Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 4


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 Figliuolo, non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non srtavolgerai dal povero.1 Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
2 E non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai [il povero nel] la necessitade sua.2 Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo già in difficoltà.
3 Non affliggerai il cuore del bisognoso (tuo), e non indugerai quello che devi dare allo affaticato.3 Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
4 Non cacciare da te colui che prega con tribulazione; e non stravolgere la faccia tua dal mendico.4 Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
5 E non volgere in altra parte gli occhi tuoi dal bisognoso, per ira che tu abbi; e non lasciare addietro coloro che ti cercano offendere.5 Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
6 Colui che è in amaritudine della sua anima ti maladirae, fia esaudita la sua priega; colui il quale il fece, lo esaudirae.6 perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
7 Rendera'ti (benigno e) affabile alla congregazione de' poveri, e umilia l'anima tua al prete, e umilia il capo tuo al grande uomo.7 Fatti amare dalla comunità,
davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
8 Inchina le orecchie tue al povero sanza tristizia, e rendili il debito che tu dèi, e rispondili pacificamente in mansuetudine.8 .
9 Libera delle mani del superbo colui che patisce la ingiuria; e non sostenere fastidiosamente nell'anima tua (la ingiuria da colui).9 Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi.
10 Nel giudicare sarai, come padre, misericordioso alli pupilli, e alla loro madre sarai in luogo di marito.10 Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

11 Sarai tu, sì come figliuolo dello Altissimo, ubbidiente; ed elli averà, più che madre, misericordia di te.11 La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
12 La sapienza vivifica li suoi figliuoli, e riceve (gloriosamente) coloro che la cercano, e va innanzi dalla via della giustizia.12 Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
13 E chi lei ama, vita ama; e coloro che veglieranno lei, abbracceranno colui che la fa soave.13 Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice.
14 Coloro che terranno quella, saranno eredi della vita; e dov' ella entrerà, fia benedetto Iddio.14 Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
15 Coloro che lei servono, faranno servigio al santo; Iddio ama coloro che amano lei.15 Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
16 Colui che ode lei, giudicherà le genti; e colui che la guata, confidandosi perdurerae.16 Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
17 Se gli crederà, averà il suo ereditaggio; e saranno nella confermazione i figliuoli di quelli.17 Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
18 Però ch' ella va nelle tentazioni con colui, ed elegge lui nelli primi.18 ma poi lo ricondurrà sulla retta via
e gli manifesterà i propri segreti.
19 Timore e paura e approvagione inducerae sopra colui; e affligerae lui nella tribulazione della dottrina sua, infino ch' ella il tenti nelli pensieri suoi, e ch' ella creda all' anima di colui.19 Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.

20 E fermerà colui, e recheragli diritta via, e rallegrerallo.20 Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
21 E manifesteragli i suoi segreti, e tesaurizzerae sopra lui scienza e intelletto di giustizia.21 C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
22 Ma se egli errerae, ella abbandonerae lui, e darallo nelle mani dello nimico suo.22 Non usare riguardi a tuo danno
e non vergognarti a tua rovina.
23 Figliuolo, guarda il tempo, e schifa il male.23 Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
non nascondere la tua sapienza.
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire il vero.24 Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
25 Egli è una vergogna che adduce peccato, e un' altra che adduce gloria e grazia.25 Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
26 Non tòrre faccia contro la faccia tua, e bugia contro all' anima tua.26 Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
27 Non ti schifare di servire il prossimo tuo nello pericolo suo.27 Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
28 E non riterrai la parola (tua) nel tempo della salute. Non asconderai la sapienza tua in onore di colui.28 Lotta sino alla morte per la verità
e il Signore Dio combatterà per te.
29 Nella lingua si conosce la sapienza; il senno e la scienza e la dottrina nella parola savia, e la stabilitade si conosce nelle opere della giustizia.29 Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente invece nelle opere.
30 In nullo modo contradirae alla parola della veritade; e confondera'ti della bugia della tua inerudizione.30 Non essere come un leone in casa tua,
sospettoso con i tuoi dipendenti.
31 E non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad alcuno per peccato.31 La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.
32 Non resistere contro alla faccia del potente; e non ti sforzerai contro all' impeto (e lo sforzo) del fiume.
33 Combatterai per giustizia per l'anima tua; e intino alla morte pugna per la giustizia; e Iddio sconfiggerà per te li nimici tuoi.
34 Non essere parlante nella lingua tua, e disutile e molle nell' opere tue.
35 Non essere sì come leone in casa tua, pericolando la tua famiglia, e opprimendo li soggetti tuoi.
36 Non sia distesa la mano tua a tòrre, e raccolta a rendere.