Scrutatio

Domenica, 11 maggio 2025 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 25


font
BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 In tre cose s'è compiaciuto l'animo mio, le quali sono laudate dinanzi da Dio e dalli uomini;1 Tre cose son secondo il mio cuore, le quali sono approvate da Dio, e dagli uomini.
2 cioè, la concordia de' fratelli, e l'amore del prossimo, e il marito e la moglie che si consentano insieme.2 La concordia de' fratelli, e l'amore de' prossimi, e un marito, e una moglie ben uniti tra loro.
3 Tre specie di genti ebbe in odio l'anima mia, e sono molto gravato dell' animo di coloro;3 Tre specie di persone sono in odio all'anima mia, e mi stomacano i loro costumi.
4 cioè, povero superbo, ricco bugiardo, vecchio pazzo e disensato.4 Il povero superbo, il ricco mendace, e il vecchio stolto, e senza prudenza.
5 Tu che non radunasti nella giovinezza tua, come troverai nella vecchiezza tua?5 Quello, che tu non raunasti nella tua gioventù, come tel troverai nella tua vecchiezza?
6 Come è bella cosa alla canizie il giudicio, e dell' antico conoscere il consiglio!6 Quanto bell'ornamento per la canizie è il saper giudicare, e pe' vecchi il saper dare consigli!
7 E come è bellissima alli antichi la sapienza, e il glorioso intelletto e il consiglio!7 Quanto bene sta la sapienza all'età avanzata, ed a que', che sono in dignità, l'intelligenza, e il consiglio!
8 La corona de' vecchi è il molto sapere; e la gloria loro è il timore di Dio.8 Corona de' vecchi è la molta sperienza, e la loro gloria il timore di Dio.
9 Io magnificai nove cose del cuore da non sospicarle; e la decima cosa diroe nella lingua degli uomini:9 Nove cose ho io stimato assai, e di esse nissuno avrà cattivo concetto in cuor suo, e la decima la aununzierò agli uomini colla mia lingua.
10 l' uomo lo quale vivendo s' allegra ne' suoi figliuoli, vedendo la sovversione delli suoi inimici.10 Un uomo, il quale ha consolazione da' figliuoli, e uno che vive, e vede la ruina de' suoi nemici.
11 Beato colui che abita colla femina savia, e colui che per la lingua sua non è caduto, e colui che non servì a coloro ch' erano indegni di lui.11 Beato colui, che convive con una donna assennata, e quegli, che non ha peccato colla sua lingua, e quegli, che non è stato servo di persone indegne di lui.
12 Beato colui che ha trovato vero amico, e colui che parla giustizia a colui che l'ascolta.12 Beato chi trova un vero amico, e chi espone la giustizia a un orecchio, che ascolta.
13 Come è grande colui che trovò sapienza e scienza! ma egli non è maggiore di coloro che temono Iddio.13 Quanto è beato chi trova la sapienza, e la scienza! ma nissuno supera colui, che teme Dio:
14 Il timore di Dio si puose sopra tutte le cose.14 Il timore di Dio si alza sopra tuttele cose.
15 Beato è colui a cui è donato d' avere il timore di Dio; e colui che teme Iddio, a cui sarà egli assomigliato?15 Beato l'uomo, a cui è stata dato il dono del timore di Dio: chi n'ha il possesso a qual cosa mai lo paragoneremo!
16 Lo timore di Dio è il principio del suo amore; ma il principio della fede è proprio a congiugnerlo a lui.16 Il timore di Dio è il principio dell'amore di lui, ma a lui dee congiuugersi il principio della fede.
17 Ogni piaga è tristizia del cuore; e ogni malizia si è riezza della femina.17 La tristezza del cuore è piaga somma; e la malvagità della donna è la somma malizia.
18 E vederà ogni piaga, e non piaga del cuore;18 L'uomo tollererà qualunque piaga, ma non la piaga del cuore.
19 e ogni riezza, e non riezza della femina;19 E qualunque malvagità, ma non la malvagità della donna:
20 e ogni rancore, e non rancore di coloro che odiano;20 E qualunque afflizione, ma non quella, che viene da quelli, che odiano:
21 e ogni vendetta, e non vendetta de' nimici.21 E qualunque pena, ma non quella, che danno i nemici.
22 Non è capo più malvagio, che quello del serpente;22 Non v'ha testa peggiore della testa del serpente:
23 e non è ira sopra l'ira della femina. Più mi piacerebbe di abitare con leoni e draconi, che abitare con femina mala.23 E non è sdegno peggiore di quel della donna. Vorrei piuttosto coabitare con un lione, e con un dragone, che con una donna malvagia.
24 La riezza della femina muta la faccia sua, e sì come orso diserta il volto suo, e sì come uno sacco dimostralo. In mezzo delli prossimi suoi24 La malignità della donna cangia il suo volto, e rende fosco il suo visaggio come di un orso, ed ella diventa del colore di un sacco da duolo.
25 pianse il marito suo, e udendo sospiroe uno poco.25 Il marito di lei in mezzo a' suoi vicini geme, e ascolta, e sospira pian piano.
26 Ogni malizia è picciola, rispetto alla malizia della femina; la parte de' peccatori caggia sopra lei.26 Leggera è qualunque malizia in paragone della malizia della donna, tocchi ella in sorte a un peccatore.
27 Come lo salire arenoso è nelli piedi del veterano, così è la femina allinguata all' uomo pacifico.27 Quello, che è ai piedi di un vecchio il salire un monte di sabbia, lo è all'uomo tranquillo una donna linguacciuta.
28 Non guardare nella bellezza della femina, e non desiderare la femina nella bellezza sua.28 Non badare alla beltà della donna, e non desiderare la donna per la sua bellezza.
29 L'ira della femina (nella faccia sua) e grande irreverenza e grande confusione.29 Grande è l'ira della donna, e l'inverecondia, e la ignominia.
30 La femina, s'ella averae principato, sarà contraria al marito suo.30 Se la donna ha il comando, è ribelle al marito.
31 Cuore umile e faccia trista e piaga di morte è la femina malvagia.31 La mala donna affligge il cuore, attrista il volto, e impiaga il cuor del marito.
32 Mano debile, ginocchia dinervate, si è la femina che non beatifica il suo marito.32 La donna, che non fa il marito felice, gli snerva le braccia, e gli indebolisce le ginocchia.
33 Il principio del peccato fu fatto dalla femina, e per lei tutti morremo.33 Dalla donna ebbe principio il peccato, e per lei muojamo tutti.
34 Non dare all' acqua tua uscita, eziandio poca; nè alla cattiva femina concedere licenza d' uscire fuori.34 Non lasciare un foro nemmen piccolo alla tua acqua, né alla donna malvagia la permissione di andar fuori.
35 Se ella non anderae a lato alla tua mano, ella ti confonderae nel conspetto de' tuoi nimici.35 Se ella non cammina sotto la tua direzione, ella ti svergognerà in faccia a' tuoi nemici.
36 Tagliala dalla carne tua, acciò ch' ella non ti usi in mala carne sempre.36 Separala dal tuo convitto, affinchè non si prenda sempre giuoco di te.