli darò, non avrà giammai in eterno sete; anzi, l’acqua ch’io gli darò diverrà in lui una fonte d’acqua saliente in vita eterna.14 anzi l'acqua data da me diventerà in lui una sorgente d'acqua zampillante nella vita eterna».
15 La donna gli disse: Signore, dammi cotest’acqua, acciocchè io non abbia più sete, e non venga più qua ad attingerne.15 La donna gli disse: «Signore, dammi quest'acqua, e io non avrò più sete e non verrò più qua ad attingere».
16 Gesù le disse: Va’, chiama il tuo marito, e vieni qua.16 Gesù le disse: «Va' a chiamare tuo marito e torna qua».
17 La donna rispose, e gli disse: Io non ho marito. Gesù le disse: Bene hai detto: Non ho marito.17 La donna rispose: «Non ho marito». E Gesù soggiunse: «Bene dicesti: - Non ho marito, -
18 Perciocchè tu hai avuti cinque mariti, e quello che tu hai ora non è tuo marito; questo hai tu detto con verità.18 perchè hai avuto cinque mariti e quello che hai attualmente non è tuo marito; e però hai detto la verità».
19 La donna gli disse: Signore, io veggo che tu sei profeta.19 La donna gli disse: «Signore, vedo che sei un profeta.
20 I nostri padri hanno adorato in questo monte; e voi dite che in Gerusalemme è il luogo ove conviene adorare.20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, mentre voi dite che il luogo dove bisogna adorare è Gerusalemme».
21 Gesù le disse: Donna, credimi che l’ora viene, che voi non adorerete il Padre nè in questo monte, nè in Gerusalemme.21 E Gesù: «Credimi, donna; viene l'ora in cui nè su questo monte nè in Gerusalemme adorerete più il Padre.
22 Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che noi conosciamo; poichè la salute è dalla parte de’ Giudei.22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quel che conosciamo, perchè la salute viene dai Giudei.
23 Ma l’ora viene, e già al presente è, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; perciocchè anche il Padre domanda tali che l’adorino;23 Ma viene l'ora, ed è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità, chè tali sono appunto gli adoratori che il padre domanda.
24 Iddio è Spirito; perciò, conviene che coloro che l’adorano, l’adorino in ispirito e verità.24 Iddio è spirito, e quelli che lo adorano lo devono adorare in ispirito e verità».
25 La donna gli disse: Io so che il Messia, il quale è chiamato Cristo, ha da venire; quando egli sarà venuto, ci annunzierà ogni cosa.25 La donna gli rispose: «Io so che viene il Messia, vale a dire il Cristo; quando dunque sarà venuto, ci farà conoscere ogni cosa».
26 Gesù le disse: Io, che ti parlo, son desso26 E Gesù a lei: «Sono io che ti parlo».
27 E in su quello, i suoi discepoli vennero, e si maravigliarono ch’egli parlasse con una donna; ma pur niuno disse: Che domandi? o: Che ragioni con lei?27 In quel momento arrivarono i discepoli e si meravigliarono che stesse lì a discorrere con una donna; tuttavia nessuno gli domandò: «Che desideri?», oppure: «Perchè parli con lei?».
28 La donna adunque, lasciata la sua secchia, se ne andò alla città, e disse alla gente:28 La donna, lasciata l'anfora, se ne andò in città e disse alla gente:
29 Venite, vedete un uomo che mi ha detto tutto ciò ch’io ho fatto; non è costui il Cristo?29 «Venite a vedere un uomo che mi ha raccontato tutto quel che ho fatto; che sia proprio il Cristo?».
30 Uscirono adunque della città, e vennero a lui.30 Uscirono dalla città e vennero da lui.
31 OR in quel mezzo i suoi discepoli lo pregavano, dicendo: Maestro, mangia.31 Intanto i discepoli lo pregavano dicendo: «Rabbi, mangia!».
32 Ma egli disse loro: Io ho da mangiare un cibo, il qual voi non sapete.32 Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».
33 Laonde i discepoli dicevano l’uno all’altro: Gli ha punto alcuno portato da mangiare?33 I discepoli perciò si domandavano l'un l'altro: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?».
34 Gesù disse loro: Il mio cibo è ch’io faccia la volontà di colui che mi ha mandato, e ch’io adempia l’opera sua.34 E Gesù a loro: «Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e portarne l'opera a termine.
35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi infino alla mietitura? ecco, io vi dico: Levate gli occhi vostri, e riguardate le contrade, come già son bianche da mietere.35 Non dite voi: - Ancora quattro mesi e poi la mietitura ?- Ebbene, io vi dico: - Alzate gli occhi e mirate i campi che già biondeggiano per la mèsse.
36 Or il mietitore riceve premio, e ricoglie frutto in vita eterna; acciocchè il seminatore, e il mietitore si rallegrino insieme.36 E chi miete riceve già la sua mercede e raccoglie frutto per la vita eterna, cosicchè tanto il seminatore che il mietitore godono insieme.
37 Poichè in questo quel dire è vero: L’uno semina, l’altro miete.37 Perchè in questo si verifica il proverbio: "Altro è il seminatore e altri il mietitore".
38 Io vi ho mandati a mieter ciò intorno a che non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete entrati nella lor fatica.38 Io vi ho mandati a mietere là dove non avete lavorato: altri hanno lavorato e voi siete entrati nel campo delle loro fatiche - ».
39 Or di quella città molti de’ Samaritani credettero in lui, per le parole della donna che testimoniava: Egli mi ha dette tutte le cose che io ho fatte.39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo delle parole della donna, che attestava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».
40 Quando adunque i Samaritani furon venuti a lui, lo pregarono di dimorare presso di loro; ed egli dimorò quivi due giorni.40 Quando dunque i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare presso di loro, ed egli vi rimase due giorni.
41 E più assai credettero in lui per la sua parola.41 E molti di più credettero in lui a cagione di ciò che avevano essi medesimi udito,
42 E dicevano alla donna: Noi non crediamo più per le tue parole; perciocchè noi stessi l’abbiamo udito, e sappiamo che costui è veramente il Cristo, il Salvator del mondo42 e dicevano alla donna: «Noi non crediamo più a motivo delle tue parole, ma perchè noi stessi lo abbiamo udito e riconosciamo che egli è veramente il salvatore del mondo».
43 ORA, passati que’ due giorni, egli si partì di là, e se ne andò in Galilea.43 Dopo due giorni partì e andò in Galilea.
44 Poichè Gesù stesso avea testimoniato che un profeta non è onorato nella sua propria patria.44 Perchè Gesù stesso attestò che nessun profeta è onorato nella sua patria.
45 Quando adunque egli fu venuto in Galilea, i Galilei lo ricevettero, avendo vedute tutte le cose ch’egli avea fatte in Gerusalemme nella festa; perciocchè anche essi eran venuti alla festa.45 Giunto dunque nella Galilea, fu accolto dai Galilei avendo essi veduto quanto aveva fatto a Gerusalemme durante la festa, alla quale essi pure erano andati.
46 Gesù adunque venne di nuovo in Cana di Galilea, dove avea fatto dell’acqua vino. Or v’era un certo ufficial reale, il cui figliuolo era infermo in Capernaum.46 Ritornò adunque in Cana di Galilea, dove aveva cambiata l'acqua in vino. Ora a Cafarnao eravi un ufficiale del re, il cui figlio era ammalato.
47 Costui, avendo udito che Gesù era venuto di Giudea in Galilea, andò a lui, e lo pregò che scendesse, e guarisse il suo figliuolo; perciocchè egli stava per morire.47 Avendo sentito che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, andò a lui e lo pregò che discendesse per guarirgli il figliuolo, il quale stava per morire.
48 Laonde Gesù gli disse: Se voi non vedete segni e miracoli, voi non crederete.48 Gesù gli disse: «Se voi non vedete dei segni e dei prodigi, non credete».
49 L’ufficial reale gli disse: Signore, scendi prima che il mio fanciullo muoia.49 L'ufficiale del re gli rispose: «Signore, discendi, prima che il mio figlio muoia».
50 Gesù gli disse: Va’, il tuo figliuolo vive. E quell’uomo credette alla parola che Gesù gli avea detta; e se ne andava.50 «Va'», gli disse Gesù «tuo figlio vive». E quell'uomo credette alla parola dettagli da Gesù e partì.
51 Ora, come egli già scendeva, i suoi servitori gli vennero incontro, e gli rapportarono, e dissero: Il tuo figliuolo vive.51 Mentre era in cammino fu incontrato dai servi e seppe che il suo figliuolo viveva.
52 Ed egli domandò loro dell’ora ch’egli era stato meglio. Ed essi gli dissero: Ieri a sette ora la febbre lo lasciò.52 Domandò loro quando avesse cominciato a star meglio ed essi gli risposero: «Ieri, alla settima ora la febbre lo lasciò».
53 Laonde il padre conobbe ch’era nella stessa ore, che Gesù gli avea detto: Il tuo figliuolo vive; e credette egli, e tutta la sua casa.53 Il padre riconobbe essere quella appunto l'ora nella quale Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui e tutta la sua famiglia.
54 Questo secondo segno fece di nuovo Gesù, quando fu venuto di Giudea in Galilea54 Questo nuovo miracolo fu il secondo compiuto da Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.