Secondo di Esdra 8

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1 E in quel tempo rescrisse il re a Ratimo, il quale scrivea le cose che occorreano, [e a Baltemo] e a Sabellio cancelliere, e a tutti gli altri constituiti e abitanti in Siria e Fenice, queste cose che sono sotto scritte.
2 Io ho letta la vostra epistola la qual mi avete mandata. lo comandai che fosse cercato, e ho trovato che quella città sempre fece resistenza alli re,
3 e uomini che fuggono l'altrui signoria, e hanno fatto in essa molte battaglie; e che in Ierusalem erano re fortissimi di signoria, e scuotevano tributo da Celesiria e Fenice.
4 E ora ho (significato alla città e ho) comandato, che quelli uomini non edifichino più,
5 e non vadino più okre; dalla quale sono (ed escono) molte astuzie, sì che li re ne hanno grande molestia.
6 E allora, recitato quello era scritto dal re Artaserse, Ratimo e Sabellio cancelliere, e quelli che con loro erano ordinati, aggiugnendo i carri, vennero affrettatamente in Ierusalem con cavalli, turbe e grande compagnia.
7 Cominciorono ad obviare che non si edificasse; e mancorono dallo edificare del tempio in Ierusalem persino al secondo anno di Dario re de' Persi.