Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Lettera ai Galati 4


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Or io dico: per tutto il tempo che un erede è fanciullo, non differisce punto da un servo, pur essendo padrone di tutto,1 Dico ancora: per tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, benché sia padrone di tutto, ma
2 e sta sotto tutori e amministratori fino al tempo prestabilito dal padre.2 dipende da tutori e amministratori fino al termine prestabilito dal padre.
3 Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo schiavi sotto gli elementi del mondo,3 Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo schiavi degli elementi del mondo.
4 ma quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò suo figlio, nato di donna, nato sotto la Legge,4 Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge,
5 per riscattare quelli che erano sotto la Legge, e far che noi ricevessimo l'adozione dei figli.5 per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
6 E perchè siete figli, mandò Iddio lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori, il quale grida: «Abba» («Padre»).6 E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!».
7 Sicchè tu non sei più servo ma figlio, e, se figlio, anche erede per opera di Dio.7 Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
8 Allora non conoscendo Dio, eravate servi di tali che per loro natura non sono dèi,8 Ma un tempo, per la vostra ignoranza di Dio, voi eravate sottomessi a divinità che in realtà non lo sono.
9 invece ora, conoscendo Dio, e meglio ancora, riconosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali volete daccapo farvi schiavi?9 Ora invece che avete conosciuto Dio, anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di nuovo a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un tempo volete servire?
10 Voi osservate i giorni e i mesi e le ricorrenze e gli anni;10 Voi infatti osservate scrupolosamente giorni, mesi, stagioni e anni!
11 in verità temo di voi, che invano io abbia tra voi faticato. Esortazioni di Paolo ed effusioni di cuore11 Temo per voi di essermi affaticato invano a vostro riguardo.
12 Siate come me, o fratelli, ve ne prego, che anch'io son come voi. Voi non mi avete mai fatto alcun torto;12 Siate come me – ve ne prego, fratelli –, poiché anch’io sono stato come voi. Non mi avete offeso in nulla.
13 sapete bene come la prima volta vi evangelizzai pur con un'infermità della carne; e questa prova a cui la mia carne vi sottoponeva,13 Sapete che durante una malattia del corpo vi annunciai il Vangelo la prima volta;
14 voi nè la dispregiaste nè n'avete mostrato disgusto, ma mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù.14 quella che, nella mia carne, era per voi una prova, non l’avete disprezzata né respinta, ma mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù.
15 Dove dunque se n'è ito quel vostro apprezzamento di felicità? poichè io vi rendo questa testimonianza, che se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi per darmeli.15 Dove sono dunque le vostre manifestazioni di gioia? Vi do testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darli a me.
16 Sicchè, sono io diventato vostro nemico dicendovi la verità?16 Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità?
17 costoro vi mostrano zelo ma non onestamente, anzi vi voglion chiuder fuori perchè voi volgiate le vostre premure a loro.17 Costoro sono premurosi verso di voi, ma non onestamente; vogliono invece tagliarvi fuori, perché vi interessiate di loro.
18 Ora è bello essere oggetto di premure nel bene, sempre, e non solo quando io son tra voi presente,18 È bello invece essere circondati di premure nel bene sempre, e non solo quando io mi trovo presso di voi,
19 o figliuoli miei, che io di nuovo partorisco, fino a tanto che sia formato Cristo in voi;19 figli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché Cristo non sia formato in voi!
20 oh, come vorrei esser tra voi ora, e cambiar tono, perchè son tanto perplesso a riguardo vostro. Inutilità della Legge dimostrata con l'allegoria di Agar e di Sara20 Vorrei essere vicino a voi in questo momento e cambiare il tono della mia voce, perché sono perplesso a vostro riguardo.
21 Ditemi voi che volete esser sotto la Legge, non l'avete letta la Legge?21 Ditemi, voi che volete essere sotto la Legge: non sentite che cosa dice la Legge?
22 Poichè sta scritto che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla libera.22 Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera.
23 Ma quello che ebbe dalla schiava, nacque secondo la carne, quello che ebbe dalla libera fu secondo la promessa.23 Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne; il figlio della donna libera, in virtù della promessa.
24 Le quali cose sono state dette per allegoria; perchè coteste donne figurano due patti d'alleanza; l'uno dal Monte Sinai, che porta alla schiavitù, e questo è Agar,24 Ora, queste cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due alleanze. Una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, è rappresentata da Agar
25 e Agar è appunto il monte Sinai nell'Arabia; e corrisponde alla Gerusalemme d'ora, che è serva co' suoi figliuoli.25 – il Sinai è un monte dell’Arabia –; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli.
26 Invece la Gerusalemme di lassù è libera, e quella è la nostra madre,26 Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la madre di tutti noi.
27 poichè sta scritto: "Rallegrati, o sterile, che non partorisci; prorompi in grida di gioia, o tu che non hai provato le doglie del parto, poichè molti più saranno i figli della donna abbandonata che di quella che aveva marito"27 Sta scritto infatti:
Rallégrati, sterile, tu che non partorisci,
grida di gioia, tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell’abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito.
28 Ora noi, o fratelli, siamo figliuoli secondo la promessa che riguardava Isacco.28 E voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco.
29 Ma come allora il figlio secondo la carne perseguitò quello secondo lo spirito,29 Ma come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora.
30 così anche ora. Ma la Scrittura che dice? "Caccia la schiava e il figlio di lei, poichè non avrà l'eredità il figlio della schiava insieme col figlio della libera".30 Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera.
31 Pertanto, o fratelli, noi non siamo figli della schiava, ma della libera.31 Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera.