Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Proverbi 18


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Colui che si separa cerca le sue cupidità, E schernisce ogni legge e ragione1 Colui che va cercando cagioni per partirsi dal suo amico (non è già prode uomo; e) deve essere biasimato tuttavia.
2 Lo stolto non si diletta nella prudenza, Ma in ciò che il cuor suo si manifesti2 Cosa che l'uomo dica al folle per bene, appena lo intende, se l' uomo non dice a [lui ciò ] che pensa nel suo cuore; (chè tuttavia gli pare essere più savio di tutti coloro che il governano; e questa è maniera di tutti i folli).
3 Quando viene un empio, viene anche lo sprezzo, E il vituperio con ignominia3 E spesso adiviene, quando il cattivo uomo è stato lungamente nel peccato e menata mala vita, non si cura; (perciò che il nostro Signore è molto misericordioso, che cuore d' uomo non potrebbe pensare; non gli fae già secondo che serve; e si crede che Dio l'abbi dimenticato, e non si cura che vita meni; ma il cattivo non si prende guardia del nostro Signore, però ch' egli l'aspetta a penitenza; che niuno peccatore, tutto sia disleale e dispregiato, anzi lo riceve lietamente, voglia ello lasciare il suo peccato; e quando meno si guarda, che vede il nostro Signore, che non ha cura d' amendare sua vita, sì li manda la morte; e quando elli sente che la morte lo strigne, allora si pentirebbe se potesse; ma ciò è tardi, chè la sua vita è trapassata in peccato e in dolore; chè) tali genti caggiono spesso in disperazione, e perciò vanno alla morte dello inferno.
4 Le parole della bocca dell’uomo eccellente sono acque profonde; La fonte di sapienza è un torrente che sgorga4 Molto è buona cosa la dottrina del prode uomo (che sa la scrittura verace); e sapienza non puote niuno spregiare, se ha savio cuore; (che è non diritto in buona dottrina).
5 Egli non è bene d’aver riguardo alla qualità dell’empio, Per far torto al giusto nel giudicio5 Quello che si tiene in giudicamento verso colui che ha torto per dono, non fa già bene; (chè niuno non deve a sua coscienza difendere il torto).
6 Le labbra dello stolto entrano in contesa, E la sua bocca chiama le percosse.6 Il folle si mette tosto e leggermente in questione; chè non dice niente, se follia non è.
7 La bocca dello stolto è la sua ruina, E le sue labbra sono il laccio dell’anima sua7 E la parola del folle l' ingrava molto spesso; e la sua lingua (il grava e) nuoce al suo cuore e all' anima.
8 Le parole di chi va bisbigliando paiono lusinghevoli; Ma scendono fin nell’interiora del ventre8 Alcuna volta avviene che la parola del cattivo uomo assomiglia buona e di dolce aere; ma veruna cosa non grava tanto quanto la malvagia lingua. Paura abbatte il pigro; e chi è soperchio spigliato campa con fame.
9 Chi si porta rimessamente nel suo lavoro, È fratello dell’uomo dissipatore9 (Il cattivo malvagio non sa apprendere a niuno bene fare, nè penitenza che li si assimigli; chè non la potrebbero sofferire tale genti che sono forti a fare male; e i figliuoli, a incominciare il bene, anderanno a male e a dolere). Colui che apprende a servire a Dio, se non lo mantiene vigorosamente, per sua pena somiglia colui che disfa ciò ch' egli ha fatto.
10 Il Nome del Signore è una forte torre; Il giusto vi ricorrerà, e sarà in salvo in luogo elevato10 Molto è forte castello la dottanza del nostro Signore, e a lui (deve avere grande sicurtade). rifugge il giusto, e sarà aggrandito.
11 I beni del ricco son la sua città di fortezza, E come un alto muro alla sua immaginazione11 (Il prode uomo; chè per servire nostro Signore sono molti prodi uomini onorati); il ricco uomo si difende molto spesso da molti pericoli; con loro ricchezze hanno molti uomini sicurtà, come se fussono in uno castello.
12 Il cuor dell’uomo s’innalza avanti la ruina; Ma l’umiltà va davanti alla gloria12 (Ma spesso avviene, dond' elli fanno tale cosa, dond' elli sono in dolore;) quando l'uomo è in più alto stato, ed elli crede vivere molto più lungamente, alcuna volta gli viene disavventura che molto il grava, e la morte onde ello non si può guardare; ma colui che tuttavia ha umilità, non viene già meno; (ispesse volte avviene che molti uomini sono avviati per menare semplice vita).
13 Chi fa risposta prima che abbia udito, Ciò gli è pazzia e vituperio13 Chi risponde inanzi che l' uomo il domandi, e' si dimostra per folle, e per pieno di confusione; (e molto grande senno è di guardarsi di parlare della cosa che niente gli tocca).
14 Lo spirito dell’uomo sostiene l’infermità di esso; Ma chi solleverà lo spirito afflitto?14 Lo senno (e il sapere) del prode uomo sostiene e porta la fragilità di lui; ma (molto è grave cosa d' avere adottanza di uomo troppo adiroso nè pazzo. Quando è nel suo cruccio, dice tosto tali cose. donde vclentieri graverebbe altrui, se potesse; poi non puote amendare; chè la villana parola, tosto detta, qui non è da domandare. E perciò dice Salomone:) uomo che troppo si corruccia leggermente, chi lo potrebbe sofferire?
15 Il cuor dell’uomo intendente acquista scienza; E l’orecchio de’ savi cerca conoscimento15 Il cuore del savio uomo si terrà in pace; (e però non è già folle chi volentieri mette il suo cuore a bene intendere); e orecchio di savio va domandando senno.
16 Il presente dell’uomo gli fa far largo, E lo conduce davanti a’ grandi16 L'uomo che sa donare quando è tempo, ello ne sarà lodato e servito; chè si farà caro tenere innanzi a molti altri uomini.
17 Chi è il primo a piatir la sua causa ha ragione; Ma il suo compagno vien poi, ed esamina quello ch’egli ha detto17 (Il prode uomo prende consideramento, che vita ha menata; è altresì come colui che hae a rendere ragione al suo signore, e se si sente in peccato, deve chiamare mercede; chè niuno non si deve disperare per peccato che abbia fatto, e sì tosto come il peccatore comincia a dire il suo peccato, e fa la sua confessione, e' comincia a diventare giusto e prode uomo. E perciò dice Salomone :) il giusto s'accusa al cominciamento; e colui della sua confessione diventa suo amico; (chè sottrae dolcemente il peccatore, riconosce la veritade; ello sì fa sua pace il nostro Signore; ed elli rende l'amore che ello aveva perduto per suo difetto).
18 La sorte fa cessar le liti, E fa gli spartimenti fra i potenti18 (Avventuratamente a niente tutti i pensieri delle genti e potenti uomini fae; avventure avviene, donde non si guardano, spesso rimutare loro coraggio; e colui che uomo crede che dovesse più largamente vivere, muore in poco tempo). Le buschette fanno racchetare le contenzioni, e tra coloro che sono potenti giùdicano.
19 Il fratello offeso è più inespugnabile che una forte città; E le contese tra fratelli son come le sbarre di un palazzo19 Il fratello che hae ajuto dal suo fratello ee città ferma, e i loro giudicii son come chiavistelli delle cittadi; (e così come la femina gitta a diritto giudicamento, fa lodare il Signore).
20 Il ventre dell’uomo sarà saziato del frutto della sua bocca; Egli sarà saziato della rendita delle sue labbra20 Molto è in pace il cuore dell' uomo che non pensa altro che bene; e la dolce parola (sanza malizia e sanza inganno) è molto grande sollazzo al cuore dell' uomo.
21 Morte e vita sono in poter della lingua; E chi l’ama mangerà del frutto di essa21 Nella lingua giace (il male e) la morte e la vita; e quello che vuole bene, si guarda da male dire, e quello che non averà cura ciò che si dice, viene tosto a male.
22 Chi ha trovata moglie ha trovata una buona cosa, Ed ha ottenuto favor del Signore22 Colui che ha buona femina (siede molto ad agio, e) molto gli fae grande bene; e deve avere grande gïoia, s' egli è savio Colui che non ama la sua buona moglie (che Iddio gli hae data, e amore non le porta), caccia il bene di lungi da sè; ma colui che s' inamica con altra femina, e attiensi a lei, è folle apertamente e malvagio.
23 Il povero parla supplichevolmente; Ma il ricco risponde duramente23 Il povero uomo conta sua ragione dolcemente; il ricco parla con rigoglio, (e per sicurtà di ricchezza volentieri si vanta alcuna volta. L'uomo trova alcuna volta più grande amore in uno strano, che non fa in uno suo padre o fratello, e più leale compagno uno strano quale si voglia, che parente carnale).
24 Un uomo che ha degli amici deve portarsi da amico; E vi è tale amico, che è più congiunto che un fratello24 (E perciò dice Salomone): l'uomo che è amabile compagno, sarà più amico che fratello.