SCRUTATIO

Domenica, 10 agosto 2025 - Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Matteo 11


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 E fatto è che quando Iesù ebbe finito il comandamento alli suoi discepoli, partissi quindi, acciò predicasse nelle loro città.1 Et factum est, cum consum masset Iesus praecipiens Duodecim discipulissuis, transiit inde, ut doceret et praedicaret in civitatibus eorum.
2 Ed essendo Ioanne in prigione, e udendo le operazioni di Cristo, mandogli due suoi discepoli.2 Ioannes autem, cum audisset in vinculis opera Christi, mittens per discipulossuos
3 Li quali dissonc a Iesù: se' tu colui che dee venire, o spettiamo Itri?3 ait illi: “ Tu es qui venturus es, an alium exspectamus? ”.
4 E Iesù rispose a loro, e disse: andate e annunciate a Ioanne quello che avete veduto e udito.4 Etrespondens Iesus ait illis: “ Euntes renuntiate Ioanni, quae auditis etvidetis:
5 Li ciechi sono alluminati, e quelli ch' erano rattratti, vanno; li lebbrosi sono mondati, e li sordi odono, e li morti sono resuscitati, e a' poveri è evangelizzato.5 caeci vident et claudi ambulant, leprosi mundantur et surdi audiuntet mortui resurgunt et pauperes evangelizantur;
6 È beato colui che non sarà scandalizzato ' in me.6 et beatus est, qui non fueritscandalizatus in me ”.
7 E partendosi egli, cominciò Iesù a dire alla turba di Ioanne: che andaste voi a vedere nel diserto? una canna menata dal vento?7 Illis autem abeuntibus, coepit Iesus dicere ad turbasde Ioanne: “ Quid existis in desertum videre? Arundinem vento agitatam?
8 Ma che andaste voi vedere? uno uomo vestito di vestimenta delicate? Ecco, coloro che si vestono di delicate vestimenta (morbidamente), stanno nelle case de' re.8 Sedquid existis videre? Hominem mollibus vestitum? Ecce, qui mollibus vestiuntur,in domibus regum sunt.
9 Che andaste voi a vedere? profeta? Ed io vi dico ch' è più che profeta.9 Sed quid existis videre? Prophetam? Etiam, dico vobis,et plus quam prophetam.
10 Questo è colui di cui è scritto: ecco ch' io mando l' angiolo mio dinanzi dalla faccia tua, il qual apparecchiarà la via tua dinanzi da te.10 Hic est, de quo scriptum est:
"Ecce ego mitto angelum meum ante faciem tuam,
qui praeparabit viam tuam ante te".
11 In verità io vi dico: tra li nasciuti di femine non s'è levato maggiore di Ioanne Battista; ma chi è minore nel regno del cielo, egli è maggiore di lui.11 Amen dico vobis: Non surrexit inter natos mulierum maior Ioanne Baptista; quiautem minor est in regno caelorum, maior est illo.
12 Onde dalli giorni di Ioanne Battista insino al presente, il regno de' cieli sostiene violenza, e gli sforzanti pigliano quello.12 A diebus autem IoannisBaptistae usque nunc regnum caelorum vim patitur, et violenti rapiunt illud.
13 Certo tutti li profeti e la legge hanno profetato insino al tempo di Ioaune.13 Omnes enim Prophetae et Lex usque ad Ioannem prophetaverunt;
14 E se voi il volete accettare, egli è Elia che è per venire.14 et si vultisrecipere, ipse est Elias, qui venturus est.
15 Chi ha orecchie da udire, oda,15 Qui habet aures, audiat.
16 A cui agguaglierò questa generazione? Ella è simile a' fanciulli sedenti nel mercato, che gridano a' suoi eguali,16 Cui autem similem aestimabo generationem istam? Similis est pueris sedentibusin foro, qui clamantes coaequalibus
17 dicendo a voi abbiamo cantate, e non saltaste; siamo lamentati, e non piangeste.17 dicunt:
“Cecinimus vobis, et non saltastis;
lamentavimus, et non planxistis”.
18 Imperò ch' egli è venuto Ioanne non mangiando nè bevendo, e loro dicono: egli ha il demonio.18 Venit enim Ioannes neque manducans neque bibens, et dicunt: “Daemoniumhabet!”;
19 Egli è venuto il figliuolo dell' uomo mangiante e bevente, e loro dicono: ecco l' uomo voratore e bevitore del vino, amico de' pubblicani e peccatori. E da' suoi figliuoli è giustificata la sapienza.19 venit Filius hominis manducans et bibens, et dicunt: “Ecce homovorax et potator vini, publicanorum amicus et peccatorum!”. Et iustificata estsapientia ab operibus suis ”.
20 Allora cominciò a reprovare alle città, nelle quali sono fatte molte sue virtù; imperò che non avevano fatto penitenza.20 Tunc coepit exprobrare civitatibus, in quibus factae sunt plurimae virtuteseius, quia non egissent paenitentiam:
21 Guai a te, Corozain, guai a te, Betsaida; imperò che se fossero state fatte in Tiro e in Sidone le virtù le quali sono fatte in voi, già avrebbono fatto penitenza nel cilicio e cenere.21 “ Vae tibi, Chorazin! Vae tibi,Bethsaida! Quia si in Tyro et Sidone factae essent virtutes, quae factae sunt invobis, olim in cilicio et cinere paenitentiam egissent.
22 E però vi dico veramente: nel giorno del giudicio sarà più remissione a quelli di Tiro e a quelli di Sidone, che non sarà a voi.22 Verumtamen dicovobis: Tyro et Sidoni remissius erit in die iudicii quam vobis.
23 E tu, o Cafarnao, or sarai elevata insino alli cieli? Discenderai insino all' inferno; imperò che se fossero state fatte in Sodoma le virtù che sono fatte in te, forse serebbeno fatte ferme insino a questo giorno.23 Et tu,Capharnaum, numquid usque in caelum exaltaberis? Usque in infernum descendes!Quia si in Sodomis factae fuissent virtutes, quae factae sunt in te, mansissentusque in hunc diem.
24 Però ti dico, che nel giorno del giudicio alla terra di Sodoma sarà più remissione, che a te.24 Verumtamen dico vobis: Terrae Sodomorum remissius erit indie iudicii quam tibi ”.
25 In quello tempo, respondendo Iesù, disse: io confesso te, Padre, Signore del cielo e della terra; imperò che ascondesti queste cose alli savii e prudenti, e ha' le rivelate ai piccolini.25 In illo tempore respondens Iesus dixit: “ Confiteor tibi, Pater, Dominecaeli et terrae, quia abscondisti haec a sapientibus et prudentibus et revelastiea parvulis.
26 Così sia, Padre: poi che così (Padre) è piaciuto dinanzi da te.26 Ita, Pater, quoniam sic fuit placitum ante te.
27 Tutte le cose mi son date dal Padre mio; e niuno conosce il Figliuolo, salvo il Padre; e il Padre non conosce, se non il Figliuolo, e a cui il Figliuolo il volesse rivelare.27 Omnia mihitradita sunt a Patre meo; et nemo novit Filium nisi Pater, neque Patrem quisnovit nisi Filius et cui voluerit Filius revelare.
28 Venite a me, tutti voi li quali vi affaticate, e io vi darò refezione.28 Venite ad me, omnes, qui laboratis et onerati estis, et ego reficiam vos.
29 Tollete il giogo mio sopra voi, e imparate da me, ch' io son umile e mansueto di cuore; e troverete riposo all' anime vostre.29 Tollite iugum meum super vos et discite a me, quia mitis sum et humilis corde,et invenietis requiem animabus vestris.
30 Imperò che il giogo mio è soave, e il peso mio è lieve.30 Iugum enim meum suave, et onus meumleve est ”.