SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iob 2


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1 Ma fatto è, che alcuno di venissero li figliuoli di Dio, e stessero dinanzi al Signore, e fosse venuto anco Satana fra loro, e stesse nel cospetto suo.1 Or egli avvenne, che un giorno presentatisi i figliuoli di Dio davanti al Signore, e venuto tra loro anche Satan a presentarsi al cospetto di lui,
2 E disse lo Signore a Satana: donde vieni? Il quale rispose, e disse: io hoe intorniata la terra, e andai per tutta quella.2 Il Signore disse a Satan: D'onde vieni? E quegli rispose: Ho fatto il giro della terra, e la ho scorsa;
3 E disse lo Signore a Satana: or non hai tu considerato lo servo mio Iob, che non è alcuno simile a lui nella terra, uomo puro e diritto, e temente Iddio e partendosi dal male e ancora ritenente la innocenza? Ma tu hai commosso me contro a lui, acciò ch' io lo affliggessi indarno.3 E il Signore disse a Satan: Hai tu posto mente a Giobbe mio servo, conm'ei non ha chi lo somigli sulla terra, uomo semplice, e retto, e timorato di Dio, alieno dal far male, e che conserva tuttor l'innocenza? E tu mi hai incitato contro di lui, perch'io lo tribolassi senza motivo.
4 Allora rispose Satana a lui, e disse: la pelle per la pelle, e ogni cosa che l' uomo hae, darà per l'anima sua.4 Rispose a lui Satana, e disse: La pelle per la pelle, e tutto quello, che ha, lo darà l'uomo per la propria vita.
5 Stendi altrimenti la mano tua, (metti) e tocca la bocca sua e la carne; e allora vedrai, se nella faccia ti benedirà.5 Ma stendi la tua mano, e tocca le sur ossa, e la sua carne, e allora vedrai s'ei dirà male di te in faccia.
6 Disse adunque lo Signore a Satana: ecco nella mano tua è, ma l'anima sua conserva (e guarda).6 Disse adunque il Signore a Satan: Su via, egli è in tuo potere, ma salva a lui la vita.
7 Partitosi Satan dalla faccia di Dio, percosse Iob con pessima ferita, dalla pianta del piede insino alla sommità del capo;7 E partitosi Satan dalla presenza del Signore, percosse Giobbe con ulcera orribile dalla pianta del piede sino alla punta del capo:
8 il quale colla testa la marcia rendea, sedendo in luogo immondo.8 Ed egli sedendo sopra un letamaio, con un coccio si radeva la marcia.
9 E disse a Iob la moglie sua: così ancora sta' tu nella sciocchezza tua? Benedici Iddio, e mori.9 Or la sua moglie gli disse: Ancora ti resti tu nella tua semplicità? Benedici Dio, e muori.
10 Il quale disse a lei quasi come una delle sciocche femine hae favellato; se le buone cose abbiamo ricevuto dalle mani del Signore, dunque li mali perchè noi non li sosteniamo? In tutte queste cose non peccò Iob colle labbre sue.10 Ed egli le disse: Come una delle donne prive di senno tu hai parlato. Se i beni abbiam ricevuti dalla mano del Signore, perché non prenderemo anche i mali? Per tutte queste cose non peccò Giobbe colle sue labbra.
11 Adunqne udendo tre amici di Iob ogni male incontrato, venne ciascuno dal luogo suo, i quali aveano nome, l'uno Elifaz Temanite, e l' altro Baldad Suite, e l'ultimo Sofar Naamatite; i quali si aveano ordinato parimente, che voleano venire a visitare e consolare Iob.11 Avendo pertanto udito tre amici di Giobbe tutte le avversità, che erano a lui accadute, si mossero ciascuno dalle case loro; Eliphaz di Theman, e Baldad di Sueh, e Sophar di Naamath; perocché si erano dati l'intesa di andare a visitarlo, e consolarlo.
12 E venendo, levarono gli occhi suoi dalla lunga, e loro non lo conobbero, e gridando piansero, e squarciarons i vestimenti, e sparsero polvere sopra lo capo suo in cielo.12 E avendo da lungi alzato lo sguardo, noi riconoscevano, e sclamarono, e piansero, e stracciate le loro vesti sparsero la polvere sopra le loro teste.
13 E sedettero in terra con lui sette di e sette notti, e niuno dicea alcuna parola; vedeano veramente che lo dolore era grande.13 E stetter con lui a sedere per terra sette giorni, e sette notti, e non gli disser parola, perocché vedevano, che il dolore era veemente.