Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Apocalisse 8


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 E QUANDO l’Agnello ebbe aperto il settimo suggello, si fece silenzio nel cielo lo spazio d’intorno ad una mezz’ora.1 E come avea aperto il settimo sigillo, fatto è silenzio in cielo, quasi mezza ora.
2 Ed io vidi i sette angeli, i quali stavano in piè davanti a Dio, e furono loro date sette trombe.2 E vidi sette angeli li quali stavano nel conspetto di Dio; e sònoli date sette trombe.
3 Ed un altro angelo venne, e si fermò appresso l’altare, avendo un turibolo d’oro; e gli furono dati molti profumi, acciocchè ne desse alle orazioni di tutti i santi, sopra l’altar d’oro, che era davanti al trono.3 E venne uno altro angelo, e stette dinanzi l'altare, abente un torribolo d'oro; e sonogli dati molti incensi, acciò ch' elli dèsse delle orazioni di tutti li santi sull' altare d'oro, il quale è dinanzi al trono di Dio.
4 E il fumo de’ profumi, dati alle orazioni de’ santi, salì, dalla mano dell’angelo, nel cospetto di Dio.4 E il fumo delli incensi delle orazioni de' santi delle mani d' angelo ascendè avanti a Dio.
5 Poi l’angelo prese il turibolo, e l’empiè del fuoco dell’altare, e lo gettò nella terra; e si fecero suoni, e tuoni, e folgori, e tremoto.5 E l'angelo tolse il torribolo (d' oro), ed empillo di fuoco dell' altare, e mandollo in terra; e sono fatti tuono e voce, e corruscazione e terremoto grande.
6 E i sette angeli che avean le sette trombe si apparecchiarono per sonare6 E sette angeli, li quali avevano sette trombe, si prepararono per sonar le trombe.
7 E il primo angelo sonò; e venne una gragnuola, e del fuoco, mescolati con sangue; e furon gettati nella terra; e la terza parte della terra fu arsa; la terza parte degli alberi altresì, ed ogni erba verde fu bruciata.7 E il primo angelo sonò la tromba; e fatto è tempesta e fuoco, mescolando di sangue, e fu messo in terra; e la terza parte della terra fue bruciata, e la terza parte di arbori fu arsa, e ogni erba verde fu bruciata.
8 Poi sonò il secondo angelo; e fu gettato nel mare come un gran monte ardente; e la terza parte del mare divenne sangue;8 E il secondo angelo sonava la tromba; e come uno monte grande, ardente di fuoco, è messo nel mare; e la terza parte del mare fatta è sangue;
9 e la terza parte delle creature che son nel mare, le quali hanno vita, morì; e la terza parte delle navi perì.9 e la terza parte delle creature, le quali avevano l'anime nel mare, e la terza parte delle navi sono pericolate.
10 Poi sonò il terzo angelo; e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia; e cadde sopra la terza parte de’ fiumi, e sopra le fonti delle acque.10 E il terzo angelo sonò la tromba; e cascò del cielo una grande stella, ardente come facella, e cascò nella terza parte de' fiumi, e nelle fontane delle acque.
11 E il nome della stella si chiama Assenzio; e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti degli uomini morirono di quelle acque; perciocchè eran divenute amare.11 E il nome della stella è Assenzio, ed è fatta la terza parte delle acque amara per l'assenzio; e molti uomini sono morti per le acque, per che fatte sono amare.
12 Poi sonò il quarto angelo; e la terza parte del sole fu percossa, e la terza parte della luna, e la terza parte delle stelle, sì che la terza parte loro scurò; e la terza parte del giorno non luceva, nè la notte simigliantemente.12 E il quarto angelo sonò la tromba; e la terza parte del sole è percossa, e la terza parte della luna, e la terza parte delle stelle, per tal modo che si oscurarebbe la loro terza parte di quelli; e non luceva la terza parte del dì, e similmente della notte.
13 Ed io riguardai, e udii un angelo volante in mezzo del cielo, che disse con gran voce tre volte: Guai, guai, guai a coloro che abitano sopra la terra, per gli altri suoni della tromba de’ tre angeli che hanno da sonare!13 E vidi, e udii una voce d' una aquila che volava per mezzo del cielo, colla voce grande dicente: guai, guai, guai a quelli àbitano nella terra, delle voci che restano de' tre angeli che debeano sonar la tromba.