Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Giobbe 28


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DIODATIVULGATA
1 Certo l’argento ha la sua miniera, E l’oro un luogo dove è fuso.1 Habet argentum venarum suarum principia,
et auro locus est in quo conflatur.
2 Il ferro si trae dalla polvere, E la pietra liquefatta rende del rame.2 Ferrum de terra tollitur,
et lapis solutus calore in æs vertitur.
3 L’uomo ha posto un termine alle tenebre, E investiga ogni cosa infino al fine; Le pietre che son nell’oscurità e nell’ombra della morte;3 Tempus posuit tenebris,
et universorum finem ipse considerat :
lapidem quoque caliginis et umbram mortis.
4 Ove i torrenti che il piè avea dimenticati scoppiano fuori, E impediscono che niuno vi stia appresso; Poi scemano, e se ne vanno per opera degli uomini.4 Dividit torrens a populo peregrinante
eos quos oblitus est pes egentis hominis, et invios.
5 La terra, che produce il pane, Disotto è rivolta sottosopra, e pare tutta fuoco.5 Terra de qua oriebatur panis,
in loco suo igni subversa est.
6 Le pietre di essa sono il luogo degli zaffiri, E vi è della polvere d’oro.6 Locus sapphiri lapides ejus,
et glebæ illius aurum.
7 Niuno uccello rapace ne sa il sentiero, E l’occhio dell’avvoltoio non riguardò mai là.7 Semitam ignoravit avis,
nec intuitus est eam oculus vulturis.
8 I leoncini della leonessa non calcarono giammai que’ luoghi, Il leone non vi passò giammai.8 Non calcaverunt eam filii institorum,
nec pertransivit per eam leæna.
9 L’uomo mette la mano a’ macigni; Egli rivolta sottosopra i monti fin dalla radice.9 Ad silicem extendit manum suam :
subvertit a radicibus montes.
10 Egli fa de’ condotti a’ rivi per mezzo le rupi; E l’occhio suo vede ogni cosa preziosa.10 In petris rivos excidit,
et omne pretiosum vidit oculus ejus.
11 Egli tura i fiumi che non gocciolino, E trae fuori in luce le cose nascoste.11 Profunda quoque fluviorum scrutatus est,
et abscondita in lucem produxit.
12 Ma la sapienza, onde si trarrà ella? E dov’è il luogo dell’intelligenza?12 Sapientia vero ubi invenitur ?
et quis est locus intelligentiæ ?
13 L’uomo non conosce il prezzo di essa; Ella non si trova nella terra de’ viventi13 Nescit homo pretium ejus,
nec invenitur in terra suaviter viventium.
14 L’abisso dice: Ella non è in me; E il mare dice: Ella non è appresso di me.14 Abyssus dicit : Non est in me,
et mare loquitur : Non est mecum.
15 Ei non si può dare oro per essa, Nè può pesarsi argento per lo prezzo suo.15 Non dabitur aurum obrizum pro ea,
nec appendetur argentum in commutatione ejus.
16 Ella non può essere apprezzata ad oro di Ofir, Nè ad onice prezioso, nè a zaffiro.16 Non conferetur tinctis Indiæ coloribus,
nec lapidi sardonycho pretiosissimo vel sapphiro.
17 Nè l’oro, nè il diamante, non posson pareggiarla di prezzo; Ed alcun vasellamento d’oro fino non può darsi in iscambio di essa.17 Non adæquabitur ei aurum vel vitrum,
nec commutabuntur pro ea vasa auri.
18 Appo lei non si fa menzione di coralli, nè di perle; La valuta della sapienza è maggiore che quella delle gemme.18 Excelsa et eminentia non memorabuntur comparatione ejus :
trahitur autem sapientia de occultis.
19 Il topazio di Etiopia non la può pareggiar di prezzo; Ella non può essere apprezzata ad oro puro19 Non adæquabitur ei topazius de Æthiopia,
nec tincturæ mundissimæ componetur.
20 Onde viene adunque la sapienza? E dove è il luogo dell’intelligenza?20 Unde ergo sapientia venit ?
et quis est locus intelligentiæ ?
21 Conciossiachè ella sia nascosta agli occhi d’ogni vivente, Ed occulta agli uccelli del cielo.21 Abscondita est ab oculis omnium viventium :
volucres quoque cæli latet.
22 Il luogo della perdizione e la morte dicono: Noi abbiamo con gli orecchi solo udita la fama di essa.22 Perditio et mors dixerunt :
Auribus nostris audivimus famam ejus.
23 Iddio solo intende la via di essa, E conosce il suo luogo.23 Deus intelligit viam ejus,
et ipse novit locum illius.
24 Perciocchè egli riguarda fino all’estremità della terra, Egli vede sotto tutti i cieli.24 Ipse enim fines mundi intuetur,
et omnia quæ sub cælo sunt respicit.
25 Quando egli dava il peso al vento, E pesava le acque a certa misura;25 Qui fecit ventis pondus,
et aquas appendit in mensura.
26 Quando egli poneva il suo ordine alla pioggia, E la via a’ lampi de’ tuoni;26 Quando ponebat pluviis legem,
et viam procellis sonantibus :
27 Allora egli la vedeva, e la contava; Egli l’ordinava, ed anche l’investigava.27 tunc vidit illam et enarravit,
et præparavit, et investigavit.
28 Ma egli ha detto all’uomo: Ecco, il timor del Signore è la sapienza; E il ritrarsi dal male è l’intelligenza28 Et dixit homini : Ecce timor Domini, ipsa est sapientia ;
et recedere a malo, intelligentia.