Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 25


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 In tre cose s'è compiaciuto l'animo mio, le quali sono laudate dinanzi da Dio e dalli uomini;1 Di tre cose si compiace l’anima mia,
ed esse sono gradite al Signore e agli uomini:
concordia di fratelli, amicizia tra vicini,
moglie e marito che vivono in piena armonia.
2 cioè, la concordia de' fratelli, e l'amore del prossimo, e il marito e la moglie che si consentano insieme.2 Tre tipi di persone detesta l’anima mia,
la loro vita è per me un grande orrore:
il povero superbo, il ricco bugiardo,
il vecchio adultero privo di senno.
3 Tre specie di genti ebbe in odio l'anima mia, e sono molto gravato dell' animo di coloro;3 Se non hai raccolto in gioventù,
che cosa vuoi trovare nella vecchiaia?
4 cioè, povero superbo, ricco bugiardo, vecchio pazzo e disensato.4 Quanto s’addice il giudicare ai capelli bianchi
e agli anziani il saper dare consigli!
5 Tu che non radunasti nella giovinezza tua, come troverai nella vecchiezza tua?5 Quanto s’addice la sapienza agli anziani,
il discernimento e il consiglio alle persone onorate!
6 Come è bella cosa alla canizie il giudicio, e dell' antico conoscere il consiglio!6 Corona dei vecchi è un’esperienza molteplice,
loro vanto è temere il Signore.
7 E come è bellissima alli antichi la sapienza, e il glorioso intelletto e il consiglio!7 Nove situazioni ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
8 La corona de' vecchi è il molto sapere; e la gloria loro è il timore di Dio.8 felice chi vive con una moglie assennata,
chi non ara con il bue e l’asino insieme,
chi non ha peccato con la sua lingua,
chi non ha servito a uno indegno di lui;
9 Io magnificai nove cose del cuore da non sospicarle; e la decima cosa diroe nella lingua degli uomini:9 felice chi ha trovato la prudenza,
chi parla a gente che l’ascolta;
10 l' uomo lo quale vivendo s' allegra ne' suoi figliuoli, vedendo la sovversione delli suoi inimici.10 quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore!
11 Beato colui che abita colla femina savia, e colui che per la lingua sua non è caduto, e colui che non servì a coloro ch' erano indegni di lui.11 Il timore del Signore vale più di ogni cosa;
chi lo possiede a chi potrà essere paragonato?
12 Beato colui che ha trovato vero amico, e colui che parla giustizia a colui che l'ascolta.12 Il timore del Signore è inizio di amore per lui,
la fede è inizio di adesione a lui.
13 Come è grande colui che trovò sapienza e scienza! ma egli non è maggiore di coloro che temono Iddio.13 Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore,
qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna;
14 Il timore di Dio si puose sopra tutte le cose.14 qualunque sventura, ma non quella causata da persone che odiano,
qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici.
15 Beato è colui a cui è donato d' avere il timore di Dio; e colui che teme Iddio, a cui sarà egli assomigliato?15 Non c’è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c’è ira peggiore dell’ira di una donna.
16 Lo timore di Dio è il principio del suo amore; ma il principio della fede è proprio a congiugnerlo a lui.16 Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.
17 Ogni piaga è tristizia del cuore; e ogni malizia si è riezza della femina.17 La malvagità di una donna ne àltera l’aspetto,
rende il suo volto tetro come quello di un orso.
18 E vederà ogni piaga, e non piaga del cuore;18 Suo marito siede in mezzo ai suoi vicini
e senza volerlo geme amaramente.
19 e ogni riezza, e non riezza della femina;19 Ogni malizia è nulla di fronte alla malizia di una donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!
20 e ogni rancore, e non rancore di coloro che odiano;20 Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio,
tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico.
21 e ogni vendetta, e non vendetta de' nimici.21 Non soccombere al fascino di una donna,
per una donna non ardere di passione.
22 Non è capo più malvagio, che quello del serpente;22 Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo
è una donna che mantiene il proprio marito.
23 e non è ira sopra l'ira della femina. Più mi piacerebbe di abitare con leoni e draconi, che abitare con femina mala.23 Animo abbattuto e volto triste
e ferita al cuore è una donna malvagia;
mani inerti e ginocchia infiacchite,
tale è colei che non rende felice il proprio marito.
24 La riezza della femina muta la faccia sua, e sì come orso diserta il volto suo, e sì come uno sacco dimostralo. In mezzo delli prossimi suoi24 Dalla donna ha inizio il peccato
e per causa sua tutti moriamo.
25 pianse il marito suo, e udendo sospiroe uno poco.25 Non dare all’acqua via d’uscita
né libertà di parlare a una donna malvagia.
26 Ogni malizia è picciola, rispetto alla malizia della femina; la parte de' peccatori caggia sopra lei.26 Se non cammina al cenno della tua mano,
separala dalla tua carne.
27 Come lo salire arenoso è nelli piedi del veterano, così è la femina allinguata all' uomo pacifico.
28 Non guardare nella bellezza della femina, e non desiderare la femina nella bellezza sua.
29 L'ira della femina (nella faccia sua) e grande irreverenza e grande confusione.
30 La femina, s'ella averae principato, sarà contraria al marito suo.
31 Cuore umile e faccia trista e piaga di morte è la femina malvagia.
32 Mano debile, ginocchia dinervate, si è la femina che non beatifica il suo marito.
33 Il principio del peccato fu fatto dalla femina, e per lei tutti morremo.
34 Non dare all' acqua tua uscita, eziandio poca; nè alla cattiva femina concedere licenza d' uscire fuori.
35 Se ella non anderae a lato alla tua mano, ella ti confonderae nel conspetto de' tuoi nimici.
36 Tagliala dalla carne tua, acciò ch' ella non ti usi in mala carne sempre.