Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Salmi 38


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 (Per la fine. A Iditun. Cantico di David),1 In fine, cantico di David per Iditun.
2 Io dissi: « Vigilerò su me stesso », per non peccare colla mia lingua. Posi un freno alla mia bocca, quando l'empio mi stava davanti.2 Dissi: guarderò le mie vie, acciò non pecchi nella mia lingua. Ho posto guardia alla mia bocca, mentre che il peccatore stae contra di me.
3 Ammutolii, mi umiliai, e tacqui più del conveniente, e il mio dolore si rincrudì.3 Son fatto muto e umiliato, e tacetti dalli buoni; ed emmi rinnovato il mio dolore.
4 Si accese dentro di me il mio cuore, e un fuoco divampò dalle mie considerazioni.4 (Ad ogni parte) si riscaldò il mio cuore dentro di me; e infiammerassi il fuoco nella mia meditazione.
5 E la parola mi venne sulla lingua: Signore, fammi conoscere il mio fine e il numero dei miei giorni, affinchè io sappia quanto mi manca.5 Ho parlato con la mia lingua: fammi sapere, Signore, il mio fine, e quanto sia il numero de' miei dì; acciò sappia quello mi manchi.
6 Ecco, tu hai resi misurabili i miei giorni, e il mio essere è come un nulla dinanzi a te. Davvero è mera vanità ogni uomo vivente.6 Ecco che hai mensurati i miei dì; e la mia sostanza dinanzi a te è come niente. E però tutte le cose sono vanità, etiam ogni uomo vivente.
7 Davvero l'uomo passa come un'ombra, e senza ragione si preoccupa: ammassa tesori, e non sa per chi l'abbia messi da parte.7 Nientemeno l' uomo passa come nell' imagine; e però si conturba invano. Rauna li tesauri; e non sa a cui congregaralli.
8 Ed ora qual'è la mia attesa, se non il Signore? Ogni mio bene è in te.8 E ormai chi è il mio fine? egli è il mio Signore; e appo te è la mia sostanza.
9 Liberami da tutti i miei peccati. Tu mi hai esposto agli scherni dello stolto.9 Libera me da tutte le mie iniquità: ha'mi dato in vituperio al pazzo.
10 Ammutolisco, non apro la mia bocca, perchè è opera tua.10 Tacetti, e non apersi la mia bocca, però che tu facesti
11 Allontana da me i tuoi flagelli:11 remuovere da me le tue piaghe.
12 Per l'aggravarsi della tua mano, io vengo meno sotto i tuoi castighi. E' per le iniquità che tu punisci l'uomo e fai consumare la sua vita come una ragnatela. Davvero ogni uomo si preoccupa senza ragione.12 Nella reprensione venni meno dalla fortezza delle tue mani; hai castigato l'uomo per la iniquità. E hai seccata l'anima sua, come tela ragnina; però vanamente conturbasi ogni uomo.
13 Esaudisci la mia preghiera, o Signore, le mie suppliche, non restare insensibile alle mie lacrime. Non tacere; perchè io presso di te sono ospite, e pellegrino come tutti i miei padri.13 Esaudi, Signore, la mia orazione e le mie preghiere; ricevi con le orecchie le mie lacrime. Non tacere; per che appresso di te son forestiero e peregrino, come tutti gli miei padri.
14 Lasciami in pace, affinchè abbia un po' di refrigerio, prima di partire e di sparire per sempre.14 Lascia ch' io mi refredda inanzi ch' io vada, e più non sarò.