Scrutatio

Martedi, 21 maggio 2024 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Siracide 9


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Non essere geloso con la donna che ami, perché non le insegni a farti del male.1 Non esser geloso della donna unita teco in matrimonio, affinchè ella non adopri in tuo danno la malizia de' pravi insegnamenti.
2 Non consegnare l'anima alla tua donna, perché non svilisca le tue forze.2 Non far che la tua moglie abbia dominio sopra il tuo spirito, affinchè ella non ti soverchi, e tu ne resti con vergogna.
3 Non avvicinare una donna licenziosa, per non cadere nei suoi lacci.3 Non gettar gli occhi sopra la donna, che ama molti, per non cader ne' suoi lacci.
4 Non intrattenerti con una cantante per non cadere nelle sue seduzioni.4 Non frequentare la ballerina, e non istare a sentirla, se non vuoi perire per le arti di lei.
5 Non stare a osservare una vergine, perché poi ne pagherai i danni.5 Non mirare la vergine, affinchè la sua avvenenza non sia a te occasion di caduta.
6 Non darti in balìa delle prostitute, per non perdere il tuo patrimonio.6 Non soggettare in verun modo l'anima tua alle meretrici per non mandare in perdizione te stesso, e la un eredità.
7 Non curiosare per le vie della città e non vagare nei suoi angoli deserti.7 Non menar gli occhi attorno pelle contrade della città, e non andar vagando per le piazze.
8 Allontana l'occhio dalla donna avvenente e non mirare le bellezze d'una estranea; molti ha sedotto la bellezza d'una donna, il suo amore brucia come un fuoco.8 Rivolgi lo sguardo dalla donna pomposamente abbigliata, e non mirare studiosamente una straniera beltà:
9 Non sederti assieme con la moglie d'un altro, in sua compagnia non bere ad una festa, perché la tua anima non le corra dietro e tu cada, insanguinato, nella perdizione.9 La beltà della donna fu la perdizione di molti; e per essa la concupiscenza qual fuoco si accende.
10 Non lasciare il vecchio amico perché quello nuovo non l'eguaglia; l'amico è come il vino nuovo: lo bevi con gioia quando è invecchiato.10 Qualunque donna impudica è calpestata da tutti, come il sudiciume delle strade.
11 Non invidiare il successo del peccatore, perché non sai come si perderà.11 Molti invischiati dalla bellezza di donna straniera di ventanni reprobi; perocché il cicalio di lei abbrugia come il fuoco.
12 Non gioire con gli empi contenti, perché saranno puniti prima di giungere agl'inferi.12 Non sedere giammai colla donna altrui, e non istare con lei a tavola appoggiato sul gomito:
13 Sta' lontano da chi ha potere d'uccidere, così non avrai paura della morte; ma se l'avvicini, non sbagliare, perché non ti tolga la vita; ricòrdati che ti aggiri tra i lacci e cammini sui bastioni della città.13 E non disputar con lei a chi più beve, affinchè non si pieghi il tuo cuore verso di lei, e a spese del tuo sangue tu non cada nella perdizione.
14 Per quanto puoi pondera i tuoi vicini, e consigliati con quelli che son saggi.14 Non abbandonare il vecchio amico; perocché il nuovo non sarà come quello.
15 Conversa con gente di senno e discorri sempre sulla legge dell'Altissimo.15 L'amico nuovo è un vino nuovo: invecchierà, e tu lo berai soave.
16 I tuoi commensali siano dei giusti, e sia tua gloria temere il Signore.16 Non invidiare al peccatore la sua gloria, e le sue ricchezze; perocché tu non sai qual sia per essere la sua catastrofe.
17 Come l'artigiano eccelle per la sua mano, così un capo di popolo per la parola saggia.17 Non piacciano a te le violenze commesse dagli uomini ingiusti: tu sai, che non piacerà (a te) l'empio quando sia disceso nel sepolcro.
18 Il chiacchierone è temuto nella città, e pure chi parla a vanvera è odiato.18 Sta lungi da colui, che ha il potere di uccidere, e non avrai ansietà per timor della morte:
19 E se mai ti avvicini a lui, bada di non far cosa, per cui egli ti tolga la vita.
20 Sappi, che tu conversi colla morte; perocché tu cammini in mezzo ai lacci, e passeggi tralle armi di gente sdegnosa.
21 Per quanto tu puoi cammina con cautela riguardo al tuo prossimo, e tratta co' saggi, e prudenti.
22 Siano uomini giusti i tuoi convitati, e il tuo vanto sia di temer Dio.
23 Il pensiero di Dio sia fisso nell'animo tuo, e tutti i tuoi ragionamenti siano de' comandamenti dell'Altissimo.
24 Le opere dell'artefice han lode dalla industria loro, e il principe del popolo dalla saggezza del suo discorso, e il discorso dei vecchj dalla prudenza.
25 L'uom linguacciuto nella sua città è terribile, e chi è temerario a parlare, merita di esser odiato.