Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Siracide 14


font
BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 Beato chi non sdrucciolò con le parole di sua bocca nè fu punto dal rimorso del peccato.1 Beatus vir qui non est lapsus verbo ex ore suo,
et non est stimulatus in tristitia delicti.
2 Felice colui che non ha rimorso sull'anima sua, nè ha perduto la sua speranza.2 Felix qui non habuit animi sui tristitiam,
et non excidit a spe sua.
3 Per l'uomo avido e spilorcio è vana la ricchezza, e all'uomo invidioso a che [serve] l'oro?3 Viro cupido et tenaci sine ratione est substantia :
et homini livido ad quid aurum ?
4 Chi accumula lesinando su se stesso, ammassa per altri e co' beni suoi un altro se la scialerà.4 Qui acervat ex animo suo injuste, aliis congregat,
et in bonis illius alius luxuriabitur.
5 Chi è duro con sè, con chi sarà egli buono? non si goderà i suoi tesori.5 Qui sibi nequam est, cui alii bonus erit ?
et non jucundabitur in bonis suis.
6 Nulla v'ha di peggio di chi porta invidia a se stesso: questa è la mercede della sua malvagità.6 Qui sibi invidet, nihil est illo nequius :
et hæc redditio est malitiæ illius.
7 E s'egli fa del bene, lo fa per inavvertenza e senza volere, e all'ultimo manifesta la sua malvagità.7 Et si bene fecerit, ignoranter et non volens facit :
et in novissimo manifestat malitiam suam.
8 Tristo è l'occhio dell'invidioso, che volge la faccia altrove e disdegna l'anima.8 Nequam est oculus lividi :
et avertens faciem suam, et despiciens animam suam.
9 Insaziabile è l'occhio dell'avaro in fatto d'Ingiustizia, nè sarà sazio finché non abbia consumato e inaridito l'anima sua.9 Insatiabilis oculus cupidi in parte iniquitatis :
non satiabitur donec consumat arefaciens animam suam.
10 L'occhio maligno [è rivolto] al male, nè si sazierà col pane; affamato e triste sarà alla sua propria mensa.10 Oculus malus ad mala, et non saturabitur pane,
sed indigens et in tristitia erit super mensam suam.
11 Figliuolo, se possiedi, fa' del bene a te stesso, e offri al Signore oblazioni degne.11 Fili, si habes, benefac tecum,
et Deo dignas oblationes offer.
12 Ricordati che la morte non tarda, e che il patto degli Inferi t'è stato notificato; è legge invero di questo mondo: «Egli dovrà morire».12 Memor esto quoniam mors non tardat,
et testamentum inferorum, quia demonstratum est tibi :
testamentum enim hujus mundi morte morietur.
13 Prima di morire, fa' del bene al tuo amico, e secondo le tue forze stendi la mano e dà al povero.13 Ante mortem benefac amico tuo,
et secundum vires tuas exporrigens da pauperi.
14 Non ti privare d'una buona giornata, e non ti lasciar sfuggire particella alcuna d'un buon regalo.14 Non defrauderis a die bono,
et particula boni doni non te prætereat.
15 Forse che non lascerai ad altri [il frutto del]le tue pene e del[le] tue fatiche, perchè sia diviso a sorte?15 Nonne aliis relinques dolores et labores tuos
in divisione sortis ?
16 Dà e ricevi e giustifica l'anima tua;16 Da et accipe,
et justifica animam tuam.
17 prima della tua morte pratica la giustizia, perchè non c'è da trovar cibo negli Inferi.17 Ante obitum tuum operare justitiam,
quoniam non est apud inferos invenire cibum.
18 Ogni carne invecchia al pari d'un vestimento. Come le foglie verdeggianti su frondosa pianta18 Omnis caro sicut f?num veterascet,
et sicut folium fructificans in arbore viridi.
19 altre ne nascono e altre ne cadono: cosi le generazioni della carne e del sangue, l'una muore e l'altra nasce.19 Alia generantur, et alia dejiciuntur :
sic generatio carnis et sanguinis, alia finitur, et alia nascitur.
20 Ogni opera corruttibile vien meno alla fine, e chi l'ha fatta, se n'andrà con essa.20 Omne opus corruptibile in fine deficiet,
et qui illud operatur ibit cum illo.
21 Ed ogni opera eletta sarà approvata, e chi l'ha fatta, sarà onorato a cagion sua.21 Et omne opus electum justificabitur,
et qui operatur illud honorabitur in illo.
22 Beato l'uomo che persevera nella sapienza, e medita sulla sua giustizia, e pensa in cuor [suo] che Dio tutto vede all'intorno;22 Beatus vir qui in sapientia morabitur,
et qui in justitia sua meditabitur,
et in sensu cogitabit circumspectionem Dei :
23 che ripensa in cuor suo le vie di lei, e ne scruta i segreti; che le tien dietro come un che segue le piste, e s'apposta per le sue strade;23 qui excogitat vias illius in corde suo,
et in absconditis suis intelligens,
vadens post illam quasi investigator,
et in viis illius consistens :
24 che spia per le finestre di lei, e alla porta di lei sta in ascolto;24 qui respicit per fenestras illius,
et in januis illius audiens :
25 che fa sosta presso la casa di lei, e figge il piolo [della propria tenda] nelle sue pareti. Egli drizza la sua tenda a fianco di lei, e nella sua tenda riposerà la felicità in eterno.25 qui requiescit juxta domum illius,
et in parietibus illius figens palum,
statuet casulam suam ad manus illius,
et requiescent in casula illius bona per ævum.
26 E' mette i suoi figliuoli sotto la protezione di lei, e si ripara sotto i suoi rami.26 Statuet filios suos sub tegmine illius,
et sub ramis ejus morabitur.
27 Sarà difeso dal caldo all'ombra di lei, e nel suo splendore si riposerà.27 Protegetur sub tegmine illius a fervore,
et in gloria ejus requiescet.