Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Cantico 1


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Il Cantico de’ cantici di Salomone1 Basciami col bascio della bocca tua; però che meglio sono le mammelle tue, che il vino,
2 BACIMI egli de’ baci della sua bocca; Perciocchè i tuoi amori son migliori che il vino.2 e rendono odore d' ottimi unguenti. Il nome tuo è olio sparto; però le giovincelle tue amano te. (LA VOCE DELLA CHIESA)
3 Per l’odore de’ tuoi preziosi olii odoriferi, Il tuo nome è un olio odorifero sparso, Ti amano le fanciulle.3 Tira me; dopo te corriamo nelli odori delli tuoi unguenti. (LA VOCE DEL SPOSO ALLE GIOVINCELLE) Il re mi menò nelli cellarii suoi; noi ci esalteremo e allegreremo in te, ricordandoci delle mammelle tue sopra il vino; li diritti (e veri) amano te.(LA VOCE DELLA CHIESA NELLE SUE AVVERSITADI)
4 Tirami, noi correremo dietro a te; Il re mi ha introdotta nelle sue camere; Noi gioiremo, e ci rallegreremo in te; Noi ricorderemo i tuoi amori, anzi che il vino; Gli uomini diritti ti amano.4 Negra son, ma son formosa figliuola di Ierusalem, sì come li tabernacoli di Cedar, sì come la pelle di Salomone.
5 O figliuole di Gerusalemme, io son bruna, ma bella; Come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.5 Non mi considerate, per ch' io sia fosca; chè il sole m' ha abbrunita.(LA VOCE DELLA SINAGOGA)Li figliuoli della madre mia combatterono contro a me puosonmi guardia nella vigna; io non guardai la vigna mia.(LA VOCE DELLA CHIESA A CRISTO)
6 Non riguardate che io son bruna; Perciocchè il sole mi ha tocca co’ suoi raggi; I figliuoli di mia madre si sono adirati contro a me; Mi hanno posta guardiana delle vigne; Io non ho guardata la mia vigna, che è mia6 Dimmi, dov'è colui che ama l'anima mia, dov' elli pasce e dov' elli si giace nel mezzo dì, acciò ch' io non incominci a vagabundare dietro alle greggie de' suoi compagni.(LA VOCE DI CRISTO ALLA CHIESA)
7 O tu, il qual l’anima mia ama, dichiarami Ove tu pasturi la greggia, Ed ove tu la fai posare in sul mezzodì; Perciocchè, perchè sarei io come una donna velata Presso alle mandre de’ tuoi compagni?7 Se tu non ti conosci, o bellissima tra le femine, esci fuori, e va dietro alle pediche delle tue greggie, e pasci li cavretti tuoi a lato alli tabernacoli delli pastori.
8 Se tu nol sai, o la più bella d’infra le femmine, Esci seguendo la traccia delle pecore, E pastura le tue caprette. Presso alle tende de’ pastori.8 Io assomigliai te, amica mia, alla cavalleria mia (al tempo) delli carri di Faraone.
9 AMICA mia, io ti assomiglio alle cavalle Che sono a’ carri di Faraone.9 (Amica mia) le gote tue sono belle, sì come quelle della tortore; lo collo tuo è bello, sì come l' ornamento del petto.(LA VOCE DEGLI AMICI)
10 Le tue guance son belle ne’ lor fregi, E il tuo collo ne’ suoi monili.10 Noi ti faremo catenelle d' oro, lavorate con virgule d'ariento.(LA VOCE DELLA CHIESA)
11 Noi ti faremo de’ fregi d’oro Con punti d’argento11 Quando il re era nel letto suo, il nardo mio diede l'odore suo.
12 Mentre il re è nel suo convito, Il mio nardo ha renduto il suo odore.12 Lo fasciculo della mirra è il diletto mio a me; elli dimorerà tra le mie mammelle.
13 Il mio amico m’è un sacchetto di mirra, Che passa la notte sul mio seno.13 Uva di Cipro è 'l mio diletto a me, nelle vigne di Engaddi.(LA VOCE DI CRISTO)
14 Il mio amico m’è un grappolo di cipro Delle vigne di En-ghedi.14 Ecco, tu se' bella, amica mia; ecco, tu sei bella; gli occhi tuoi sono di columba.(LA VOCE DELLA CHIESA)
15 Eccoti bella, amica mia, eccoti bella; I tuoi occhi somigliano quelli de’ colombi.15 Ecco, tu se' bello, diletto mio, e adorno; il letticciuolo nostro fiorito.
16 Eccoti bello, amico mio, ed anche piacevole; Il nostro letto eziandio è verdeggiante.16 Li decorrenti delle nostre case sono di cedro, e li bordonali nostri sono di cipresso.
17 Le travi delle nostre case son di cedri, I nostri palchi son di cipressi