Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Shir ha-Shirim (שיר השירים ) - Cantico dei Cantici 28


font
STUTTGARTENSIA-DELITZSCHBIBBIA RICCIOTTI
1 כִּי יֵשׁ לַכֶּסֶף מֹוצָא וּמָקֹום לַזָּהָב יָזֹקּוּ1 - Ha l'argento un principio dei suoi filoni, e l'oro ha un posto ove si fonde;
2 בַּרְזֶל מֵעָפָר יֻקָּח וְאֶבֶן יָצוּק נְחוּשָׁה2 il ferro si estrae dalla terra, e la pietra, liquefatta dal calore, si converte in rame;
3 קֵץ ׀ שָׂם לַחֹשֶׁךְ וּלְכָל־תַּכְלִית הוּא חֹוקֵר אֶבֶן אֹפֶל וְצַלְמָוֶת3 un limite [l'uomo] ha posto alle tenebre, e scruta l'estremità di ogni cosa, perfin la pietra ch'è nella tenebra e l'ombra di morte!
4 פָּרַץ נַחַל ׀ מֵעִם־גָּר הַנִּשְׁכָּחִים מִנִּי־רָגֶל דַּלּוּ מֵאֱנֹושׁ נָעוּ4 Scava egli una galleria lungi da ogni dimora: dimenticàti dagli uomini [i minatori] oscillano, [non servendosi], di piede penzolano.
5 אֶרֶץ מִמֶּנָּה יֵצֵא־לָחֶם וְתַחְתֶּיהָ נֶהְפַּךְ כְּמֹו־אֵשׁ5 La terra, da cui nasceva il pane, al disotto è sconvolta da un fuoco;
6 מְקֹום־סַפִּיר אֲבָנֶיהָ וְעַפְרֹת זָהָב לֹו6 le sue pietre sono il posto dello zaffiro, e le sue zolle contengono oro
7 נָתִיב לֹא־יְדָעֹו עָיִט וְלֹא זָפַתּוּ עֵין אַיָּה7 è strada che l'uccello non conosce, nè la scorge l'occhio dello sparviere,
8 לֹא־הִדְרִיכֻהוּ בְנֵי־שָׁחַץ לֹא־עָדָה עָלָיו שָׁחַל8 non la calpestano le bestie feroci, non incede sovr'essa il leone;
9 בַּחַלָּמִישׁ שָׁלַח יָדֹו הָפַךְ מִשֹּׁרֶשׁ הָרִים9 nella selce stende [l'uomo] la mano, sconvolge dalle radici le montagne:
10 בַּצּוּרֹות יְאֹרִים בִּקֵּעַ וְכָל־יְקָר רָאֲתָה עֵינֹו10 entro le rupi egli scava dei canali, ed ogni cosa preziosa l'occhio suo vede,
11 מִבְּכִי נְהָרֹות חִבֵּשׁ וְתַעֲלֻמָהּ יֹצִא אֹור׃ פ11 scruta anche il profondo dei fiumi, e le cose recondite porta alla luce.
12 וְהַחָכְמָה מֵאַיִן תִּמָּצֵא וְאֵי זֶה מְקֹום בִּינָה12 Ma la sapienza dove si trova? e qual è il posto dell'intelligenza?
13 לֹא־יָדַע אֱנֹושׁ עֶרְכָּהּ וְלֹא תִמָּצֵא בְּאֶרֶץ הַחַיִּים13 L'uomo non ne conosce il prezzo, nè si trova in terra di chi vive deliziosamente.
14 תְּהֹום אָמַר לֹא בִי־הִיא וְיָם אָמַר אֵין עִמָּדִי14 L'abisso esclama: - In me non c'è! -E il mare dice: - Presso me non esiste! -
15 לֹא־יֻתַּן סְגֹור תַּחְתֶּיהָ וְלֹא יִשָּׁקֵל כֶּסֶף מְחִירָהּ15 Non si dà oro fino in cambio di essa, nè si pesa dell'argento in suo prezzo;
16 לֹא־תְסֻלֶּה בְּכֶתֶם אֹופִיר בְּשֹׁהַם יָקָר וְסַפִּיר16 non si confronta con i tessuti tinti coi colori dell'India, nè con l'onice preziosissimo e lo zaffiro;
17 לֹא־יַעַרְכֶנָּה זָהָב וּזְכֹוכִית וּתְמוּרָתָהּ כְּלִי־פָז17 non si paragona ad essa l'oro e il vetro, nè si scambia con vasellame d'oro;
18 רָאמֹות וְגָבִישׁ לֹא יִזָּכֵר וּמֶשֶׁךְ חָכְמָה מִפְּנִינִים18 le cose più nobili e pregiate neppur si ricordano in suo confrontoe la sapienza da luoghi occulti si estrae.
19 לֹא־יַעַרְכֶנָּה פִּטְדַת־כּוּשׁ בְּכֶתֶם טָהֹור לֹא תְסֻלֶּה׃ פ19 Non si eguaglia ad essa il topazio d'Etiopianè si mette a confronto con i [tessuti di] tinta mondissima.
20 וְהַחָכְמָה מֵאַיִן תָּבֹוא וְאֵי זֶה מְקֹום בִּינָה20 Da dove viene dunque la sapienza? e qual è il posto dell'intelligenza?
21 וְנֶעֶלְמָה מֵעֵינֵי כָל־חָי וּמֵעֹוף הַשָּׁמַיִם נִסְתָּרָה21 Ella è nascosta agli occhi di tutti i viventi, e pure agli uccelli del cielo è occulta.
22 אֲבַדֹּון וָמָוֶת אָמְרוּ בְּאָזְנֵינוּ שָׁמַעְנוּ שִׁמְעָהּ22 La ruina e la morte esclamano:- [Solo] con le nostre orecchie ne udimmo novella! -
23 אֱלֹהִים הֵבִין דַּרְכָּהּ וְהוּא יָדַע אֶת־מְקֹומָהּ23 Dio conosce la strada di lei, ed egli sa il suo posto,
24 כִּי־הוּא לִקְצֹות־הָאָרֶץ יַבִּיט תַּחַת כָּל־הַשָּׁמַיִם יִרְאֶה24 perchè egli scorge i confini del mondo, e vede tutto ciò ch'è sotto al cielo.
25 לַעֲשֹׂות לָרוּחַ מִשְׁקָל וּמַיִם תִּכֵּן בְּמִדָּה25 Egli che determinò ai venti un peso, e stabilì le acque con misura:
26 בַּעֲשׂתֹו לַמָּטָר חֹק וְדֶרֶךְ לַחֲזִיז קֹלֹות26 quando dette alle piogge una legge, ed una strada alle sonanti procelle,
27 אָז רָאָהּ וַיְסַפְּרָהּ הֱכִינָהּ וְגַם־חֲקָרָהּ27 allora egli la vide e manifestò, la stabilì e investigò,
28 וַיֹּאמֶר ׀ לָאָדָם הֵן יִרְאַת אֲדֹנָי הִיא חָכְמָה וְסוּר מֵרָע בִּינָה׃ ס28 e disse all'uomo: - Ecco, il timor del Signore è la stessa sapienza, e il ritrarsi del male è l'intelligenza. -»