Vangelo secondo Giovanni 5
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA MARTINI |
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1 Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. | 1 Dopo questo essendo la festa de' Giudei, Gesù se n'andò a Gerusalemme. |
2 V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, | 2 E havvi in Gerusalemme la piscina probatica,che in lingua Ebrea si chiama Betsaida, la quale ha cinque porticati. |
3 sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. | 3 Ne' quali giaceva gran turba di malati, di ciechi, di zoppi, di paralitici, i quali aspettavano il movimento dell'acqua. |
4 Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto. | 4 Imperocché l'Angelo del Signore in un certo tempo scendeva nella piscina, e l'acqua era agitata. E chiunque fosse stato il primo a scendere nella piscina dopo il movimento dell'acqua, restava sano, qualunque fosse la malattia, dalla quale era detenuto. |
5 Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato. | 5 Ed eravi un uomo il quale avea passati trentotto anni nella sua infermità. |
6 Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: "Vuoi guarire?". | 6 E Gesù mirato avendo costui, che se ne stava a giacere, e conoscendo, che era di età avanzata, gli disse: Vuoi tu essere risanato? |
7 Gli rispose il malato: "Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me". | 7 Risposegli l'infermo: Signore, io non ho uomo, che mi getti nella piscina, quando l'acqua è agitata: il perché quando io mi vi accosto, un altro vi scende prima di me. |
8 Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina". | 8 Dissegli Gesù: Alzati, prendi il tuo letticciuolo, e cammina. |
9 E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. | 9 E in quell'istante colui diventò sano, prese il suo letticciuolo, e camminava. Or quel di era sabato. |
10 Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: "È sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio". | 10 Dicevan perciò i Giudei all'uomo risanato: E sabato, non è a te lecito di portare il tuo letticciuolo. |
11 Ma egli rispose loro: "Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina". | 11 Ed egli rispose loro: Colui, che mi ha risanato, mi ha detto: Prendi il tuo letticciuolo, e cammina. |
12 Gli chiesero allora: "Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?". | 12 Domandarongli adunque chi fosse quell'uomo, che gli avea detto: Prendi il tuo letticciuolo, e cammina? |
13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo. | 13 Ma l'uomo risanato non sapeva, chi quegli fosse; perché Gesù si era scansato dalla turba, che era in quel luogo. |
14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: "Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio". | 14 Dopo di ciò trovollo Gesù nel tempio, e gli disse: Ecco che se' risanato: non peccar più, perché non ti avvenga qualche cosa di peggio. |
15 Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. | 15 Quegli andò a dar nuova a' Giudei, come Gesù era quello, che l'avea risanato. |
16 Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato. | 16 Per questo i Giudei perseguitavan Gesù, perché tali cose faceva in giorno di sabato. |
17 Ma Gesù rispose loro: "Il Padre mio opera sempre e anch'io opero". | 17 Ma Gesù rispondeva loro: Il Padre mio opera sino a quest' oggi, e io opero. |
18 Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. | 18 Per questo sempre più i Giudei cercavano di ucciderlo: mentre non solo rompeva il sabato, ma di più diceva, che Dio era il Padre suo, facendosi eguale a Dio. Rispose adunque Gesù, e disse loro: |
19 Gesù riprese a parlare e disse: "In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa. | 19 In verità, in verità vi dico: Non può il Figliuolo far da se cosa alcuna, se non l'ha veduta fare dal Padre: imperocché quello, che questi fa, lo fa parimente il Figliuolo. |
20 Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati. | 20 Imperciocché il Padre ama il Figliuolo, e a lui manifesta tutto quello, che egli fa: e farà a lui vedere opere maggiori di queste, onde voi ne restiate stupefatti. |
21 Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; | 21 Conciossiachè siccome il Padre risuscita i morti, e rende ad essi la vita: così il Figliuolo rende la vita a quelli, che vuole. |
22 il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, | 22 Imperocché il Padre non giudica alcuno: ma ha rimesso interamente nel Figliuolo il far giudizio, |
23 perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. | 23 Affinchè tutti onorino il Figliuolo, come onorano il Padre: chi non onora il Figliuolo, non onora il Padre, che lo ha mandato. |
24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. | 24 In verità, in verità vi dico, che chi ascolta la mia parola, e crede in lui, che mi ha mandato, ha la vita eterna, e non incorre nel giudizio, ma è passato da morte a vita. |
25 In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. | 25 In verità, in verità vi dico, che verrà il tempo, anzi è adesso, quando i morti udiranno la voce del Figliuolo di Dio: e quei, che l'avranno udita, viveranno. |
26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; | 26 Imperocché siccome il Padre ha in se stesso la vita: così ha dato al Figliuolo l'avere in se stesso la vita: |
27 e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. | 27 E gli ha dato podestà di far giudizio in quanto è Figliuolo dell'uomo. |
28 Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: | 28 Non vi stupite di questo, perché verrà tempo, in cui tutti quelli, che sono ne' sepolcri, udiranno la voce del Figliuolo di Dio: |
29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. | 29 E usciranno fuora quelli, che avranno fatto opere buone, risorgendo per vivere: quegli poi, che avran fatto opere male, risorgendo per essere condannati. |
30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. | 30 Non posso io fare da me cosa alcuna. Giudico secondo quel, che mi vien detto: e il mio giudizio è retto: perché non cerco il voler mio, ma il volere del Padre, che mi ha mandato. |
31 Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; | 31 Se io rendo testimonianza a me stesso, la testimonianza mia non è idonea. |
32 ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace. | 32 Evvi un altro, che rende a ne testimonianza: e so, che è idonea la testimonianza, che egli a me rende. |
33 Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità. | 33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni: ed egli ha reso testimonianza al vero. |
34 Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi. | 34 Io però non ricevo testimonianza, da un uomo: ma queste cose dicovi per vostra salute. |
35 Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce. | 35 Quegli era lampana ardente, e luminosa. E voi avete voluto per pochi momenti godere della sua luce. |
36 Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. | 36 Io però ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni. Imperocché le opere, che mi ha dato il Padre da adempire, queste opere stesse, le quali io fo, testificano a favor mio, che il Padre mi ha mandato: |
37 E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, | 37 E il Padre, che mi ha mandato, egli stesso ha resa testimonianza a favor mio: e voi ne avete udita giammai la sua voce, né veduto il suo volto. |
38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato. | 38 E non avete abitante in voi la sua parola: perché non credete a chi egli ha mandato. |
39 Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. | 39 Voi andate investigando le Scritture, perché credete di avere in esse la vita eterna: e queste sono quelle, che parlano a favor mio: |
40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita. | 40 E non volete venir a me per aver vita. |
41 Io non ricevo gloria dagli uomini. | 41 Io non accetto la gloria, che viene dagli uomini. |
42 Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio. | 42 Ma vi ho conosciuto, che non avete in voi amore di Dio. |
43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste. | 43 Io son venuto nel nome del Padre mio, e non mi ricevete: se un altro verrà di propria autorità, lo riceverete. |
44 E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo? | 44 Com'è possibile, che crediate voi, che andate mendicando gloria gli uni dagli altri, e non cercate quella gloria, che da Dio solo procede? |
45 Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. | 45 Non vi pensate, che sia per accusarvi io presso del Padre: havvi già chi vi accusa, quel Mosé, in cui voi vi confidate. |
46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. | 46 Imperocché se credeste a Mosè, a me ancora credeste: conciossiaché di me egli ha scritto. |
47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?". | 47 Che se non credete a quel, che egli ha scritto, come crederete voi alle mie parole? |