SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Matteo 11


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E fatto è che quando Iesù ebbe finito il comandamento alli suoi discepoli, partissi quindi, acciò predicasse nelle loro città.1 E DOPO che Gesù ebbe finito di dare istruzioni a’ suoi dodici discepoli, egli si partì di là, per insegnare, e per predicar nelle loro città.
2 Ed essendo Ioanne in prigione, e udendo le operazioni di Cristo, mandogli due suoi discepoli.2 Or Giovanni, avendo nella prigione udite le opere di Gesù, mandò due dei suoi discepoli, a dirgli:
3 Li quali dissonc a Iesù: se' tu colui che dee venire, o spettiamo Itri?3 Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro?
4 E Iesù rispose a loro, e disse: andate e annunciate a Ioanne quello che avete veduto e udito.4 E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che voi udite, e vedete:
5 Li ciechi sono alluminati, e quelli ch' erano rattratti, vanno; li lebbrosi sono mondati, e li sordi odono, e li morti sono resuscitati, e a' poveri è evangelizzato.5 I ciechi ricoverano la vista, e gli zoppi camminano; i lebbrosi son mondati, e i sordi odono; i morti risuscitano, e l’evangelo è annunziato a’ poveri.
6 È beato colui che non sarà scandalizzato ' in me.6 E beato è colui che non si sarà scandalezzato di me
7 E partendosi egli, cominciò Iesù a dire alla turba di Ioanne: che andaste voi a vedere nel diserto? una canna menata dal vento?7 Ora, come essi se ne andavano, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste voi a veder nel deserto? una canna dimenata dal vento?
8 Ma che andaste voi vedere? uno uomo vestito di vestimenta delicate? Ecco, coloro che si vestono di delicate vestimenta (morbidamente), stanno nelle case de' re.8 Ma pure, che andaste a vedere? un uomo vestito di vestimenti morbidi? ecco, coloro che portano vestimenti morbidi son nelle case dei re.
9 Che andaste voi a vedere? profeta? Ed io vi dico ch' è più che profeta.9 Ma pure, che andaste a vedere? un profeta? sì certo, vi dico, e più che profeta.
10 Questo è colui di cui è scritto: ecco ch' io mando l' angiolo mio dinanzi dalla faccia tua, il qual apparecchiarà la via tua dinanzi da te.10 Perciocchè costui è quello di cui è scritto: Ecco, io mando il mio angelo davanti alla tua faccia, il quale acconcerà il tuo cammino dinanzi a te.
11 In verità io vi dico: tra li nasciuti di femine non s'è levato maggiore di Ioanne Battista; ma chi è minore nel regno del cielo, egli è maggiore di lui.11 Io vi dico in verità, che fra quelli che son nati di donne, non sorse giammai alcuno maggiore di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno de’ cieli è maggior di lui.
12 Onde dalli giorni di Ioanne Battista insino al presente, il regno de' cieli sostiene violenza, e gli sforzanti pigliano quello.12 Ora, da’ giorni di Giovanni Battista infino ad ora, il regno de’ cieli è sforzato, ed i violenti lo rapiscono.
13 Certo tutti li profeti e la legge hanno profetato insino al tempo di Ioaune.13 Poichè tutti i profeti, e la legge, hanno profetizzato infino a Giovanni.
14 E se voi il volete accettare, egli è Elia che è per venire.14 E se voi lo volete accettare, egli è Elia, che dovea venire.
15 Chi ha orecchie da udire, oda,15 Chi ha orecchie per udire, oda
16 A cui agguaglierò questa generazione? Ella è simile a' fanciulli sedenti nel mercato, che gridano a' suoi eguali,16 Or a chi assomiglierò io questa generazione? Ella è simile a’ fanciulli, che seggono nelle piazze, e gridano a’ lor compagni; e dicono:
17 dicendo a voi abbiamo cantate, e non saltaste; siamo lamentati, e non piangeste.17 Noi vi abbiamo sonato, e voi non avete ballato; vi abbiam cantate lamentevoli canzoni, e voi non avete fatto cordoglio.
18 Imperò ch' egli è venuto Ioanne non mangiando nè bevendo, e loro dicono: egli ha il demonio.18 Poichè Giovanni è venuto, non mangiando, nè bevendo; ed essi dicevano: Egli ha il demonio.
19 Egli è venuto il figliuolo dell' uomo mangiante e bevente, e loro dicono: ecco l' uomo voratore e bevitore del vino, amico de' pubblicani e peccatori. E da' suoi figliuoli è giustificata la sapienza.19 Il Figliuol dell’uomo è venuto, mangiando, e bevendo; ed essi dicono: Ecco un mangiatore, e bevitor di vino; amico de’ pubblicani, e de’ peccatori; ma la Sapienza è stata giustificata da’ suoi figliuoli.
20 Allora cominciò a reprovare alle città, nelle quali sono fatte molte sue virtù; imperò che non avevano fatto penitenza.20 ALLORA egli prese a rimproverare alle città, nelle quali la maggior parte delle sue potenti operazioni erano state fatte, che esse non si erano ravvedute, dicendo:
21 Guai a te, Corozain, guai a te, Betsaida; imperò che se fossero state fatte in Tiro e in Sidone le virtù le quali sono fatte in voi, già avrebbono fatto penitenza nel cilicio e cenere.21 Guai a te, Chorazin! Guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro e Sidon fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in voi, si sarebbero già anticamente pentite, con sacco e cenere.
22 E però vi dico veramente: nel giorno del giudicio sarà più remissione a quelli di Tiro e a quelli di Sidone, che non sarà a voi.22 Ma pure io vi dico che Tiro e Sidon saranno più tollerabilmente trattate nel dì del giudizio, che voi.
23 E tu, o Cafarnao, or sarai elevata insino alli cieli? Discenderai insino all' inferno; imperò che se fossero state fatte in Sodoma le virtù che sono fatte in te, forse serebbeno fatte ferme insino a questo giorno.23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell’inferno; perciocchè, se in Sodoma fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in te, ella sarebbe durata infino al dì d’oggi.
24 Però ti dico, che nel giorno del giudicio alla terra di Sodoma sarà più remissione, che a te.24 Ma pure io vi dico, che il paese di Sodoma sarà più tollerabilmente trattato nel giorno del giudizio, che tu
25 In quello tempo, respondendo Iesù, disse: io confesso te, Padre, Signore del cielo e della terra; imperò che ascondesti queste cose alli savii e prudenti, e ha' le rivelate ai piccolini.25 IN quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo gloria e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose a’ savi e intendenti, e le hai rivelate a’ piccoli fanciulli.
26 Così sia, Padre: poi che così (Padre) è piaciuto dinanzi da te.26 Sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto.
27 Tutte le cose mi son date dal Padre mio; e niuno conosce il Figliuolo, salvo il Padre; e il Padre non conosce, se non il Figliuolo, e a cui il Figliuolo il volesse rivelare.27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e niuno conosce il Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non il Figliuolo, e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.
28 Venite a me, tutti voi li quali vi affaticate, e io vi darò refezione.28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo.
29 Tollete il giogo mio sopra voi, e imparate da me, ch' io son umile e mansueto di cuore; e troverete riposo all' anime vostre.29 Togliete sopra voi il mio giogo, ed imparate da me ch’io son mansueto, ed umil di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre.
30 Imperò che il giogo mio è soave, e il peso mio è lieve.30 Perciocchè il mio giogo è dolce, e il mio carico è leggiero