Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Deuteronomio 14


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Voi siete figli per il Signore vostro Dio. Non vi farete incisioni, né vi raderete tra gli occhi per un morto.1 Figliuoli miei, siate tutti di Dio vostro Signore; non vi raderete i capegli (nè barba raderete) nè farete la fronte calva (tirandovi i capegli), quando piagnerete sopra alcuno morto.
2 Perché tu sei un popolo santo per il Signore tuo Dio, il quale ti ha scelto fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra, affinché sia un popolo particolarmente suo.2 Imperciò che (tutti siete santi, e) siete popolo santo di Dio vostro Signore; ed egli elesse te, acciò che tu sie popolo speciale e singolare, di tutte quante le genti che sono sopra la terra.
3 Non mangerete nessuna abominazione.3 E non manicate quelle cose che sono immonde.
4 Questi sono gli animali che mangerete: bue, pecora, capra,4 Questo è quello animale, il quale dovete ma nicare, cioè il bue, la pecora, la capra,
5 cervo, gazzella, daino, stambecco, antilope, bufalo, camoscio;5 e il bufalo, il cerbio e il capriolo, capre sel vatiche (fatte come cervi, fuori che hanno le corna corte e larghe, a modo di bufalo e di becco) e uno altro animale che si chiama in ebraico PIGARGON (il quale si è fatto come uccello, ma istà cogli animali e colle bestie) e un altro animale che si chiama ORIGEN (cioè tasso) e un altro animale che si chiama CAMELOPARDO (lo qual è maculato come leopardo, i piedi simili al bufalo, e il collo simile al cavallo, e il capo simile al cammello).
6 mangerete ogni animale che ha lo zoccolo spaccato e diviso in due unghie, e che rumina.6 Tutti gli animali che rùmigano, e hanno l'unghie fesse, non mangerete.
7 Ma fra i ruminanti e tra quelli che hanno lo zoccolo spaccato e diviso, non mangerete il cammello, la lepre e l'irace, perché ruminano ma non hanno lo zoccolo spaccato. Per voi essi sono animali impuri.7 Ma di quelli, che rùminano e non hanno l'unghie fesse, non mangerete, cioè la lepore e'l cammello e il cirogrillo (il quale è uno animal spinoso simile al rizzo), i quali animali rùminano e non hanno l'unghie divise; perciò che tutti sono immondi.
8 Anche il porco che, sebbene abbia lo zoccolo spaccato, non rumina, per voi è impuro. Non mangerete le loro carni e non toccherete i loro cadaveri.8 Il porco (selvatico e il domestico, qualunque si sia non mangerete) i quali non rùminano e hanno divise l'unghie, immondi saranno; non mangerete delle loro carni, nè non gli toccherete quando saranno morti.
9 Tra tutti gli esseri che sono nell'acqua, mangerete di tutti quelli che hanno pinne e squame;9 Di tutte le cose che istanno nell'acqua,di tutti questi pesci mangerete, i quali hanno ali da lato e scaglie.
10 ma non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne né squame. Per voi essi sono impuri.10 (Fuori di questi), tutti che non hanno ali ed iscaglie non mangerete; imperciò che sono immondi.
11 Mangerete di ogni specie di uccelli puri,11 Tutti quanti gli uccelli mondi mangerete.
12 ma non mangerete di queste specie: l'aquila, l'ossifraga, la strige,12 Degl' immondi non mangerete; e questi sono immondi: l'aquila, lo uccello grifone e lo smerlo,
13 il nibbio e ogni specie di astori;13 e un altro uccello il quale si chiama ISSIONE (simile allo avoltoio) e l'avoltoio e il nibbio;
14 ogni specie di corvi;14 e di tutta quella generazione di corvo (come sono la cornacchia, la mulacchia, la gazza, la ghian daia e di tutte cose somiglianti);
15 lo struzzo, la civetta, il gabbiano, tutti gli sparvieri,15 e lo struzzo, la nottola e uno uccello che si chiama LARO (il quale sta nell'acqua) ed il smer gone e lo sparviere, e d'ogni sua generazione (siccome sono questi, cioè il falcone, astore, terzuolo e moscardo e di quelli somigliante),
16 il gufo, l'ibis, il cigno,16 il cigno,
17 il pellicano, il martin pescatore, la folaga,17 .
18 la cicogna, le varie specie di aironi, l'upupa, il pipistrello.18 l'onocrotalo, e uno altro uccello (il quale si è tutto bianco) il quale si chiama CARADRIO (e il pellicano; di tutti questi secondo loro generazione non mangerete) e ancora la upupa (la quale è uno uccello di diversi colori) e il barbastrello.
19 Considererete immondi gli insetti alati: non ne mangerete.19 E ogni animale che va con lo corpo suo traendosi sopra la terra (o somigliante che vada per terra) o abbia penne o no, tutti saranno immondi, e non si mangino.
20 Mangerete ogni volatile puro.20 Tutti gli animali che saranno mondi, se ne mangi.
21 Non mangerete di alcun animale che sia morto di morte naturale: lo darai al forestiero che è tra le tue porte ed egli lo mangerà, o lo venderai a uno straniero, perché tu sei un popolo santo per il Signore tuo Dio. Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre.21 E non si mangi di tutti gli animali che sono morti di loro morte (o per infermità); ma dànne mangiare al peregrino, il quale abita dentro alle porte della cittade, o tu gli vendi; imperciò che tu sei popolo santo di Dio tuo Signore. Non cuocerai il capretto (per mangiare), quando egli poppa della madre sua.
22 Prenderai la decima di ogni prodotto della tua semente che cresce nei campi, ogni anno,22 La decima parte di tutta la biada che nasce nella terra tua, ogni anno porrai per sè.
23 e la mangerai al cospetto del Signore tuo Dio nel luogo nel quale sceglierà di far dimorare il suo nome: la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, i primogeniti del tuo bestiame grosso e minuto, affinché tu impari a temere il Signore tuo Dio ogni giorno.23 E sì la mangerai in presenza di Dio tuo Signore, in quello luogo il quale egli eleggerà, acciò che quivi si chiami il suo nome; la decima parte del grano tuo e del vino e dell' olio, e di tutti quelli animali che nascono) i primogeniti degli armenti e delle pecore tue (tutte queste cose porrai per sè); acciò che appari di (temere e d') avere paura, d'ogni tempo, di Dio Signore tuo.
24 Se troppo lungo è per te il cammino e tu non puoi trasportare la decima, perché è troppo distante da te il luogo dove il Signore tuo Dio ha scelto di porre il suo nome, perché il Signore tuo Dio ti avrà benedetto,24 Ma se la via vi sarà molto lunga dal luogo che eleggerà Iddio tuo Signore, e avratti benedetto, e tu non potrai tutte queste cose (cioè decime e primizie) portare,
25 la cambierai in denaro, stringerai il denaro nella mano e andrai al luogo scelto dal Signore tuo Dio25 fa che tu venda ogni cosa, e fanne denari, e portera'gli colla tua mano, e anderai al luogo il quale eleggerà Iddio tuo Signore.
26 e là cambierai il denaro in tutto ciò che tu desideri: in bestiame grosso o minuto, in vino, in bevanda inebriante e in quanto richiede la tua gola, lo mangerai là al cospetto del Signore tuo Dio e ti rallegrerai tu e la tua casa.26 E di quella pecunia (e denari) compera ciò che ti piacerà, ovvero d'armenti, ovvero di pecore, vino e cervogia (che si fa di grano e d'orzo e d'altre cose) od altro; ciò che desidera l'anima tua (comperrai, e) mangerai (innanzi) alla presenza di Dio tuo Signore; e di questo mangerai tu, e tutta la tua casa (e quelli della tua schiatta),
27 Il levita che è fra le tue porte non lo trascurare, perché non ha né parte né eredità con te.27 e il Levita il quale istà (ed è) dentro dalle porte della tua cittade; guarda che tu non l'abban doni, imperciochè niuna altra parte ha nella tua possessione.
28 Al termine di tre anni porterai ogni decima dei tuoi prodotti e la deporrai alle porte della tua città:28 E poi nel terzo anno porrai per sè l'altre decime di tutte quante le cose che ti nascono in quello tempo; e sì le riporrai dentro dalle porte tue.
29 verranno il levita, che non ha né parte né eredità con te, il forestiero, l'orfano e la vedova che si trovano entro le tue porte, ne mangeranno e si sazieranno. Perché il Signore tuo Dio ti benedica in ogni opera delle tue mani, che tu farai.29 E poi verrà colui che sarà della schiatta di Levi (cioè il prete), il quale non ha altra parte nè possessione (siccome hai tu), e il peregrino e il pupillo e la vedova, i quali istanno (e abitano) dentro dalle porte della tua cittade; e sì mangeranno e sa zierannosi (alle tue ispese), acciò che Iddio tuo Signore ti benedica (e diati la benedizione) in tutte quante l'opere delle tue mani, le quali tu farai (in vita tua o di tua generazione).