SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Giuseppe Cafasso ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 18


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 E dopo queste cose partendosi Paulo di Atene, pervenne in Corinto.1 Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.
2 E trovando uno giudeo, che avea nome Aquila, della insula di Ponto, con la sua donna che avea nome Priscilla, li quali erano nuovamente venuti d'Italia, però che Claudio (imperatore) avea comandato che tutti li giudei uscisseno di Roma, andò a stare con loro;2 Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro
3 perciò ch' erano d' un' arte medesima, cioè che facevano (le funi e le corde, e sapeano fare) tende e trabacche; e operava (e lavorava) con loro.3 e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende.
4 ...4 Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
5 E quivi venendo (a lui, tornando) da Macedonia (li predetti) Sila e Timoteo (per li quali elli mandato aveva), predicavano insieme con Paulo, dicendo a' iudei che per certo Iesù era Cristo, (cioè il Messia promesso loro).5 Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedonia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo.
6 E contradicendo elli e biastemiando, squassando Paulo le vestimenta sue sopra loro, sì disse: lo sangue vostro (cioè il peccato vostro tornerà) sopra il capo vostro; io (son ormai scusato, e) mondo (e innocente) mi parto da voi, e vado a predicare alle genti pagane.6 Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
7 E così, partendosi da loro, entrò in casa d'uno fedele, che aveva nome Tito, uomo giusto; la quale casa era congiunta a lato della sinagoga (de' iudei).7 Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga.
8 E il principe della sinagoga, che avea nome Crispo, e tutta la sua famiglia, e altri molti da Corinto, udendo credettero, e ricevettero il battesimo.8 Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corinzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.
9 E (dopo queste cose) il Signore apparve in visione a Paulo, e disseli: non temere, ma parla (arditamente), e non tacere;9 Una notte, in visione, il Signore disse a Paolo: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere,
10 però ch' io sono teco; niuno sarà ardito. d' offenderti; ma sappi che tu mi guadagnerai molto popolo in questa città.10 perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso».
11 Onde Paulo rimase quivi uno anno e sei mesi a predicare, e molti ne convertitte.11 Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
12 E (dopo queste cose) tutti li giudei di quelle contrade, provocati contra Paulo, sì il presero a furore, e menarolo inanzi a Gallione proconsole (della provincia) di Acaia (della quale provincia era la detta terra di Corinto).12 Mentre Gallione era proconsole dell’Acaia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale
13 E (accusaronlo e) dissero: questo rio predica contra la legge nostra, e introduce un altro Iddio (cioè Iesù), e induce la gente a crederli.13 dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge».
14 E incominciando Paulo a rispondere e a scusarsi, disse (il proconsole) Gallione a' giudei (che l'accusavano): se voi avete nissuna cosa iniqua o alcuno grande male contra a costui, ditelo, e io ne farò giustizia.14 Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto.
15 Ma se voi (contendete e) questionate di vostre leggi, fra voi la partite, ch' io per me non voglie essere giudice in queste cose.15 Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende».
16 E così gli mandò via.16 E li fece cacciare dal tribunale.
17 E allora tutti, prendendo Sostene principe della sinagoga (il quale era molto principale contra a Paulo), sì lo percotevano (eziandio) dinanzi al proconsole; ma esso non se ne curava niente.17 Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
18 E poi dopo alquanti di Paulo, accomiatandosi da' cristiani, navigò in Siria, e con lui (li predetti) Aquila e Priscilla, li quali in Cencri s' avevano tonduti li capilli (per segno di rifiutare il mondo, e) per certo voto che avevano.18 Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
19 E giunti che furono a Efeso, li lasciò quivi. Ed elli entrava per le sinagoghe de' giudei, disputando con loro (e predicandoli).19 Giunsero a Èfeso, dove lasciò i due coniugi e, entrato nella sinagoga, si mise a discutere con i Giudei.
20 Ed elli pregandolo che vi stèsse alquanto tempo, non volse.20 Questi lo pregavano di fermarsi più a lungo, ma non acconsentì.
21 Ma togliendo comiato da loro, promise di tornar un' altra volta se Iddio glielo permettesse; e partendosi da Efeso,21 Tuttavia congedandosi disse: «Ritornerò di nuovo da voi, se Dio vorrà»; quindi partì da Èfeso.
22 pervenne in Cesarea, e visitò e salutò la Chiesa de' fedeli; e poi si partì, e andò in Antiochia.22 Sbarcato a Cesarèa, salì a Gerusalemme a salutare la Chiesa e poi scese ad Antiòchia.
23 E poi che vi fu stato alquanto tempo, si partì, (e cercò) e visitò quasi tutte le contrade di Galazia e di Frigia, (predicando e) confermando li fedeli.23 Trascorso là un po’ di tempo, partì: percorreva di seguito la regione della Galazia e la Frìgia, confermando tutti i discepoli.
24 E uno iudeo ch' era nato d' Alessandria, che avea nome Apollo, il quale era molto eloquente, si venne in Efeso. Questo essendo molto dotto delle Scritture,24 Arrivò a Èfeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture.
25 e ammaestrato della fede di Cristo, parlava con grande fervore di spirito, e insegnava diligentemente la fede di Iesù; ma non sapea (e non aveva) se non il battesimo di Giovanni (Battista).25 Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.
26 Ma con grande fidanza predicava contra ai iudei nelle loro sinagoghe. Il quale udendo li predetti Aquila e Priscilla, ricevetterlo e insegnorongli meglio la via (della fede) di Cristo (e dieronli il vero battesimo).26 Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.
27 E volendo elli andare in Acaia, scrissero ai discepoli (in Acaia) da parte loro e degli altri fedeli, che il ricevessero (con onore sicuramente). Onde giungendo a loro, (essendo ben ricevuto) fu molto utile ai fedeli.27 Poiché egli desiderava passare in Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti.
28 Però che essendo giudeo (e sapendo la legge), molto li convincea, mostrando loro pubblicamente per le (loro) Scritture, che Iesù era Cristo (cioè il Messia promesso).28 Confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.