Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Salmi 38


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 (Per la fine. A Iditun. Cantico di David),1 'Salmo. Di Davide. In memoria.'

2 Io dissi: « Vigilerò su me stesso », per non peccare colla mia lingua. Posi un freno alla mia bocca, quando l'empio mi stava davanti.2 Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
3 Ammutolii, mi umiliai, e tacqui più del conveniente, e il mio dolore si rincrudì.3 Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.

4 Si accese dentro di me il mio cuore, e un fuoco divampò dalle mie considerazioni.4 Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
5 E la parola mi venne sulla lingua: Signore, fammi conoscere il mio fine e il numero dei miei giorni, affinchè io sappia quanto mi manca.5 Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.

6 Ecco, tu hai resi misurabili i miei giorni, e il mio essere è come un nulla dinanzi a te. Davvero è mera vanità ogni uomo vivente.6 Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
7 Davvero l'uomo passa come un'ombra, e senza ragione si preoccupa: ammassa tesori, e non sa per chi l'abbia messi da parte.7 Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.

8 Ed ora qual'è la mia attesa, se non il Signore? Ogni mio bene è in te.8 Sono torturati i miei fianchi,
in me non c'è nulla di sano.
9 Liberami da tutti i miei peccati. Tu mi hai esposto agli scherni dello stolto.9 Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
10 Ammutolisco, non apro la mia bocca, perchè è opera tua.10 Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
11 Allontana da me i tuoi flagelli:11 Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.

12 Per l'aggravarsi della tua mano, io vengo meno sotto i tuoi castighi. E' per le iniquità che tu punisci l'uomo e fai consumare la sua vita come una ragnatela. Davvero ogni uomo si preoccupa senza ragione.12 Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
13 Esaudisci la mia preghiera, o Signore, le mie suppliche, non restare insensibile alle mie lacrime. Non tacere; perchè io presso di te sono ospite, e pellegrino come tutti i miei padri.13 Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina.
e tutto il giorno medita inganni.

14 Lasciami in pace, affinchè abbia un po' di refrigerio, prima di partire e di sparire per sempre.14 Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
15 sono come un uomo che non sente e non risponde.

16 In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
17 Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".

18 Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
19 Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
20 I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
21 mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.

22 Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
23 accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.