Scrutatio

Domenica, 11 maggio 2025 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Sapienza 6


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 La sapienza è migliore che le forze; e l' uomo prudente si è migliore che il forte.1 Melior est sapientia quam vires,
et vir prudens quam fortis.
2 Udite dunque, o re, e intendete; giùdici dei confini della terra, imprendete.2 Audite ergo, reges, et intelligite ;
discite, judices finium terræ.
3 Date le orecchie, voi che contenete le moltitudini, e piacete a voi nelle turbe delle genti.3 Præbete aures, vos qui continetis multitudines,
et placetis vobis in turbis nationum.
4 Egli è data da Dio potestade a voi, (e la possanza) e la virtude v'è data dallo Altissimo, il quale v' addomanderae delle opere vostre, e ricercherae li vostri pensieri.4 Quoniam data est a Domino potestas vobis,
et virtus ab Altissimo :
qui interrogabit opera vestra, et cogitationes scrutabitur.
5 Però che, conciosia cosa che voi foste gubernatori del suo regno, giudicaste non dirittamente, e non osservaste la legge della giustizia, e non andaste secondo la volontà di Dio.5 Quoniam cum essetis ministri regni illius,
non recte judicastis, nec custodistis legem justitiæ,
neque secundum voluntatem Dei ambulastis.
6 E Iddio apparve tosto e ispaventevolmente a voi; però che il durissimo suo giudicio si farae in coloro i quali signoreggiano li altri.6 Horrende et cito apparebit vobis,
quoniam judicium durissimum his qui præsunt fiet.
7 Al piccolo si concede la misericordia; li potenti potentemente fieno tormentati.7 Exiguo enim conceditur misericordia ;
potentes autem potenter tormenta patientur.
8 Iddio (che è Signore di tutti) non ne trarrae (per maggioranza) la persona, di qualunque stato sia, e non temerae di che grandezza si sia; però ch' egli fece il piccolo e il grande, e hae uguale cura di tutti.8 Non enim subtrahet personam cujusquam Deus,
nec verebitur magnitudinem ejus cujusquam,
quoniam pusillum et magnum ipse fecit,
et æqualiter cura est illi de omnibus.
9 Il più forte tormento soprastae alli più forti.9 Fortioribus autem fortior instat cruciatio.
10 A voi dunque, o re, sono queste mie parole, acciò che voi appariate sapienza, e non travalichiate.10 Ad vos ergo, reges, sunt hi sermones mei :
ut discatis sapientiam, et non excidatis.
11 Però che coloro che osservano la giustizia, saranno giudicati giustamente; e coloro che averanno imparato le cose giuste, troveranno (quando fieno domandati da Dio dello re loro) che rispondere.11 Qui enim custodierint justa juste, justificabuntur ;
et qui didicerint ista, invenient quid respondeant.
12 Desiderate dunque li miei sermoni e amateli, e averete scienza.12 Concupiscite ergo sermones meos ;
diligite illos, et habebitis disciplinam.
13 La sapienza è chiara, ed è quella che mai non si guasta; e leggermente si vede da coloro che l'amano, e fia trovata da coloro che la cercono.13 Clara est, et quæ numquam marcescit, sapientia :
et facile videtur ab his qui diligunt eam,
et invenitur ab his qui quærunt illam.
14 Ed ella prima piglia coloro che lei desiderano, per mostrarsi prima a loro.14 Præoccupat qui se concupiscunt,
ut illis se prior ostendat.
15 Chi veggiò il die, non s' affaticherae invano in servigio di lei; però ch' elli la troverae sedere alle sue porte.15 Qui de luce vigilaverit ad illam non laborabit ;
assidentem enim illam foribus suis inveniet.
16 Pensate di lei; il senno è venuto al fine suo; e chi veghiarae per lei, tosto fia securo.16 Cogitare ergo de illa sensus est consummatus,
et qui vigilaverit propter illam cito securus erit.
17 Però che ella, cercandone, accerchia coloro che di lei sono degni; e nelle (sue) vie allegramente si mostra loro, e fassi loro incontro in ogni providenza.17 Quoniam dignos se ipsa circuit quærens,
et in viis ostendit se hilariter,
et in omni providentia occurrit illis.
18 Lo principio di quella è lo vero desiderio di lei.18 Initium enim illius verissima est disciplinæ concupiscentia.
19 La diligenza dunque della disciplina è la dilezione; e la dilezione è la osservanza della legge sua; la osservanza della legge è compiuta incorruzione.19 Cura ergo disciplinæ dilectio est,
et dilectio custodia legum illius est ;
custoditio autem legum consummatio incorruptionis est ;
20 La incorruzione fa l' uomo essere prossimato a Dio.20 incorruptio autem facit esse proximum Deo.
21 Il desiderio della sapienza producerae l' uomo al perpetuale regno.21 Concupiscentia itaque sapientiæ deducit ad regnum perpetuum.
22 Se dunque voi, o re del popolo, vi dilettate nelle sedie e nelle verghe regali, amate la sapienza, sì che voi regniate in perpetuo.22 Si ergo delectamini sedibus et sceptris, o reges populi,
diligite sapientiam, ut in perpetuum regnetis :
23 Amate il lume della sapienza, voi che siete sopra i popoli.23 diligite lumen sapientiæ, omnes qui præestis populis.
24 E io riconterò, che cosa è la sapienza, in che modo ella è fatta, e non nasconderoe da voi li sacramenti di Dio; ma io cercheroe dal principio della nativitade (della sapienza), e metteroe in luce la sua scienza; non taceroe la veritade.24 Quid est autem sapientia, et quemadmodum facta sit, referam,
et non abscondam a vobis sacramenta Dei :
sed ab initio nativitatis investigabo,
et ponam in lucem scientiam illius,
et non præteribo veritatem.
25 E non anderoe per via colla invidia attristante; però che (lo invidioso e) cotale uomo non sarà partecipe di sapienza.25 Neque cum invidia tabescente iter habebo,
quoniam talis homo non erit particeps sapientiæ.
26 La moltitudine della sapienza sì è sanitade dell' uomo; e il savio re sì è fermamento del popolo.26 Multitudo autem sapientium sanitas est orbis terrarum,
et rex sapiens stabilimentum populi est.
27 Adunque togliete disciplina per le mie parole, e gioveravvi.27 Ergo accipite disciplinam per sermones meos,
et proderit vobis.