Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Ioanne 4


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1Conobbe adunque Iesù, che gli Farisei l' aveano in odio; come Iesù fa assai più discepoli e battezza, che non fa Ioanne;2avvegna che Iesù non battezzasse, ma sì gli suoi discepoli.3Lasciò Iudea, e un' altra volta andò in Galilea.4E bisognavali passare per Samaria.5Venne egli adunque nella città di Samaria, che si chiama Sicar, appresso a quella possessione (e a quello luogo) che dètte Iacob a Iosef suo figliuolo.6E quivi era la fonte di Iacob; e Iesù affaticato per l'andare, posesi a sedere sopra la fonte. Ed era quasi l'ora sesta.7E una femina venne quivi di Samaria per attignere acqua; alla quale Iesù addimandò bevere.8E gli discepoli suoi erando andati nella città a comprare cibi (da mangiare).9Disse la femina a Iesù: come mi dimandi tu bevere, conciosia cosa che sei giudeo, e io sono femina Samaritana? imperò che gli Iudei non s' intendono co' Samaritani.10Disse a lei Iesù se tu sapessi il dono di Dio, e chi ti ha dimandato da bevere, tu forse ne chiederesti a lui, ed egli ti darìa acqua viva.11Disse a lui la femina: tu non hai con che attingere dell' acqua, e il pozzo è molto alto; come adunque tu hai acqua viva?12Or se' tu maggiore che il padre nostro Iacob, il quale dètte a noi questo pozzo, ed egli bevette di quest' acqua lui, e gli suoi figliuoli, e le sue pecore?13E Iesù rispose a lei, e disse; ogni uomo che beverà di quest' acqua, anche averà sete; ma chi beverà di quella acqua ch' io gli darò, giammai non averà sete in eterno.14Anzi l'acqua ch' io gli darò, sarà una fonte che il farà salire in vita eterna.15Disse la femina: Signore, dammi di quest' acqua, acciò ch' io non abbia più sete, e non venga più quivi per attignere acqua.16Disse a lei Iesù: va, chiama il tuo marito, e vieni qua.17E la femina disse: io non ho marito. E Iesù disse a lei: bene hai detto, che non hai marito.18Ma ne hai avuto cinque, e questo che tu hai non è tuo marito; imperò hai detto il vero.19Disse la femina: Signore, a quello ch' io vedo, tu sei profeta.20(E imperò dimmi): li nostri padri adororono in questo monte; e voi dite che Ierusalem è 'l luogo dove si conviene orare.21E Iesù disse: femina, credi che verrà ora, che nè in questo monte nè in Ierusalem si adorerà il Padre.22Voi adorate quello che non sapete; ma noi adoriamo quello che noi sappiamo, imperò che la salute è de' Iudei.23Ma egli è venuto tempo, e ancora è, nel quale li veri adoratori adoraranno il Padre in spirito e veritate; imperò il Padre cerca tali, li quali l'adorino.24Il Spirito è Iddio; e quelli che l' adorano bisogna adorarlo in spirito e verità.25Diceli la femina: io so che il Messia viene, il quale ha nome Cristo; quando egli sarà venuto, egli annunziarà a noi ogni cosa.26E Iesù disse a lei: io sono esso, che parlo teco.27E in quello vennero gli discepoli, e meravigliavansi ch' ello parlava con quella femina; ma niuno di loro dimandò, che parlasse con lei, o di che l'addimandasse.28E allora la femina lasciò la mezzarola, e andò nella città, e disse agli uomini della città:29Venite, e vedete l' uomo che mi ha detto. ciò ch' io mai feci; sarebbe egli mai Cristo?30Allora la gente della città uscì fuori, e andavano a vederlo.31E in questo gli discepoli parlavano con lui, e dicevano: maestro, mangia.32Ed egli li disse: io ho a mangiare uno cibo, che voi non sapete.33E gli discepoli dicevano l'uno insieme con l'altro avrebbegli mai alcuno recato da mangiare?34Disse a loro Iesù il mio cibo si è di fare la volontà di colui che mi ha mandato, e ch' io compia l' opra sua.35Non dicete voi che di qui a ricolto è ancora quattro mesi? E io vi dico: levate gli occhi vostri, e vedete le contrade, che già sono bianche da mietere.36E colui che miete, riceve la sua mercede, e rauna il frutto in vita eterna; sì che insiememente goda chi semina e chi miete.37E in questo è vera la parola: imperò che altro è quello che semina, e altro è quello che miete.38Io vi ho mandato a mietere quello che voi non seminasti; altri hanno seminato, e voi siete entrati nel loro lavorio.39E molti di quella città di Samaria credettero in lui, per la testimonianza della femina che disse: venite a vadere l'uomo, che mi ha detto ciò che feci mai.40E venendo a Iesù quelli di Samaria, pregoronlo che stèsse con loro; ed egli stette con loro duo giorni.41E molti credettero in lui per le parole sue.42E dicevano alla femina: già non crediamo in lui per le tue parole; ma noi medesimi abbiamo veduto, e sappiamo veramente che questo è il Salvatore del mondo.43Dopo dunque due giorni partissi quindi, e andò in Galilea.44Ed esso Iesù rendette testimonianza, come nullo profeta ha onore nella sua patria.45Essendo adunque venuto in Galilea, riceveronlo li Galilei, avendo loro vedute tutte le cose che egli avea fatto in Ierosolima nel giorno della festa; ed etiam loro erano venuti al giorno della festa.46Venne adunque ancora in Cana di Galilea, dove fece di acqua vino. Ed era uno piccolo re, che avea uno suo figliuolo infermo, nella città di Cafarnao.47Udendo questo, che Iesù veniva di Giudea in Galilea, andò a lui, e pregollo che andasse a sanare uno suo figliuolo; imperò che già cominciaval a morire.48E Iesù gli disse: se voi non vedete li segni e miracoli, voi non credete.49E il re dice: Signore, vieni inanzi che il mio figliuolo mora.50E Iesù gli disse: va, che il tuo figliuolo vive. Ed egli credette alla parola che Iesù gli disse, e andossene.51E andando egli, li servi suoi gli andorono incontra, e dissengli che il suo figliuolo vivea.52Ed egli dimandò, a che ora gli lasciò la febbre. E loro dissero: jeri alla settima ora lascio'li la febbre.53Allora conobbe il re, che in quella ora era, che Iesù avea detto: il tuo figliuolo vive. E credette egli, e tutti quelli di casa sua.54Questo fu il secondo miracolo, il quale (un' altra volta) fece Iesù, essendo venuto di Iudea. in Galilea.